Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per lo sport e i giovani. — Per sapere – premesso che:
la decisione assunta dall'Agenzia del demanio di procedere allo sfratto della Polisportiva Partenope di Napoli dai locali attualmente in uso, a seguito di un contenzioso giudiziario ancora in corso, ha suscitato profonda indignazione e una vasta mobilitazione del tessuto sociale, sportivo e civile della città;
tali locali sono occupati dalla società sportiva fin dal 1951: una realtà storica e prestigiosa che ha rappresentato e continua a rappresentare un presidio di sport, educazione e inclusione sociale, con decine di atleti che hanno vestito la maglia della nazionale in competizioni internazionali, inclusi quattro alle Olimpiadi;
il contenzioso con l'Agenzia del demanio si protrae da oltre 16 anni e l'esito dell'appello è atteso per il mese di novembre 2025;
la chiusura della palestra rappresenterebbe un colpo durissimo non solo per gli atleti, i tesserati e i giovani coinvolti nelle attività, ma per l'intera città di Napoli, privata di un punto di riferimento sportivo e sociale in un'area urbana già complessa e bisognosa di realtà positive;
la Polisportiva Partenope ha rappresentato, per generazioni di giovani, un luogo di formazione, riscatto e crescita personale, contribuendo in modo significativo alla promozione dei valori dello sport e alla coesione sociale nel territorio –:
quali opportune e tempestive iniziative di competenza intenda assumere il Governo affinché si blocchi la procedura di sfratto e si attivi un tavolo di confronto che scongiuri la chiusura delle attività della Partenope in considerazione della importanza che tale società riveste nel panorama sociale e sportivo della comunità napoletana.