16/05/2023
Ouidad Bakkali
Bonafè, Cuperlo, Fornaro, Mauri, Casu, Ferrari, Ghio, Forattini
3-00408

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa si è appreso che da diversi mesi si sono registrate code interminabili e tempi lunghissimi – da due a sei mesi – per l'ottenimento del passaporto in diverse questure in varie parti d'Italia, da Milano a Genova, a Bergamo, a Napoli, in Toscana e in Sardegna solo per citare alcuni esempi;

   nonostante le ripetute rassicurazioni offerte nei mesi scorsi dal Ministro interrogato e dalla Ministra del turismo Santanchè e il piano straordinario, con una task force dedicata al disbrigo delle pratiche, continuano le segnalazioni di disservizi da parte dei cittadini e il cosiddetto «caos passaporti» non è ancora stato superato, rischiando di aggravarsi ulteriormente in vista delle vacanze estive;

   tale situazione non solo sta impedendo a migliaia di persone di ricevere il documento essenziale per potersi liberamente muovere per lavoro, salute o turismo o per i ricongiungimenti familiari, ma sta aggravando pesantemente anche la situazione di molte imprese addette al settore del turismo, che si sono viste recapitare disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte di viaggiatori impossibilitati a rinnovare in tempi congrui il proprio passaporto;

   secondo alcune stime riportate sulla stampa i viaggi annullati a causa dei ritardi delle questure, e conseguentemente dei meccanismi di prenotazione, sarebbero stati finora più di 100 mila, corrispondenti a 180 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio, e rischiano di frenare seriamente la ripresa del settore dopo i due anni di pandemia;

   tali ritardi sembrerebbero in buona parte imputabili alla carenza di personale e alla lentezza della macchina amministrativa e burocratica e continuano a protrarre i loro effetti, nonostante lo stesso Ministro interrogato abbia già avuto modo di richiamare in questo ramo del Parlamento le best practices messe in campo da alcune questure italiane o la re-ingegnerizzazione in atto dell'applicazione Agenda online, attraverso la quale si prenota l'appuntamento per il rilascio dei passaporti –:

   quali iniziative urgenti intenda adottare per risolvere i gravi ritardi in atto sulla questione non più prorogabile del rinnovo dei passaporti, anche prevedendo iniziative straordinarie sia sotto il profilo del potenziamento del personale impiegato in tali rinnovi, sia sotto il profilo dell'implementazione delle tecnologie disponibili per semplificare e accelerare tutte le procedure necessarie.

Seduta del 17 maggio 2023

Illustrazione di Antonella Forattini, risposta del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, replica di Antonella Forattini

ANTONELLA FORATTINI. Grazie, Presidente. Ministro, torniamo a riproporle il tema dell'emissione dei passaporti, che è un tema trasversale a molte città d'Italia, ma che coinvolge anche gli italiani all'estero che hanno lo stesso problema, in quanto non riescono a rinnovare il passaporto presso le rappresentanze consolari. Nonostante il Ministro, in questa sede, interrogato più volte, abbia già avuto modo di richiamare le migliori pratiche messe in campo per risolvere questo problema da alcune questure, ma anche la rivisitazione dell'applicazione Agenda Online, attraverso la quale si prende appuntamento per il rilascio dei passaporti, la situazione non è assolutamente migliorata, anzi rischia di peggiorare nei prossimi mesi, con le vacanze studio di molte ragazze e ragazzi che vorranno andare in Inghilterra, ma anche con i ricongiungimenti familiari, una situazione con risvolti economici pesantissimi: si parla di 180 milioni di mancate prenotazioni nelle agenzie di viaggio, ma anche di problemi legati al personale che deve recarsi per lavoro in Paesi stranieri.

Quindi, le chiediamo, ancora una volta, quali iniziative urgenti intenda mettere in campo per dare una risposta concreta.

LUCA CIRIANI, Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Grazie, Presidente e colleghi. Rispondo all'interrogazione, che consente di offrire un quadro aggiornato delle iniziative messe in campo per ridurre i tempi di rilascio dei passaporti.

