11/01/2024
Toni Ricciardi
3-00911

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per lo sport e i giovani. — Per sapere – premesso che:

   in data 22 dicembre 2023 il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale ha adottato il decreto n. 1233 del 2023, ammettendo a finanziamento programmi di intervento con punteggio fino a 84,30, operando una riduzione del numero di operatori volontari di quasi 20 mila unità, passando dai circa 71 mila del 2023 ai 50 mila per il 2024;

   tale contrazione ha suscitato la dura reazione di molti enti e amministrazioni locali, come ad esempio in Irpinia, evidenziando il ferale colpo inferto ai territori delle aree interne, che attraverso questo progetti declinano princìpi di coesione che altrimenti verrebbero ad essere pregiudicati;

   a detta degli animatori della protesta si tratta di un provvedimento incoerente rispetto agli annunci espressi dal Governo con l'ipotesi di estendere anagraficamente la platea dei volontari e con l'aumento dell'importo mensile percepito dai volontari, portato da 444 a 507 euro;

   si tratta di un taglio di posti penalizzante anche rispetto al 15 per cento dei posti messi a concorso nella pubblica amministrazione riservati ai candidati che hanno concluso un periodo di servizio civile volontario –:

   quali siano le ragioni di tale contrazione di disponibilità e quali iniziative si intenda adottare al fine di reperire le risorse necessarie per riportare le disponibilità a quelle almeno dell'anno precedente tutelando i progetti che riguardano le aree interne.

Seduta del 23 gennaio 2024

Risposta del Ministro per lo Sport e i giovani, replica di Toni Ricciardi

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Grazie, Presidente. Ringrazio l'onorevole Toni Ricciardi per il quesito che mi consente di affrontare e mettere in luce l'attività svolta dal Governo in materia di Servizio civile universale, nonché di approfondire il tema delle risorse a tal fine messe a disposizione, con specifico riguardo a quanto oggetto dell'interrogazione.

Occorre, in primo luogo, precisare che il Fondo nazionale per il servizio civile, istituito dalla legge n. 230 del 1998, è quantificato annualmente dalla legge di bilancio dello Stato e, quindi, le risorse per finanziare il Servizio civile universale variano di anno in anno, non essendo definite in maniera strutturale, obiettivo certamente da perseguire e del quale mi faccio personalmente carico.

Nel triennio 2021-2023, il predetto Fondo ha beneficiato, oltre che del finanziamento ordinario indicato dalla legge di bilancio, anche di quello PNRR (Missione 5 - Componente C1 - Misura I2.1 - Investimento 4) - che prevede la promozione dello sviluppo individuale e professionale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni e la loro acquisizione di competenze attraverso l'iniziativa “Servizio civile universale” - con un importo pari a 650 milioni di euro, distribuito in tre cicli relativi al triennio considerato.

Con riferimento all'anno 2023, come indicato nel Documento di programmazione finanziaria, approvato con decreto del capo del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale n. 941 del 30 ottobre 2023, sono state previste 44.921 posizioni di operatori volontari, dei quali 43.816 per l'Italia e 1.105 per l'estero.

Il calcolo delle posizioni è stato determinato tenendo conto dell'aumento del costo unitario dell'operatore volontario per effetto dell'adeguamento dell'indice Istat dell'assegno mensile, spettante ai volontari a decorrere dal mese di maggio 2023, che è passato da 444 a 507 euro circa.

A seguito dell'adeguamento sopracitato, il costo unitario annuo dell'operatore volontario, comprensivo degli ulteriori oneri (ad esempio, la polizza assicurativa, il contributo per l'erogazione della formazione) è pari a 6.229, oltre le ulteriori misure a favore dei giovani previste dal decreto legislativo n. 40 del 2017.

Tale aggiornamento, pur avendo positivamente valorizzato l'istituto, ha contribuito in maniera decisiva alla riduzione delle posizioni finanziabili ed ha coinvolto dal mese di maggio 2023 anche i volontari avviati con il bando 2022.

Di conseguenza, a parità di risorse disponibili rispetto all'annualità 2022, in cui sono state messe a bando oltre 71.000 posizioni di operatore volontario, non è stato possibile mantenere lo stesso contingente anche per l'anno 2023.

Tuttavia, mi sono adoperato in prima persona al fine di incrementare le posizioni disponibili, reperendo ulteriori risorse sia dalle economie di gestione degli anni precedenti, sia dall'integrazione effettuata dal Ministero dell'Economia e delle finanze relativa all'assegnazione del Fondo nazionale per gli interventi del Servizio civile universale di euro 10 milioni. Ciò ha consentito di ampliare, rispetto alle previsioni contenute nel sopracitato DPF 2023, il numero delle posizioni finanziabili da 43.816 a 52.236, previste dal decreto di finanziamento dei programmi di intervento di Servizio civile universale per l'anno 2023 e dal successivo bando di selezione degli operatori volontari in data 22 dicembre 2023.

Mi preme, inoltre, far presente il nostro impegno per aumentare le posizioni di operatore volontario nell'ambito di bandi tematici finanziati con risorse specifiche. In particolare, attraverso: il servizio civile digitale, finanziato con misure PNRR sulla base di un accordo con il Dipartimento per la trasformazione digitale, per complessivi 55 milioni di euro su tre cicli (2022-2024). In tale contesto, il bando del servizio civile digitale 2023 sta consentendo l'avvio di oltre 4.300 operatori volontari, cui seguirà, nel 2024, un ulteriore bando per circa 2.500 posizioni di operatore volontario. Ancora: il servizio civile ambientale, finanziato sulla base di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica che prevede, nei primi mesi del 2024, la pubblicazione di un bando per la selezione di circa 2.200 posizioni; il servizio civile agricolo, di ultima generazione possiamo dire, finanziato sulla base di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che prevede ulteriori 1.000 posizioni di operatore volontario.

