09/09/2025
Irene Manzi
BERRUTO, IACONO, ORFINI, SPERANZA, GHIO, FERRARI, FORNARO e CASU
3-02162

Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   secondo le più recenti rilevazioni delle associazioni dei consumatori, rilanciate in questi giorni dalla stampa nazionale, le famiglie italiane si trovano ad affrontare un costo medio di oltre 1.300 euro, per ciascuno studente, per l'acquisto dei libri di testo, materiale scolastico e zaini in vista dell'avvio dell'anno scolastico 2025/2026;

   il costo dei soli libri di testo per la scuola secondaria di primo e secondo grado può superare i 300-400 euro a studente, con variazioni anche significative a seconda della scuola e del territorio;

   a questi si sommano i costi per diari, astucci, penne, quaderni, zaini, dizionari, calcolatrici, che negli ultimi anni hanno subito aumenti anche a doppia cifra percentuale, soprattutto a causa dell'inflazione e della scarsa regolamentazione dei prezzi in questo settore;

   una recente indagine sul settore dell'editoria scolastica, avviata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, evidenzia una concentrazione del mercato editoriale, frequenti edizioni rinnovate con modifiche minime e una scarsa offerta digitale accessibile;

   le attuali misure previste a livello statale o regionale sono spesso insufficienti, non strutturali, e limitate da soglie Isee troppo basse, non rispondendo alle esigenze di una platea più ampia di famiglie che si trovano in difficoltà;

   alle spese per l'acquisto dei libri di testo e del materiale scolastico si aggiunge l'assenza di un sistema di welfare studentesco strutturato, che possa garantire l'accesso gratuito o agevolato a servizi essenziali, come la mensa, il trasporto e le gite scolastiche, aggravando ulteriormente il carico economico a carico delle famiglie –:

   quali misure il Governo intenda adottare per garantire un effettivo sostegno al diritto allo studio, anche attraverso un'omogeneizzazione, su tutto il territorio nazionale, delle condizioni di accesso alla gratuità dei libri di testo, anche attraverso un incremento delle risorse statali destinate alla progressiva gratuità per gli studenti delle scuole secondarie.

Seduta del 10 settembre 2025

Illustrazione di Giovanna Iacono, risposta del Ministro dell'Istruizione e del merito, replica di Irene Manzi

GIOVANNA IACONO, Grazie, signor Presidente. Signor Ministro, ancora una volta l'inizio dell'anno scolastico si trasforma in un salasso per le famiglie italiane, che si trovano ad affrontare un costo medio di oltre 1.300 euro per l'acquisto di libri di testo e di materiale scolastico. Le attuali misure previste sono spesso insufficienti e non strutturali, e limitate da soglie ISEE troppo basse, a fronte di una platea molto più ampia di famiglie in difficoltà, larga parte della quale resta esclusa. Si tratta di strumenti indispensabili per esercitare un diritto costituzionale, e noi siamo qui per chiederle, signor Ministro, risposte chiare.

Vogliamo sapere cosa intenda fare il Governo per garantire un effettivo sostegno al diritto allo studio su tutto il territorio nazionale, anche attraverso un incremento delle risorse statali destinate alla progressiva gratuità dei libri di testo per le studentesse e gli studenti.

GIUSEPPE VALDITARAMinistro dell'Istruzione e del merito. Presidente, gentili onorevoli, innanzitutto ricordo che, tra i primi atti seguenti il mio insediamento, ho voluto costituire un tavolo di confronto permanente con l'Associazione italiana editori per trovare un giusto equilibrio tra le esigenze dei docenti, che richiedono libri di testo di qualità sempre maggiore, e quelle delle famiglie cui si deve garantire il contenimento della spesa per il loro acquisto.

Nell'ambito di questo tavolo sono state affrontate anche le problematiche segnalate dagli onorevoli interroganti relative all'erogazione delle risorse destinate alla fornitura gratuita dei libri di testo per i meno abbienti. Devo ricordare che, tenuto conto delle preminenti competenze delle regioni in tale ambito, il Governo può solo individuare risorse ulteriori che rappresentino un contributo aggiuntivo rispetto a quelle regionali.

