08/07/2019
Enza Bruno Bossio
3-00850

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro per il sud, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   a seguito di una serie di crolli di palazzi storici per incuria e abbandono nel 2015 il presidente della regione Calabria Mario Oliverio effettuava un sopralluogo nel centro storico di Cosenza;

   sempre in quell'anno, a supporto della richiesta dello stato di emergenza da parte del comune di Cosenza e della giunta regionale calabrese, i deputati calabresi del PD della XVII legislatura depositavano una interrogazione parlamentare per far sì che anche a livello nazionale fosse attenzionata la delicata situazione in cui versa parte rilevante del patrimonio-edilizio e non solo del centro storico della città;

   a partire dal 2014, la regione Calabria ha recuperato e rifinanziato gli interventi del piano strategico Cosenza-Rende e area urbana 2008-2020, del piano di sviluppo urbano (Psu) Cosenza-Rende, della programmazione comunitaria 2007-2013, rendendoli coerenti con i nuovi interventi dell'accordo di programma quadro, per la realizzazione di un collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e UniCal e dell'agenda urbana Cosenza-Rende, a valere sul Por Calabria 2014/20, che sono divenuti di fatto architrave della strategia regionale per il centro storico di Cosenza;

   il 28 febbraio 2018 il presidente Oliverio, in cabina di regia nazionale del Cipe con la delibera n. 10, otteneva l'inserimento del centro storico di Cosenza nel piano operativo «cultura e turismo», con il riconoscimento di 90 milioni di euro a valere sul fondo sviluppo e coesione 2014-20;

   nelle riunioni del 4 e del 17 aprile 2019, convocate dal Ministro Bonisoli presso il Ministero per i beni e le attività culturali, il presidente Oliverio, nell'offrire le proposte strategiche della regione Calabria, insisteva nuovamente sulla «necessità di riunire al più presto il tavolo istituzionale al fine di avviare la procedura per la sottoscrizione del contratto istituzionale di sviluppo (Cis) “su schema predisposto d'intesa con la Regione” così come definito al punto 3 dello Strumento attuativo contenuto nelle schede tecniche approvate dal Cipe in data 28 aprile 2018»;

   tale necessita veniva sollevata ancora e ufficialmente da parte dell'assessore all'urbanistica e alla pianificazione territoriale della regione Calabria Rossi con lettera formale contenente anche le proposte emendative al Cis, come previsto dalla scheda Cipe, e indirizzata al Ministro Bonisoli recante la data del 29 maggio 2019;

   il cronoprogramma del piano finanziario per annualità del piano operativo «cultura e turismo» prevedeva di mettere a bando la spesa complessiva entro il 2023 e, per il 2018 e il 2019, prevede già una spesa rispettivamente di 500.000 e 3.125.000 di euro;

   lo strumento attuativo della scheda del piano operativo «cultura e turismo» prevede che l'intervento sia attuato mediante un contratto istituzionale di sviluppo ex articolo 7 della legge n. 123 del 2017, suddiviso in fasi;

   il punto 5 della seconda fase dello strumento attuativo prevede che sia un nucleo tecnico presieduto dalla regione Calabria a individuare le priorità di intervento e i criteri di selezione dei progetti e tale circostanza non si è finora verificata anche per una certa resistenza del Ministero per i beni e le attività culturali nonostante la disponibilità dell'ente regionale e dei suoi rappresentanti e delegati –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se intenda chiarire le criticità riscontrate;

   quali iniziative di competenza, ed entro quali tempi, il Ministro per i beni e le attività culturali intenda assumere per accelerare le procedure inerenti alle previste fasi, attenendosi scrupolosamente ai punti 3, 4 e 5, del suddetto strumento attuativo, nel definire interventi di recupero e riqualificazione urbana e sociale del centro storico di Cosenza, in coerenza con i principali programmi di investimento regionali che lo interessano, nell'interesse della comunità di Cosenza e del patrimonio storico culturale ed edilizio presente nel centro storico.