03/07/2023
Lia Quartapelle Procopio
Cuperlo, Mauri, Roggiani e Gianassi
3-00502

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa, parrebbe che, all'inizio di dicembre 2022, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti abbia firmato un accordo con il Ministero della giustizia per terminare i lavori presso il carcere minorile di Milano, Cesare Beccaria, entro aprile 2023;

   difatti, riguardo alla ristrutturazione del complesso, il primo lotto è stato ultimato in ben quindici anni, il secondo è in ristrutturazione dal 2018 e ha subìto anche i rallentamenti provocati dalle conseguenze del Covid, e ne manca ancora un ultimo lotto;

   in seguito all'episodio di fine anno, quando 7 ragazzi detenuti nell'istituto sono evasi, approfittando delle strutture di alcuni lavori in corso, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha dichiarato che: «non c'è proprio più spazio per chiacchiere o affermazioni generiche di “sconcerto”. Il Beccaria era un carcere modello. Lo era nel passato, in un passato ormai remoto. Da quasi vent'anni non c'è un Direttore, e ce la si è cavata con dei “facente funzione”. Da una quindicina d'anni ci sono lavori in corso, che non finiscono mai. Questa è la situazione. Chi si vuole scandalizzare per l'accaduto è libero di farlo. Ma la realtà va guardata in faccia»;

   Daniele Nahum e Alessandro Giungi, presidente e vice presidente della sottocommissione carceri del comune di Milano, dopo avere effettuato una visita ispettiva all'interno del penitenziario, hanno segnalato numerose criticità: non è stata ancora ripristinata la zona delle celle interessate dall'incendio scoppiato dopo Natale – durante una mini-rivolta, era stato dato fuoco ad alcuni materassi all'interno di alcune celle – la chiusura, da anni, del centro di prima accoglienza situato a fianco dell'istituto, che avrebbe la funzione di far trascorrere in un luogo non detentivo un minore arrestato, finché l'autorità giudiziaria non decida la sua effettiva collocazione, e la cronica carenza di personale, acuita dalle giornate di festa, sia negli spazi relativi al cortile che in quello delle sezioni detentive –:

   quali iniziative intenda intraprendere il Governo per procedere ai promessi lavori di sistemazione e di ristrutturazione dell'istituto, così da consentire condizioni detentive più adeguate ed evitare che i ragazzi, residenti a Milano o comunque in Lombardia, vengano portati in altri istituti distanti anche mille chilometri da dove risiedono.

Seduta del 4 luglio 2023

Risposta del Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Tulio Ferrante, replica di Federico Gianassi

TULIO FERRANTE, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in merito allo stato di attuazione dei lavori di sistemazione e ristrutturazione presso l'Istituto penitenziario minorile Cesare Beccaria di Milano, rappresento quanto segue. I lavori di ristrutturazione generale e di adeguamento impiantistico del fabbricato “E” da adibirsi a sezioni detentive e servizi vari connessi sono stati ultimati nello scorso mese di maggio. Si è trattato di interventi necessari per migliorare i servizi impiantistici dei reparti detentivi e di quelli adibiti ad uffici ed assicurare una maggiore sicurezza dell'intero fabbricato. Le operazioni di riconsegna all'Amministrazione della giustizia minorile di detto fabbricato e delle aree esterne di pertinenza sono avvenute nella giornata di ieri, lunedì 3 luglio.

Per quanto attiene, invece, alla sezione detentiva ubicata al terzo piano del fabbricato “E”, che aveva subito danni di tipo edilizio ed impiantistico a seguito dell'incendio del 25 dicembre del 2022, tali da determinarne l'inagibilità, il 20 gennaio scorso è stata predisposta apposita perizia tecnica per l'individuazione dei necessari interventi di sistemazione e di ripristino della sezione medesima. I relativi lavori sono stati consegnati all'Associazione temporanea di impresa esecutrice il successivo 8 febbraio e sono stati regolarmente ultimati nel mese di marzo del 2023. Conseguentemente, i relativi locali della predetta sezione detentiva sono tornati nella disponibilità dell'Amministrazione della giustizia minorile nel mese di aprile.

