12/06/2019
Davide Gariglio
2-00417

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro della giustizia, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   TikTok è un social network, nato in Cina nel 2016 con il nome di «Douyin», con cui si possono condividere brevi clip video e musicali di durata variabile tra i 15 e i 60 secondi, aggiungendo filtri ed effetti particolari;

   l'applicazione di TikTok su smartphone e tablet è stata la più scaricata a livello mondiale negli ultimi mesi. Nel primo trimestre del 2019, l’«app» ha infatti registrato 33 milioni di download su App Store e ha superato YouTube, Instagram, WhatsApp e Messenger;

   è stato stimato che gli utenti di TikToK siano in Italia circa 2,4 milioni e nel mondo oltre mezzo miliardo, quasi tutti sotto i 18 anni;

   la piattaforma consente, infatti, di iscriversi ai 14enni, previo consenso dei genitori, ma a chi è ancora «preteen» basterebbe aggirare alcune domande e avere una mail per ottenere comunque l'accesso. Altra caratteristica del social è la prevalenza nettamente femminile: oltre il 65 per cento degli utenti sono ragazze, che forse sarebbe più corretto definire bambine;

   recentemente un articolo su La Stampa (edizione di Torino) ha fatto emergere aspetti critici relativi a tale applicazione che sembra essere popolarissima soprattutto tra i ragazzi fra 10 e 16 anni; TikTok avrebbe quindi potenzialità pericolose, perché prive di filtri: con il pericolo di pedofilia, adescamento e cyberbullismo;

   l'articolo ha illustrato l'attività nelle scuole della compagnia dei carabinieri di Moncalieri (Torino): i militari, durante l'anno scolastico appena concluso, hanno incontrato circa 800 alunni delle scuole tra i 10 e i 13 anni, parlando di bullismo e dei rischi della rete;

   «per essere popolari su TikTok – riporta il quotidiano citando le parole dei Carabinieri –, bisogna essere belli ed eccezionali. Il subdolo messaggio che si snoda è creare invidia negli altri. La ragazza ideale per quell'app è giovanissima – continuano i militari –, con i capelli lunghi e le labbra carnose, l'aria sicura di sé e sexy. Le ragazzine sono pronte a tutto. E se non si è all'altezza si ricevono commenti che si burlano della loro apparenza o del loro video, giudicato ridicolo. Ed ecco che scatta il meccanismo del branco che emargina. La presa in giro a scuola, al campo di calcio, in palestra al corso di danza. Un video sbagliato, una sfida persa, può cancellarti dal gruppo»;

   è inoltre emerso che su TikTok siano molto popolari le sfide: «ad esempio, quanti vestiti ci si riesce a cambiare in 60 secondi – riporta l'articolo –. E intanto ci si spoglia davanti una webcam, con le immagini di minori che finiscono in tutto il mondo. Un possibile spazio per i pedofili da una parte, il terreno più fertile per prendere di mira qualcuno che non è “all'altezza”, dall'altra»;

   altro elemento di criticità di TikTok è che, nonostante sia conosciutissima in particolar modo tra gli under 14, è quasi ignota ad adulti ed insegnanti che quindi spesso non possono esercitare un controllo efficace e costante sul suo utilizzo da parte dei minorenni;

   nel febbraio 2019 la Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha stabilito che TikTok dovrà pagare una multa di 5,7 milioni di dollari per avere raccolto i dati dei minori di 13 anni senza il consenso dei genitori. Secondo la Ftc, gli operatori «sapevano che molti bambini stavano usando l'app, ma hanno continuato a non richiedere il permesso dei genitori, prima di raccogliere nomi, indirizzi email e altre informazioni personali». In seguito alla decisione dell'autorità, TikTok dovrà rimuovere tutti i video caricati da minori di tredici anni;

   nei mesi scorsi il Governo indiano ha convocato i grossi gruppi statunitensi Google e Apple per chiedere loro di rimuovere dagli shop online indiani l'applicazione cinese. TikTok stimolerebbe «cultura degradante» e «incoraggiamento della pornografia», oltre ad attirare «pedofili», contenere «contenuti esplicitamente disturbanti», causare «stigmatizzazione sociale» e provocherebbe problemi di salute tra gli adolescenti;

   ogni restrizione tardiva, come sempre accade per il web, è comunque inefficace: ogni video si può duplicare e ogni utente può aggiungersi alla copia in un processo potenzialmente infinito;

   appare quindi evidente che occorrano interventi urgenti per monitorare l'attività su TikTok al fine di prevenire l'inserimento di video non autorizzati legalmente, episodi di grooming (adescamenti online) e cyber-bullismo –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno adottare tempestivamente iniziative, per quanto di competenza, per monitorare l'utilizzo di TikTok al fine di contrastare e prevenire ogni attività relativa a tale applicazione che non sia conforme alla legge vigente, in particolar modo nei confronti di utenti minorenni;

   se il Governo non ritenga conseguentemente opportuno promuovere iniziative mirate negli istituti scolastici per informare gli studenti sui potenziali pericoli causati da un utilizzo non responsabile dei social network in generale e di TikTok in particolare.