08/01/2019
Alessia Rotta
DELRIO, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI, CARNEVALI, DE MARIA, FIANO, LEPRI, MORANI, PEZZOPANE, VISCOMI, MARTINA, SENSI, PAITA, FREGOLENT, MORGONI, SCHIRÒ, UNGARO, RIZZO NERVO, MADIA, SIANI, BERLINGHIERI, QUARTAPELLE PROCOPIO, CANTINI, BRAGA, SCALFAROTTO, SERRACCHIANI, PINI, MORETTO, PICCOLI NARDELLI, ZARDINI, DAL MORO, GADDA, BRUNO BOSSIO, BENAMATI, ROSSI, GAVINO MANCA, MIGLIORE, MARCO DI MAIO, ANNIBALI, NAVARRA e DE FILIPPO
3-00411

— Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   da notizie apparse sugli organi di stampa, sembrerebbe che il prematuro allontanamento dei trenta membri del Consiglio superiore di sanità, organismo di primo livello scientifico che annovera scienziati di chiara fama come il farmacologo Silvio Garattini, il genetista Bruno Dallapiccola, l'endocrinologo Andrea Lenzi, sia stato preceduto da un’«inchiesta» ordinata dalla Ministra interrogata sui precedenti politici dei suoi componenti;

   tale istruttoria non sarebbe stata realizzata per valutare le qualità professionali dei componenti dell'organismo, ma gli eventuali trascorsi politici dei nominati e financo dei loro parenti e sarebbe stata determinante per definire le sorti professionali dei membri che sono stati rimossi dall'incarico per fare spazio ad «altre personalità meritevoli»;

   il documento raccoglierebbe un’«inchiesta» sui membri del Consiglio superiore di sanità: in particolare, sarebbero stati segnalati il vicepresidente del Consiglio superiore, Adelfio Elio Cardinale, professore di radiologia all'Università di Palermo, «colpevole» perché sposato «con Magistrato Palma» e cioè Anna Maria Palma, già procuratore a Palermo e Caltanissetta; il professor Francesco Bove, docente di anatomia umana a La Sapienza di Roma, «colpevole» di essere iscritto all'ordine dei giornalisti; il professor Placido Bramanti, ordinario di scienze mediche applicate all'Università di Messina, «colpevole» di essere stato candidato alle amministrative in Sicilia; il professor Antonio Colombo, luminare della cardiologia che ha lavorato negli ospedali di Stamford e della Columbia University, «colpevole» di essere uno dei medici che ha operato Berlusconi; la professoressa Gabriella Fabbrocini, dipartimento di medicina clinica e chirurgica della Federico II di Napoli, «colpevole» di essere stata candidata alle ultime politiche, e il dottor Giuseppe Segreto, medicina generale, «colpevole» di essere stato deputato per la Regione siciliana del Psi dal 2001 al 2006;

   l’«inchiesta» sarebbe stata selettiva e l'epurazione avrebbe dovuto riguardare solo i sei membri indicati; tuttavia, il regolamento non lo avrebbe consentito e si è preferito revocare tutti i componenti. In tal senso, la Ministra interrogata ha dichiarato: «Sono sicura che alcuni componenti potranno essere nuovamente nominati, di certo non i vertici»;

   la Ministra interrogata ha spiegato che ha solo chiesto qualche informazione sugli ex membri del Consiglio: «ho chiesto una verifica sulle precedenti nomine. Serve nuova linfa, coinvolgere personalità rimaste ai margini» –:

   se il fine dell'indagine fosse quello di valutare gli orientamenti politici e non le qualità professionali dei componenti del Consiglio superiore di sanità e se i suoi esiti abbiano influenzato la scelta di revocare i componenti dell'organismo due anni prima della scadenza.

 

Seduta del 9 gennaio 2019

Illustrazione di Luca Rizzo Nervo, risposta del Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro, replica di Alessia Rotta

LUCA RIZZO NERVO Grazie, Presidente. Interroghiamo il Governo riguardo a un fatto di una gravità inaudita. Gli organi di stampa hanno portato alla luce l'esistenza di un dossier commissionato dalla Ministra Grillo a una deputata del MoVimento 5 Stelle sui membri del Consiglio superiore di sanità che, subito dopo, sono stati revocati, due anni prima della scadenza naturale del loro mandato. Non un dossier sulle loro competenze scientifiche, sulle pubblicazioni in ambito medico, sui titoli accademici dei membri, a verificarne l'adeguatezza per un ruolo tanto importante, ma un dossier sulle preferenze politiche dei membri di un organismo tecnico scientifico che offre consulenze a garanzia della salute dei cittadini, evidentemente perché se non conformi all'attuale maggioranza, non graditi.

Si tratta di un dossier in violazione degli articoli 3, 49 e 51 della Costituzione che sanciscono l'uguaglianza e la libera espressione degli orientamenti politici di tutti i cittadini e che ne impediscono per questo la discriminazione. È una vicenda resa ancor più grave dal fatto che parliamo di salute, Presidente, l'ambito che, forse, più di tutti, dovrebbe essere messo al riparo da accomodamenti di parte.