In merito al centro di prima accoglienza, il Ministero della Giustizia ha rappresentato che in data 26 marzo del 2021 era stato destinato, con decreto del capo dipartimento, a sezioni di isolamento sanitario per fronteggiare l'emergenza COVID. Il 2 maggio del 2022 ne era stata disposta la chiusura per il compimento di necessari interventi di manutenzione straordinaria, che sono terminati nello scorso mese di febbraio, con conseguente apertura del centro nel successivo mese di marzo. I lavori di manutenzione e riqualificazione descritti rappresentano un impegno del Governo nei confronti degli istituti penitenziari in generale e, nello specifico, degli istituti minorili, per garantire condizioni più adeguate ai giovani detenuti nel periodo di esecuzione della pena.

FEDERICO GIANASSI, Grazie, Presidente. Signor Sottosegretario, non ci dichiariamo soddisfatti della risposta, né delle verifiche che nel tempo sono state effettuate, né degli impegni che complessivamente erano stati presi e dei quali ancora aspettiamo il pieno e compiuto rispetto. Cerco di utilizzare questi pochi minuti per contestualizzare il tema. I fatti da cui è originata la nostra interrogazione sono noti a tutti: nella giornata di Natale, sette detenuti sono evasi dall'istituto minorile; nell'arco di alcune giornate sono stati ricondotti o sono volontariamente ritornati all'istituto; durante il periodo dell'evasione ci sono state situazioni di difficoltà all'interno della struttura e sono servite ore per il ripristino di una situazione di ordinarietà.

All'esito di quei fatti, molti nell'opinione pubblica e nelle istituzioni nazionali dichiararono profondo sconcerto e il Governo, con il Ministero della Giustizia e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, si era assunto impegni e chiari e precisi: in particolare, l'impegno del Ministero della Giustizia per l'attivazione del tavolo interministeriale per il contrasto al disagio minorile e per la velocizzazione delle procedure di indicazione della direzione da tempo mancante nella struttura carceraria e, per quanto attiene al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il pronto intervento per il ripristino della situazione più il completamento dei lavori che da molto tempo occupano l'istituto. Da notizie di stampa, avevamo appreso che il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e il Ministero della Giustizia avevano sottoscritto un accordo per il completamento definitivo di tutti gli interventi necessari nel mese di aprile.

Il Sottosegretario ci ha informati che si è dato il via ad alcune opere e mi pare di aver compreso che un primo intervento, con la messa a disposizione delle strutture, è stato terminato nella giornata di ieri, un altro intervento previsto per il mese di aprile; tuttavia, dai sopralluoghi effettuati e dei quali noi abbiamo avuto notizia, penso ai consiglieri comunali di Milano Daniele Nahum e Alessandro Giungi, che sono presidente e vicepresidente della sottocommissione Carceri del comune di Milano, è stata evidenziata una situazione di permanente criticità, che ovviamente il Sottosegretario certamente non smentisce, dandoci conto di una serie di interventi che sono iniziati.

La situazione sul carcere generalmente è complessa e di tale complessità, certamente, non porta responsabilità l'attuale Governo, è una situazione annosa e complessa, tuttavia, rispetto a questa situazione o si sceglie la strada del silenzio o si sceglie la strada dell'assunzione di impegni precisi e puntuali. Da questo punto di vista, le scelte complessive del Governo non soddisfano, perché proprio nel momento nel quale si verificò l'evasione le Aule del Parlamento, di Camera e Senato, votavano una manovra di bilancio nella quale veniva effettuato un taglio alle risorse destinate al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, che il Ministro Nordio giustificò per esigenze di spending review, ma che evidentemente segnava una retrocessione, una controtendenza rispetto alle iniziative intraprese negli anni precedenti; su quelle occorrerà intervenire per aumentare l'impegno pubblico per la riqualificazione degli istituti penitenziari. Ancora, vi è lentezza sull'attuazione delle misure alternative e sul grande sistema della giustizia riparativa, che può servire in un quadro di sicurezza complessiva ad alleggerire il carico, il peso sul carcere.

Il Partito Democratico aveva presentato un emendamento anche sull'investimento in materia di progettualità sul carcere di 100 milioni, fu riscritto e ridotto a 5 milioni; abbiamo chiesto con un'interrogazione anche conto di queste misure, insomma, prendiamo atto favorevolmente dei primi interventi che vengono realizzati, ma serve un intervento massiccio, rigoroso e radicale del Ministero della Giustizia e del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che metta al centro delle priorità del Governo con investimenti robusti, in controtendenza rispetto ai tagli effettuati, il tema del carcere, altrimenti, meglio il silenzio.

Se gli impegni sono sinceri, servirà concretezza, e su questo noi continueremo a incalzare il Governo.