17/11/2022
Enzo Amendola
3-00025

Al Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR. — Per sapere – premesso che:

   come evidenziato in un dettagliato articolo a firma di Fiorella Lavorgna pubblicato dal Sole 24 Ore il 16 novembre 2022, in riferimento ai fondi concernenti la politica di coesione «2021-2027», si registrano criticità per quanto riguarda diversi programmi regionali e molti programmi nazionali, in vista della perentoria e inderogabile scadenza del 31 dicembre 2022;

   per il 2021-2027 l'Italia attinge a tre fondi: ai tradizionali Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e Fondo sociale europeo (Fse+), si è aggiunto il Just Transition Fund (Jtf);

   due terzi dei programmi finanziati con Fse+ (27 in totale, di cui 9 finanziati anche con risorse del Fesr) sono già stati approvati;

   come riporta il citato articolo, la regione che sta destando maggiori preoccupazioni è la Basilicata per la quale sono ancora in corso discussioni sui contenuti e le cui difficoltà sono legate anche alla decisione della regione di unificare in un programma plurifondo i vecchi Fesr e Fse. Così come manca la valutazione ambientale e strategica – Vas – e il programma di rafforzamento amministrativo PRigA;

   è evidente che anche la fase di criticità politico istituzionale che sta attraversando la giunta, a guida del centrodestra, di Basilicata, rischia di incidere negativamente su una situazione di per sé molto complessa con una probabilità molto elevata allo stato attuale di perdere risorse a discapito della comunità;

   come è noto, i programmi non approvati entro fine anno perderanno parte del finanziamento europeo: l'intera quota del 2022 e un quarto del 2021 –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato con la massima celerità al fine di verificare la situazione riguardante la Basilicata in riferimento a quanto riportato in premessa, al fine di scongiurare che la comunità lucana perda queste risorse e ottemperi al rispetto della data del 31 dicembre 2022.