31/07/2019
Lia Quartapelle Procopio
FASSINO, GUERINI, LA MARCA, MINNITI, SCALFAROTTO, GRIBAUDO, FIANO e ENRICO BORGHI.
3-00923

Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   risulta ormai certa la presenza di Gianluca Savoini, documentata anche da foto presenti sul sito dell'ambasciata d'Italia a Mosca, nella delegazione ufficiale al seguito del Vice Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Salvini, in occasione della missione del 16 luglio 2018 a Mosca, nel corso della quale il Ministro dell'interno ha incontrato il suo omologo Vladimir Kolokoltsev e alcuni rappresentanti del Consiglio per la sicurezza nazionale della Federazione russa, tra cui il Vice Segretario Juri Averjanov;

   rimane, invece, ancora non chiaro il ruolo che ha avuto lo stesso Savoini nel corso della visita ufficiale a Mosca, all'Assemblea generale di Confindustria Russia, del 17 ottobre 2018 del Ministro Salvini;

   secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, Salvini la sera del 17 ottobre 2018, dopo la partecipazione all'Assemblea generale di Confindustria Russia, sarebbe andato a cena con Gianluca Savoini, protagonista dell'incontro del giorno seguente al Metropol, oggetto dell'indagine della procura di Milano per corruzione internazionale;

   la mattina del 22 luglio 2019 Il Corriere della Sera ha effettuato una richiesta di accesso agli atti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, chiedendo di conoscere l'elenco dei viaggi in Russia effettuati nel 2018 e nel 2019 dal consigliere strategico di Salvini, Claudio D'Amico, per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri, lo scopo delle missioni, ma anche l'eventuale presenza nelle delegazioni di Gianluca Savoini con i relativi costi e accrediti a lui concessi; il Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiarito: «Confermo di non aver ancora ricevuto riscontro dallo staff del Vice Presidente del Consiglio dei ministri Salvini»;

   va considerato che nel corso della permanenza in carica dell'attuale Esecutivo, la visita diplomatica in Russia del Ministro interrogato è stata una sola, mentre quelle del Ministro dell'interno sono state due –:

   che tipo di assistenza abbia fornito l'ambasciata italiana al signor Savoini nelle sue missioni a Mosca del 16 luglio 2018 e del 17 ottobre del 2018 e se la stessa fosse al corrente di chi fosse e di che ruolo rivestisse nella delegazione.

Seduta del 31 luglio 2019

Ilustrazione di Ivan Scalfarotto, risposta del governo di Enzo Moavero Milanesi, replica di Lia Quartapelle.

Ilustrazione

Grazie, Presidente. Signor Ministro, buonasera. La chiamiamo qui per rispondere a una domanda molto semplice. Il Vicepresidente del Consiglio, Salvini, pur essendo il Ministro dell'Interno, ha una densa agenda internazionale, almeno per quanto riguarda la Russia. Ci è andato più volte di lei: Salvini ci è andato due volte, mentre lei soltanto una, da quando è Ministro degli Affari esteri. Si tratta delle visite del 16 luglio e del 17 ottobre.

Il 16 luglio sappiamo che Savoini era lì, a Mosca, quando Salvini ha incontrato il suo omologo, perché ci sono le fotografie. Il 17 ottobre c'è questa visita a Confindustria Russia, sappiamo che c'è una cena tra Savoini e Salvini il 17 e poi il famosissimo incontro del Metropol il 18.

Quello che le chiediamo è semplice: sapevate che Savoini era lì? Che cosa ci faceva? Che assistenza gli avete dato? Era parte della delegazione? Insomma, vorremmo capire quale aiuto l'ambasciata di Mosca ha dato per avere questo Savoini nelle delegazioni ufficiali e che cosa ci facesse.

Risposta del governo

Grazie, signora Presidente. Mi riferisco prima alla visita ufficiale del Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'Interno a Mosca, il 15 e 16 luglio 2018. L'ufficio di protocollo del Ministero dell'Interno ha comunicato all'ambasciata d'Italia a Mosca, l'11 luglio 2018, un'integrazione della delegazione con la presenza del signor Savoini. L'ambasciata ha provveduto - come da prassi in questi casi - a notificare alle autorità russe la composizione integrata della delegazione. Il signor Savoini non ha chiesto, né ha ricevuto alcuna assistenza da parte dell'ambasciata durante questa visita, che è stata - come di consueto accade - assistita dal protocollo, dal cerimoniale della Federazione Russa. L'ambasciata si è, tuttavia, limitata ad ospitare, nel pomeriggio del giorno 15 luglio, un incontro del Ministro con i corrispondenti italiani in Russia, al quale ha assistito la sua intera delegazione.

Mi riferisco poi alla visita del Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'Interno a Mosca, del 17 ottobre 2018, anche evocata dal parlamentare interrogante. Questa visita si svolgeva a seguito di un invito della annuale assemblea generale della Confindustria Russa, che è l'associazione delle aziende italiane operanti nella Federazione Russa. Il signor Savoini non figurava nella lista degli accompagnatori notificata all'ambasciata, di conseguenza l'ambasciata non ha fatto altro, né ha prestato assistenza, come nel caso precedente.

Replica

Grazie, signor Ministro, delle informazioni puntuali. A noi spiace di vedere la Farnesina sostanzialmente ridotta a una comparsa di due visite che sono state molto importanti. Non c'è stato alcun coinvolgimento della Farnesina nella prima visita, una visita in cui, con sgomento, noi abbiamo visto un personaggio senza titoli sedersi in una stanza con il Ministro dell'Interno russo, a parlare di sicurezza nazionale senza che lui ne avesse i titoli, e sgomenta ancora di più che la Farnesina non sapesse che c'era un figuro del genere di Savoini vicino al Ministro nei giorni del 17 e del 18 ottobre, quando c'è stato questo accordo tra Savoini e dei personaggi russi per chiedere un sostegno elettorale alla Lega.

A noi piacerebbe molto vedere una politica italiana con la schiena dritta nei confronti della Russia. Sono di questi giorni notizie di più di 1300 arresti di manifestanti pacifici nel centro di Mosca, che manifestavano contro una decisione di invalidare la presenza dei candidati indipendenti alle elezioni. E ci dispiace molto che la Farnesina, su questo così come sulle visite del Ministro Salvini, non dica nulla.

Riteniamo che la Russia sia un Paese con cui l'Italia deve avere un dialogo fermo, chiaro sui principi. Vorremmo vedere il nostro Ministero degli Affari esteri essere presente sulla politica estera con questo Paese e non semplicemente limitarsi a dare delle informazioni - come ha fatto lei oggi - di complemento. Vorremmo sentire una voce di politica estera e non lasciare le nostre relazioni con la Russia nelle mani di un personaggio come Savoini, di cui il Governo ancora non chiarisce né qualifiche, né titoli, per partecipare ad incontri riservati.