29/10/2021
Gian Mario Fragomeli
Miceli, Dal Moro, Frailis, Benamati, Pini, Ciagà, Pizzetti, De Filippo, Carla Cantone, Topo, Ciampi, Lepri, Mauri, Avossa, Ubaldo Pagano, Incerti, Gariglio, Navarra, Morgoni, Casu, Prestipino, Pezzopane, Siani, Bruno Bossio, Carè, Rotta, Viscomi, Gavino Manca, Zardini, Pellicani, Andrea Romano, Morani, Martinciglio
2/01357

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

si è appreso della vicenda di Carlo Gilardi, novantenne di Airuno, Lecco, dalla trasmissione «Le Iene»;

l'uomo, 90enne, è molto famoso nel suo paese natale, Airuno, per il suo spessore culturale, per la grande umanità e per essere stato un vero benefattore;

la vicenda che lo riguarda, caratterizzata anche da complessi risvolti penali, ha colpito innanzitutto sia per la sua condizione di costrizione in una Rsa sin dalla scorsa primavera sia per la nomina di un amministratore di sostegno, incaricato dal Tribunale di Lecco di gestire il suo patrimonio, scelta vissuta con grande contrarietà dallo stesso Gilardi, che è stata oggetto di numerosi atti di sindacato ispettivo;

la nomina dell'amministratore di sostegno infatti, a seguito di una sua denuncia ha condotto alla sostituzione dello stesso amministratore; secondo l'anziano e coloro che più gli sono stati vicini, la banca avrebbe allertato la sorella, più anziana di lui e unica parente vivente, di una serie di movimenti ritenuti sospetti sul suo conto corrente, e questo sarebbe alla base della decisione del Tribunale di Lecco di nominare un amministratore di sostegno (ad oggi se ne sono succeduti cinque) per la tutela dei suoi interessi;

ad avviso di Gilardi, il quale, dagli audio e video trasmessi appare perfettamente lucido e capace di intendere e volere, la causa di tale situazione sarebbe il portato di una situazione economica particolarmente favorevole, che gli ha consentito negli anni di esprimere la sua generosità verso i bisognosi e verso il suo paese di origine, a cui ha donato nel tempo terreni per la realizzazione del parcheggio della scuola e di un parco integrato, oltre che denaro per l'acquisto di un defibrillatore;

il provvedimento di ricovero coatto nella Rsa, che gli ha inibito totalmente l'accesso alle proprie risorse economiche, anche per esigenze ritenute dall'amministrato primarie, lo ha posto in una condizione di «depressione morale»;

nella puntata del 5 ottobre 2021 scorso, «Le Iene» hanno riacceso i riflettori sul caso Gilardi fornendo aggiornamenti sulle sue condizioni di prostrazione e aggiungendo ulteriori elementi che, se rispondessero al vero, sarebbero inquietanti;

il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale il quale, nelle scorse settimane ha incontrato e parlato con tutti i protagonisti della vicenda, dalla giudice all'amministratrice dal sindaco di Airuno al Presidente del Tribunale di Lecco, fino allo stesso Gilardi, ritiene che «Le decisioni finora prese, senz'altro in buona fede, hanno di fatto determinato un qualcosa che non è il bene della persona che si voleva tutelare. Perché, fare il bene di una persona non vuol dire renderla astratta da qualunque contesto, privandola di ogni sua relazione e che la storia di Carlo Gilardi è paradigmatica di un meccanismo che oggi è accaduto a lui e domani potrebbe accadere a chiunque» –:

se i Ministri interpellati non ritengano necessario e urgente compiere i passi necessari a far luce su questa particolare vicenda, nonché, eventualmente, quali iniziative di competenza intendano intraprendere, nel perimetro del pieno rispetto dell'azione della magistratura, anche al fine di verificare le reali condizioni psico-fisiche dell'anziano e la sussistenza/permanenza dei presupposti sanitari e giuridici che ne hanno determinano il ricovero, e per garantire che la tutela su cui si basa l'azione dello Stato nei confronti di persone accertate come fragili sia davvero una protezione e non una costrizione.