04/05/2022
Nicola Carè
De Luca, De Filippo, Zardini, Ciampi, Fragomeli, La Marca, Bonomo, Sensi, Buratti, Topo, Prestipino, Andrea Romano, Gavino Manca, Verini, Quartapelle Procopio, Pezzopane
1-00640

La Camera,

   premesso che:

    nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nell'ambito della Missione 1, Componente 3, Investimento 2.1 «Attrattività dei Borghi» è stato inserito un progetto innovativo dal titolo «Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell'Italia post COVID-19» del valore di complessivo di 20 milioni di euro, di cui è responsabile la Direzione Generale per gli Italiani all'Estero del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;

    attraverso tale progetto, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, grazie alla riconosciuta azione di coordinamento nel settore del «Turismo delle Radici» che svolge a livello nazionale dal 2018, ha posto le basi per una vasta serie di iniziative nel settore turistico, rivolte alla vasta platea di italiani e oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni di persone), con l'obiettivo di dar vita ad un'offerta strutturata e mirata di servizi turistici indirizzati ai viaggiatori delle radici e di contribuire in tal modo alla ripresa di tutto il settore del turismo in Italia, gravemente colpito dagli effetti dell'attuale pandemia;

    nel 1997 l'Enit inseriva nella categoria «turista delle radici» 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il nostro Paese, mentre nel 2019 i turisti internazionali arrivati in Italia per visitare parenti e amici sono stati 10,4 milioni (+4, per cento sul 2018 e 92,5 per cento dal 1997, in base ai dati forniti da ENIT). I pernottamenti collegati a questo particolare segmento turistico salgono a 66,7 milioni (+5,0 per cento), mentre, la spesa sfiora i 5 miliardi di euro (+20,7 per cento);

    il Pnrr offre al nostro Paese un'ulteriore opportunità per riallacciare e rinnovare i rapporti con le comunità italiane all'estero, coinvolgendo anche le giovani generazioni di italo discendenti, che nutrono il desiderio di riscoprire le proprie origini attraverso una tipologia di turismo che è maggiormente focalizzata sulla sfera emotiva;

    il progetto mira a sensibilizzare l'opinione pubblica italiana sulla storia dell'emigrazione italiana, che ha rappresentato uno strumento di integrazione tra le diverse culture e di valorizzazione della cultura e della lingua italiana nel mondo;

    il «Turismo delle radici» può quindi rappresentare un importante strumento per il rilancio delle relazioni tra l'Italia e le sue comunità e di enfatizzarne il ruolo nelle relazioni bilaterali che l'Italia intrattiene con i rispettivi Paesi ospitanti, dal momento che stimola ad approfondire la conoscenza reciproca e a creare potenziali occasioni di public diplomacy per avviare nuove iniziative condivise in campo culturale, politico, economico e commerciale, che consentano a ciascuno di approfittare dei vantaggi in tali campi offerti all'altra parte;

    per raggiungere l'obiettivo del progetto, che consiste nel rendere fruibile l'offerta turistica per i viaggiatori delle radici, verrà posta in essere un'attività di sensibilizzazione dei territori e di formazione degli operatori del settore, creando nuove figure professionali ad hoc che operino nel campo del turismo delle radici, contribuendo in tal modo anche all'incremento dell'occupazione giovanile;

    il piano prevede altresì il raggiungimento dell'obiettivo di valorizzare aree con contenuti tassi di crescita economica del territorio nazionale, caratterizzati da fenomeni di spopolamento, in particolare i borghi storici e le aree rurali, incentivando in tal modo una forma di turismo ecosostenibile, che si colloca al di fuori dei circuiti tradizionali e delle mete del turismo di massa;

    l'intervento comporta un indubbio beneficio per le comunità locali in termini di riqualificazione del territorio, stimolando anche le amministrazioni locali a migliorare la vivibilità del proprio comune;

    il citato progetto Pnrr prevede di organizzare un grande evento di richiamo nel 2024 con il coinvolgimento di enti territoriali e soggetti privati, da dedicare agli italiani all'estero e ai viaggi delle radici, e per stimolare coloro che hanno discendenza italiana all'estero a recarsi in Italia per visitare i luoghi da cui sono partiti i propri antenati. In questa occasione, oltre a realizzare il proprio itinerario della memoria, gli italiani all'estero e gli italo-discendenti potranno partecipare ad attività ed eventi a tal fine calendarizzati nel corso del 2024, al fine di consentire loro di sentirsi parte integrante della propria cultura d'origine;

    l'11 febbraio 2022 è stato sottoscritto dal Ministero della cultura e dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale l'accordo ai sensi dell'articolo 5, comma 6 del decreto legislativo n. 50 del 2016 per la regolamentazione dei rapporti di attuazione, gestione e controllo relativi al progetto «Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell'Italia post COVID-19»,

impegna il Governo

1) ad adottare iniziative volte a proclamare il 2024 quale «Anno delle Radici» e a sensibilizzare, tramite l'azione di coordinamento che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale svolge nel settore del «Turismo delle radici», i vertici istituzionali, le regioni, gli enti territoriali e il sistema della comunicazione, in primo luogo pubblica, per dare rilievo, impulso e seguito concreto a tale iniziativa, anche attraverso esperienze pilota che possano richiamare l'attenzione sulla potenzialità di tale forma di turismo.