15/07/2025
Anthony Emanuele Barbagallo
BAKKALI, CASU, GHIO, MORASSUT, FORNARO e FERRARI
3-02091

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   l'Autorità di regolazione dei trasporti con la delibera n. 113 del 2025 del 10 luglio 2025 ha avviato un procedimento, nei confronti di Rete ferroviaria italiana S.p.A., per l'adozione di un provvedimento sanzionatorio ai sensi dell'articolo 37, comma 14, lettere a) e d), del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112, perché, da quanto sembra emergere in relazione all'evento del 2 ottobre 2024, la società non ha adottato misure idonee a garantire l'esercizio e la manutenzione dell'infrastruttura, assicurandone l'accessibilità e la funzionalità, in violazione dell'articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112, e del paragrafo 6.2.2 del Prospetto informativo della rete relativo all'anno 2024;

   a parere degli interroganti la richiamata delibera smentisce, in sostanza, le ipotesi di sabotaggio su cui il Ministro interrogato si è attestato cercando di nascondere le negligenze gravi del gestore che emergono con chiarezza dalla delibera;

   inoltre, il caos nei trasporti ferroviari continua, il Governo si nasconde dietro il numero di cantieri ma è sempre più evidente l'assenza di una gestione del problema da parte del Ministro interrogato;

   i dati analizzati indicano che sia le interruzioni di linea sia la durata nel primo semestre 2025 sono aumentati esponenzialmente rispetto al primo semestre 2024, passando nella sola tratta Roma-Milano da 5.210 (2024) a 7.080 (2025) con una durata complessiva da 22905 ore circa (2024) a 32320 ore circa (2025);

   le associazioni a difesa degli utenti denunciano inoltre che gli orari estivi porteranno il tempo di percorrenza ad agosto ad aumentare mediamente di 100 minuti in più per compiere, ad esempio, la tratta Roma-Milano, 2 ore in più per la tratta Milano-Napoli, 1 ora in più per la tratta Roma-Firenze, la tratta Bologna-Milano, oggi coperta in poco più di 1 ora, richiederà ad agosto da 1 ora e 52 minuti a 2 ore e 22 minuti, a seconda del collegamento scelto;

   a fronte di tali gravi disservizi il costo dei biglietti non diminuisce ed è del tutto assente la previsione di indennizzi per compensare gli enormi disagi e disservizi che i passeggeri ed i lavoratori stanno vivendo, in particolare nelle aree interne –:

   quali misure urgenti il Ministro interrogato abbia adottato a seguito della delibera dell'Autorità di regolazione dei trasporti per evitare che le gravissime negligenze da parte dei gestori dell'attività ferroviaria possano ripetersi e per istituire il fondo dedicato ai disagi ferroviari per risarcire adeguatamente i passeggeri colpiti dai disservizi.

Seduta del 16 luglio 2025

Illustrazione di Andrea Casu, risposta del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, replica di Roberto Morassut

ANDREA CASU, Grazie, Presidente. Signor Ministro, se oggi YouTrend pubblica una classifica che la indica chiaramente come il Ministro meno apprezzato del Governo, dopo mille giorni di guida di Giorgia Meloni, è perché i cittadini non la giudicano per le sue dichiarazioni o per i tagli dei nastri nei cantieri che ha ereditato dai Governi precedenti, ma per i fatti della sua fallimentare gestione.

Noi oggi le rivolgiamo due domande precise. La prima: ha letto la delibera dell'ART dello scorso 10 luglio, le gravissime negligenze del gestore della rete ferroviaria nazionale nelle procedure, nella gestione dell'emergenza che ha bloccato l'Italia lo scorso 2 ottobre? Ha capito che l'unico sabotaggio di questo Governo è nei confronti dei passeggeri (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) che devono fronteggiare i disagi e i disservizi che continuate a fare finta di non vedere? Solo tra Roma e Milano, nei primi sei mesi di quest'anno, sono oltre 1.870 in più le interruzioni di linea. E lei la vediamo andare in giro per il mondo a dare martellate: vorremmo, invece, vederla battere i pugni nel Governo, per istituire subito il Fondo nazionale per indennizzare i passeggeri, come chiedono le associazioni degli utenti.

MATTEO SALVINIMinistro delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie. In premessa, ringrazio le decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici delle Ferrovie dello Stato, che, ogni giorno, danno il massimo (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier, Fratelli d'Italia e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE) per offrire un servizio all'altezza di questo Paese e che non meritano di essere buttati in politica in questa maniera qua.

