Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare. — Per sapere – premesso che:
si apprende da notizie di stampa che in data 12 ottobre 2024 si sarebbe svolta, a Faenza, una riunione, a porte chiuse, tra la candidata alla presidenza della regione per il centrodestra, Elena Ugolini, e i comitati degli alluvionati, sia di quelli relativi ai recenti eventi che di quelli del 2023;
a seguito di questa riunione risulta essere stato redatto un verbale che, per quanto riportato dalle stesse fonti di stampa dimostrerebbe l'esistenza di un rapporto diretto tra il commissario Figliuolo e la candidata del centro destra alla presidenza della regione Emilia-Romagna, candidata che non riveste alcun ruolo istituzionale;
la suddetta riunione sarebbe stata aperta dalla candidata Ugolini che comunica – si riporta testualmente nell'articolo – «che il generale Figliuolo e il tenente colonnello Martella le hanno mandato migliaia di documenti così come è riuscita ad avere accesso a tanti documenti anche della regione, per cui è disponibile a metterli a disposizione in caso di richiesta»;
se confermata, ad avviso degli interroganti si tratterebbe oggettivamente di una circostanza anomala e fuori da ogni ordine di rapporti istituzionali corretti e delle norme, in considerazione del fatto che la candidata Ugolini ad oggi è una privata cittadina che non riveste alcun incarico istituzionale e che lo stesso generale Figliuolo è commissario per l'alluvione del 2023 e non per gli eventi calamitosi delle scorse settimane –:
cosa riguardino «le migliaia» di documenti che sarebbero stati inviati dalla struttura commissariale alla dottoressa Elena Ugolini nonché in che modo e a quale titolo sarebbero stati trasmessi a quest'ultima come il Governo ritenga di fare chiarezza e, nel caso, di censurare un comportamento a giudizio degli interroganti non corretto avuto dalla struttura commissariale, che tra l'altro non ha competenze sui recenti eventi calamitosi, al fine di fare, appunto, doverosa chiarezza e di evitare che si possano innescare speculazioni di natura elettorale vista la prossimità della scadenza per il rinnovo del consiglio regionale.