Ebbene, in questi anni abbiamo incrementato progressivamente, rispetto ai livelli di finanziamento ereditati dal Governo e dai Governi precedenti, con risorse proprie del Ministero, lo stanziamento del Fondo per l'acquisto dei libri di testo per le famiglie meno abbienti.

Inoltre, voglio ricordare che ho provveduto a ricostituire la Conferenza nazionale per il diritto allo studio, con lo scopo principale di individuare, insieme ai rappresentanti della Conferenza delle regioni e dell'ANCI, misure che possano semplificare l'accesso ai contributi in materia di welfare studentesco.

Si tratta di misure concrete, in discontinuità con quanto fatto dai Governi precedenti, frutto di un approccio serio di questo Governo, ben diverso da quello ipotizzato da chi pretenderebbe, impegnando 500 milioni di euro, di equiparare gli stipendi dei docenti italiani alla media europea, rendere gratuiti i libri di testo per milioni di studenti e dotare tutte le scuole di mensa.

Ora, sorvolando su simili annunci, che denotano una scarsa conoscenza della realtà e forte dose di demagogia, noi rispondiamo sul terreno delle cifre. Per il solo anno 2025 abbiamo destinato ai comuni 516 milioni per le mense scolastiche: una dotazione che, da sola, supera la fantasiosa soglia di 500 milioni evocata questa estate.

Con la scorsa legge di bilancio, inoltre, abbiamo incrementato le risorse per il comparto scuola di oltre 4,6 miliardi per il 2025, con un saldo positivo dell'8,9 per cento.

Concludo, con particolare riferimento alla questione dei libri di testo: sono allo studio misure, quali quelle dell'introduzione di un credito d'imposta per l'acquisto dei libri, che possano ulteriormente sostenere le spese delle famiglie nel loro sforzo, che ci sta particolarmente a cuore. In particolare, le famiglie ci stanno particolarmente a cuore nel loro sforzo di accompagnamento dei propri figli nel percorso scolastico. Ho formulato in questo senso una precisa proposta.

IRENE MANZI, Grazie, signor Presidente. Ma noi volevamo una risposta da parte del Ministro: è favorevole o meno rispetto a quelle che sono state delle proposte? Lei, mi scusi, è favorevole o meno rispetto a quelle che sono state proposte? Lei le definisce favolistiche, noi le definiamo misure universali a sostegno dell'istruzione. I dati che sono stati citati dalla collega Iacono sono precisi rispetto alla perdita di potere d'acquisto che le famiglie italiane riscontrano ogni anno.

Quello che noi chiediamo è la strutturalità di misure a sostegno del diritto allo studio che, del resto, anche regioni come l'Emilia Romagna, come la Toscana, in questi anni e in questi mesi stanno assicurando. Penso che sia il momento di uscire anche dalla propaganda che questo Governo quotidianamente ci propina. Ogni anno si promette che in legge di bilancio…lo aveva fatto lo scorso anno il Ministro Ciriani rispondendo a un'interrogazione in quest'anno: in legge di bilancio faremo delle detrazioni, adotteremo delle misure. Non ci sono state in quella legge di bilancio, vedremo quello che succederà nella prossima legge di bilancio.

Da parte nostra, noi chiediamo a gran voce che a quelle proposte di legge, che vengono incontro a quelle che sono le richieste che le famiglie italiane, nelle iniziative, negli incontri che ogni anno vengono promossi, nelle manifestazioni che ci sono, fanno proprie, il Governo risponda, magari ci si confronti in Aula su quei testi che sono stati depositati, tanto alla Camera quanto al Senato a firma della collega senatrice Simona Malpezzi.

Noi in questo momento risposte concrete, al di là degli annunci che ogni mese di settembre - guarda caso all'inizio dell'anno scolastico - vediamo risuonare sui giornali, non le vediamo.

E quel tavolo, che era stato istituito dal Ministro Bianchi prima della fine della legislatura …