29/10/2024
Matteo Mauri
BRAGA, BONAFÈ, CUPERLO, FORNARO e ROGGIANI
3-01532

l Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   sta suscitando scalpore e fortissima preoccupazione quanto sta emergendo quotidianamente dalla inchiesta che ha visto coinvolta una società di investigazione, Equalize, il cui titolare, Enrico Pazzali, è anche presidente della Fondazione Fiera di Milano, per una attività di violazione di banche dati e acquisizione illegale di informazioni che come sembrerebbe hanno riguardato anche le alte cariche dello Stato, compreso il Presidente della Repubblica;

   secondo quanto riportato dagli organi di informazione, nell'archivio della agenzia vi sarebbero circa 800 mila fascicoli sottratti alla banca dati del Ministero dell'interno che riguarderebbero privati cittadini, imprenditori, politici, funzionari di Stato;

   la violazione dello Sdi, la banca dati delle forze dell'ordine, è un episodio gravissimo che può mettere a rischio le libertà individuali dei cittadini e la sicurezza nazionale;

   per i pubblici ministeri dell'inchiesta che hanno fatto emergere questo traffico illegale di informazioni i responsabili di questa attività di schedatura, si cita testualmente, «rappresentano un pericolo per la democrazia»;

   appare quanto mai inopportuno che il titolare della agenzia investigativa Equalize sia ancora a tutt'oggi il presidente di un ente pubblico come la Fondazione della Fiera di Milano;

   più volte gli interroganti nell'ambito dell'attività parlamentare, da ultimo in occasione della approvazione della legge n. 90 del 28 giugno 2024, concernente «Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici», hanno sottolineato i rischi correlati ad una mancanza di sicurezza delle banche dati nel nostro Paese e alla assenza di risorse destinate al rafforzamento delle infrastrutture informatiche proprio per prevenire questi rischi;

   negli ultimi mesi si è assistito ad un oggettivo, quanto pericoloso, incremento di reati collegati a questa attività di crimini informatici con una serie di episodi gravi a cui ancora non è stata data risposta;

   ci si trova in presenza di attività inquietanti che rischiano di alterare l'equilibrio democratico del Paese e che non può essere derubricato a «voyeurismo» informatico o semplicemente ad infedeltà di appartenenti ad apparati dello Stato –:

   come sia stato possibile riuscire a violare la banca dati dello Sdi, sistema di indagine delle forze dell'ordine, di quali elementi disponga, per quanto di competenza, circa i reali mandanti di questa attività nonché quali urgenti e improcrastinabili iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere il Governo per rafforzare la sicurezza nazionale sulle banche dati e per contrastare adeguatamente i crimini informatici, fornendo tempestivamente ogni utile elemento al Parlamento in proposito.