Ci sono più di 1.200 cantieri aperti, frutto anche degli investimenti del PNRR, massimo storico, e, come lei ricordava, proprio perché abbiamo tanti cantieri aperti per recuperare il tempo di chi, i cantieri, non li apriva, nel triennio 2023-2025 le ore di interruzione previste a causa di questi cantieri, per rendere il trasporto più sicuro, sono passate da 150.000 a 350.000. Quindi, riassumo: per recuperare il lavoro non fatto prima, bisogna correre, moltiplicando i cantieri oggi (Applausi dei deputati dei gruppi Lega-Salvini Premier e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).

È chiaro che se, a questo, aggiungi il massimo storico di treni circolanti e mezzo miliardo di passeggeri solo l'anno scorso, con il riconoscimento del sistema ferroviario italiano come migliore d'Europa (stando alle statistiche), è chiaro che, massimo dei cantieri, massimo dei treni, massimo dei passeggeri, purtroppo, nonostante l'impegno enorme delle lavoratrici e dei lavoratori, qualche disagio ci può essere. È partito un piano da 520 milioni di euro in cinque anni per rafforzare la sicurezza dell'infrastruttura ferroviaria, per evitare quello che accadeva in passato. Non solo nuove opere infrastrutturali, ma una grande operazione di manutenzione.

Sul piano comunicativo a cui lei accennava, Ferrovie dello Stato ha già avviato, da febbraio scorso, una campagna informativa capillare sui lavori di questa estate, che coinvolge stazioni, media tradizionali, canali social. Grazie a QR code dedicati, ogni cittadino può accedere in tempo reale allo stato dei lavori, per organizzare al meglio il proprio viaggio. A tutela dei passeggeri, Trenitalia ha già adeguato i propri canali di vendita con gli effettivi tempi di percorrenza per questa estate e, qualora il titolo di viaggio fosse stato acquistato prima dell'aggiornamento, è attivo un sistema di smart caring che garantisce comunicazioni tempestive.

Sui prezzi all'utenza - ricordando che i servizi di alta velocità sono gestiti dalle imprese ferroviarie in regime di mercato, senza contributi pubblici, né controllo diretto da parte dello Stato -, noi stiamo lavorando per contenere al massimo le tariffe e accelerare anche i rimborsi e l'assistenza in caso di disagi. Perché il massimo dei cantieri fra luglio e agosto? Per evitare di creare troppi disagi a scuole e a fabbriche aperte, a studenti, a pendolari e ai lavoratori.

ROBERTO MORASSUT,  Grazie, Presidente. Vede Ministro, il problema dei cantieri è un problema che era già chiaro all'inizio del suo mandato. Grazie al fatto che c'è stato un PNRR che lei, quando era segretario della Lega, ha contrastato, bisognava programmare questi cantieri all'inizio del suo mandato e coordinarli con un efficiente esercizio della rete. È proprio questa la critica che le rivolgiamo, ossia il fatto di non avere operato per coordinare una fase eccezionale in cui i cantieri debbono andare avanti e devono coordinarsi con l'esercizio della rete.

Siamo noi che ringraziamo i lavoratori e gli utenti che sono costretti a subire i disagi della sua gestione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Nonostante i dati che lei ci ha dato, il numero delle interruzioni e i minuti dei fermi sono aumentati, secondo i nostri calcoli, nel 2025, del 20 per cento. E già, come lei ha detto, il grande piano di comunicazione di RFI si basa, sostanzialmente, sul fatto di aver comunicato agli utenti che gli orari dei treni, nel corso dei mesi estivi e anche dopo, saranno allungati. Quindi, ci sta un'inefficienza del servizio che viene formalmente fatta conoscere ai cittadini, senza un'incidenza sui costi del servizio, perché, in questo modo, il costo per unità di chilometro è aumentato. E non c'è neanche una gestione di RFI per indennizzare i cittadini che sono stati puniti da questa inefficienza del servizio e dal fatto che questo, soprattutto per le aree interne, comporterà uno spostamento di passeggeri sulla gomma.

Vede, signor Ministro, lei è contro i migranti, ma l'unica cosa per cui si è preoccupato di dare valore al termine “migrare” è andare a fare il Ministro dell'Interno. Lei non vuole fare il Ministro delle Infrastrutture. Vuole fare un altro mestiere e non si è dedicato a fare, invece, quello che gli è stato chiesto di fare.

Recentemente - credo pochi giorni fa -, l'amministratore delegato di Ferrovie Donnarumma - questa è l'ultima cosa che voglio dirle rispetto alle comunicazioni che lei ci ha dato - ha ricordato che c'è un piano industriale di Ferrovie di 120 miliardi di euro in dieci anni. Questo piano è coperto per la metà, per 60 miliardi di euro. Gli altri 60 miliardi di euro dove intende tirarli fuori il Governo, se fa una politica mirata soltanto all'inghiottitoio del ponte sullo Stretto?

Questo è il grande problema. Oltre al PNRR, il Governo non ha programmato investimenti per coprire la sicurezza e l'infrastrutturazione della rete.