Su questo fatto chiediamo al Ministro parole chiare e valuteremo sulla base di queste tutte le azioni politiche e istituzionali conseguenti.

 

RICCARDO FRACCARO, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta. Signor Presidente, colleghi deputati, rispondo sulla base degli elementi forniti dal Ministro della salute che è stato impossibilitato a partecipare alla seduta odierna. L'interrogazione in esame fa riferimento alle notizie pubblicate in questi ultimi giorni dagli organi di stampa relative a una presunta attività, definita di dossieraggio o di schedatura, che sarebbe stata richiesta dal Ministro della salute ad alcuni parlamentari, con riferimento ad alcuni componenti del Consiglio superiore di sanità.

Secondo la ricostruzione dei medesimi organi di stampa, tale attività avrebbe anticipato e, di fatto, determinato la scelta da parte del Ministro di azzerare l'organo, facendo decadere tutti i componenti di nomina governativa. Tale scelta è stata oggetto di rilievi critici da parte dei partiti di opposizione e nella circostanza si è parlato, tra l'altro, di attacco alla democrazia, di metodi fascisti e di attentato all'indipendenza del mondo scientifico.

Al riguardo, tuttavia, come il Ministro Grillo ha già avuto modo di evidenziare in più occasioni, appare significativa la circostanza che il documento a cui hanno fatto riferimento le notizie di stampa è stato realizzato dopo e non prima che si scegliesse di operare un profondo rinnovamento dei componenti del Consiglio superiore di sanità. Quindi, per rispondere alla domanda dell'interrogante, gli esiti dell'indagine non potevano in alcun modo influenzare la scelta di procedere alla revoca dei medesimi componenti. In ogni caso, il suddetto documento integralmente consultabile sulla pagina Facebook del Ministro Grillo rappresenta un contributo contenente esclusivamente informazioni reperibili da chiunque con una semplice ricerca su Internet.

La decisione di avviare un profondo rinnovamento nella composizione del Consiglio è rivendicata con forza da questo Governo e costituisce un segnale di discontinuità evidente rispetto al passato. Con questo metodo si intende riportare al centro della politica sanitaria di questo Paese la piena trasparenza delle scelte e la completa indipendenza degli organi di consulenza tecnica e scientifica, come testimoniano le nomine già effettuate da parte del Ministro della salute di soggetti titolari di un elevato profilo scientifico e di curricula inappuntabili.

Infine, a nome del Ministro della salute e del Governo tutto, voglio qui confermare che l'istruttoria per la nomina dei nuovi componenti del Consiglio superiore di sanità sarà compiuta esclusivamente su basi di competenza e di merito e che, come avvenuto nelle nomine già effettuate, porterà alla selezione di personalità di alto livello scientifico, a prescindere da ogni logica di appartenenza politica.

 

ALESSIA ROTTA Evidentemente, Ministro, questa risposta non ci soddisfa, anche perché sono i fatti a parlare ancora una volta, anziché doverci leggere un post patetico su Facebook. Abbiamo notato, anche, che la Ministra non ha negato che questa attività di dossieraggio, gravissima, evidentemente, sia stata fatta non in base ai curricula, evidentemente, delle persone, ma in base alle loro rete familiare e alla loro preferenza politica. Ma sono i fatti che parlano, dicevo, perché il vostro tentativo scomposto, di questo Governo, di mettere mano sulla scienza ha dei fondamenti: in sei mesi avete costretto alle dimissioni il professor Ricciardi, dell'Istituto superiore di sanità; avete rimosso senza alcuna ragione il professor Battiston, dell'ASI; avete costretto gli altri membri della Commissione, che dovevano sostituire questa guida, alle proprie dimissioni, perché hanno loro stessi denunciato - scienziati di un certo calibro - che volevate interferire sulla loro scelta; avete rimosso appunto, senza neanche convocarli, i componenti del Consiglio superiore di sanità; pretendete di istituire per la RAI una commissione presieduta dal Ministro dello sviluppo economico - auguri! - per stabilire la divulgazione scientifica da proporre in RAI; è di queste ore la notizia dell'epurazione del rettore della Normale di Pisa.

Allora, evidentemente, prima o dopo il post, i vostri modi di agire dicono solo una cosa, cioè che voi siete contro la scienza, e purtroppo è tipico di certi Governi con delle caratteristiche ben chiare: governi estremisti, populisti, chiamateli come volete; attaccare il mondo libero della scienza, che è garantito anche dalla nostra Costituzione, all'articolo 33 in particolare, che stabilisce che la scienza debba rimanere libera, è tipico di vostri Governi perché voi vorreste che l'ignoranza prevalesse per potere giocare il vostro consenso e controllare e guidare il consenso. Bene, ma da parte nostra non ve lo permetteremo, né oggi né domani.