In aggiunta a ciò, stiamo lavorando per giungere alla pubblicazione di un quarto bando in ambito turistico, così da incrementare il totale delle posizioni di operatore volontario, arrivando a circa 60.000.

Infine, vorrei anche far presente che, per l'anno 2024, in raccordo con il Ministero dell'Economia e delle finanze e il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, si stanno individuando ulteriori risorse per il Fondo nazionale per il Servizio civile volte ad integrare l'attuale stanziamento previsto nella legge di bilancio (pari a 143.051.985 euro) e a garantire il maggior numero possibile delle posizioni di operatore volontario finanziabili.

Alla luce di quanto esposto, è evidente l'impegno del Governo volto ad offrire nuove e concrete opportunità ad un maggior numero di giovani favorendo la partecipazione al Servizio civile universale, strumento straordinario per la formazione della coscienza civica e per la conoscenza delle varie realtà sociali e delle istituzioni pubbliche e private che erogano servizi ai cittadini. Un altro traguardo che ci siamo prefissi è quello di certificare le competenze trasversali acquisite durante l'anno di servizio civile attraverso la collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

È del tutto evidente, come lei ha correttamente ricordato, che si aggiunge a tutto ciò anche la riserva del 15 per cento nei concorsi pubblici, che mi sembra, insieme alla certificazione delle competenze, un riconoscimento straordinario, nell'ottica della valorizzazione e dell'avvicinamento del servizio civile non soltanto alla sua funzione di cittadinanza attiva, ma anche di orientamento a quella che sarà, poi, la vita di chi partecipa a questo programma nell'ambito del lavoro.

Quindi quello che le posso riconfermare è ancora una volta la necessità, da una parte, e, dall'altra, la volontà, che voglio esprimere anche in quest'Aula, di stabilizzare queste risorse per fare in modo che questo strumento formidabile possa avere una sua tranquillità anche da mettere a disposizione degli operatori che configurano i progetti.

TONI RICCIARDI, Grazie, Presidente. La ringrazio, signor Ministro. Purtroppo, pur apprezzando lo sforzo, perché lo so, lo ha testimoniato con le parole che ella ha espresso e anche con quello che sta facendo, non mi posso ritenere soddisfatto, perché - la dico male, ma mi capirà bene, Ministro - noi apprezziamo i suoi sforzi, con la mano sinistra, dall'altra, però, non possiamo apprezzare i non sforzi di questo Governo, la dico così. Quindi, ha la nostra solidarietà. L'interrogazione, Ministro, non era tanto rivolta, tuttavia, alla richiesta di implementazione di risorse e di posti. La tematica della domanda specifica e dell'interrogazione ci è stata segnalata a più riprese da tante piccole realtà. Il servizio civile è una grande occasione, lei lo ha ricordato in una maniera perfetta, quindi non debbo aggiungere altro, do per letto e sottoscrivo. Un primo momento di sperimentazione dell'attività sociale, un momento di crescita, e, se vuole, in alcune realtà, Ministro, è anche il primo stipendio che ragazze e ragazzi guadagnano. Non è granché, potremmo definirlo una sorta di rimborso spese, ma, in un Paese dove la media di molti stipendi a stento tocca i 1.000 euro, lei capirà bene e sa meglio di me che 500 euro al mese per fare, per 12 mesi, un'azione di servizio civile è una grande cosa.

La difficoltà dove nasce, Ministro? Nasce proprio nelle piccole realtà, perché, fatto 100 il numero di posti, è vero che poi la distribuzione è anche su base regionale, però, per i piccoli comuni, le faccio l'esempio specifico: le confraternite di misericordia, che hanno queste ambulanze in paesini da 1.000, 2.000, 3.000 abitanti, offrono un servizio di assistenza territoriale sanitaria diretta, di contiguità, che, senza la presenza di questi volontari del servizio civile, viene meno. Ministro, oltre lo sforzo che sta compiendo, le rinnovo l'invito a trovare una soluzione per la redistribuzione territoriale. Intanto, fatto 100 il numero complessivo di volontari, le chiedo, come Ministero, di andare a verificare come vengono distribuiti, perché altrimenti non si riesce più a garantire quei servizi che le piccole comunità ottengono solo grazie a questo strumento.

Va bene, sicuramente è utile, è ottimo riconoscerne un valore aggiunto per le filiere concorsuali, ça va sans dire, meno male, perché andrebbero anche incentivati, però, purtroppo, Ministro, noi siamo un Paese - ed è giunto il momento che se ne rendano conto tutti e tutte - che ancora riesce a reggersi in molte realtà su quello che è il patrimonio di oltre 5.300 comuni, che sono i piccoli comuni, che coprono il 70 per cento del territorio di questo Paese e dove la percentuale di giovani, dal punto di vista demografico, decresce in una maniera spaventosa. E, in molti casi, Ministro, l'opportunità del bando di concorso del servizio civile ha consentito a queste ragazze e questi ragazzi il mantenimento di un contatto, il fatto di restare in questi piccoli paesi; non borghi, perché, se li chiamiamo borghi, stiamo facendo un'aggiunta di titolo valutativo e qualitativo, perché sono paesi, perché noi siamo il Paese dei paesi. Allora, da questo punto di vista, Ministro, sono convinto che vorrà dare seguito a questa nostra richiesta; quindi, mi permetto di non bocciarla, mi consentirà, e di rimandarla a settembre; ci rivediamo nel valutare se avrà avuto modo di rimettere mano - con urgenza, però, Ministro – alla risoluzione di una difficoltà che molti territori stanno vivendo.