Nel confermare le considerazioni svolte in questa Assemblea lo scorso 25 gennaio circa le criticità segnalate, è ragionevole ritenere che il trend delle domande di rilascio dei passaporti continuerà a crescere in vista dell'approssimarsi delle vacanze estive.

Per quanto riguarda i lamentati i tempi di attesa, che andrebbero da 2 a 6 mesi, il riferimento è verosimilmente ai tempi entro i quali è possibile prenotare un appuntamento per la presentazione dell'istanza tramite il portale Agenda Online: tale strumento consente alle questure di contingentare il numero di accesso agli uffici e ai cittadini prenotare la giornata e l'orario di presentazione dell'istanza qualora non ricorrano motivi di urgenza; in riscontro, invece, alle richieste urgenti, le questure hanno previsto modalità alternative alla prenotazione online rintracciabili sui relativi siti web per accelerare il rilascio del passaporto in situazioni legate a malattia, lavoro studio e turismo. La predisposizione di misure delicate a pratiche urgenti e l'inserimento del turismo tra le ipotesi da trattare con priorità consentono di rilasciare il passaporto in tempi utili rispetto alle prenotazioni e alle motivazioni a sostegno dell'urgenza stessa.

Quali iniziative a più lungo termine destinate a decongestionare l'afflusso del pubblico, talune questure hanno avviato una buona prassi denominata Sportello itinerante, attraverso il quale alcuni comuni hanno messo a disposizione i propri locali per la ricezione delle istanze a cura di personale della Polizia di Stato e la riconsegna del documento da parte del medesimo personale. Altre questure, sempre nell'intento di delocalizzare l'attività, hanno stipulato accordi con enti pubblici, ad esempio le università.

Lo sforzo organizzativo messo in campo delle questure con il supporto delle strutture ministeriali ha consentito, anche attraverso l'impiego di personale di altri servizi, un significativo aumento dei passaporti emessi; si è, infatti, passati da circa 1.816.000 passaporti dell'intero 2022 a oltre 1.053.000 emessi nel solo primo quadrimestre dell'anno in corso; tali risultati hanno riguardato anche le questure di Milano, Genova, Bergamo e Napoli, citate dagli interroganti.

Aggiungo infine che, sotto il profilo tecnologico, è proseguita la reingegnerizzazione del portale Agenda Online, che consiste nell'aggiornare il sistema, per renderlo più efficiente sicuro e maggiormente fruibile, anche tramite dispositivi mobili, funzioni la cui messa in esercizio è prossima.

ANTONELLA FORATTINI. Grazie, Presidente. Ascoltando le parole del Ministro, sembra di essere tornati alla precedente interrogazione, nel senso che non sono state date assolutamente risposte a questo problema, e teniamo in considerazione che il passaporto è l'unico documento di riconoscimento che vale davvero e che tutti i cittadini dovrebbero ottenere, quanto meno in tempi certi. Io capisco gli sforzi messi in campo dal Governo, ma avremmo preferito sentire che aveste messo mano al portafoglio, quanto meno per rimpolpare del personale mancante le questure, perché le questure oggi stanno veramente facendo i salti mortali per dare risposte, ma è ovvio che non riescono a far fronte a tutte queste richieste, pur avendo dato comunque una priorità d'urgenza alle richieste. Quindi, io capisco anche il coinvolgimento dei comuni, ma le chiedo anche di provare a prendere un appuntamento online attraverso i comuni che si sono resi disponibili a farlo, al posto dei cittadini stessi: le garantisco che non ce la si può fare.

Quindi, io le chiedo veramente di mettere mano al portafoglio, di mettere personale a servizio delle questure, per rispondere a questa esigenza ma, soprattutto, anche valutare - perché mi sembra il minimo - anche di considerare una convenzione con l'Inghilterra per evitare, quanto meno, che i ragazzi e le ragazze che studiano in Inghilterra debbano utilizzare il passaporto. Infatti, le garantisco che se lei dovesse fare un'analisi di tutte le richieste che oggi vengono chieste o evase dalle nostre questure, quelle per il Paese Inghilterra, che è uscito dall'Unione europea, sono la maggior parte. Dunque, valutate anche una convenzione con l'Inghilterra per evitare, quanto meno, di far fare questo passaporto.