05/08/2021
Antonella Incerti
Avossa, Cappellani, Cenni, Critelli, Frailis, Berlinghieri, Lorenzin, Fiano
3-02449

 Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la prospettiva per la nuova agricoltura è legata indissolubilmente allo sviluppo di pratiche agricole sostenibili e al sostegno degli agricoltori impegnati ogni giorno a tutelare la biodiversità e a salvaguardare il paesaggio;

   l'accesso al cibo sano e la sicurezza alimentare sono al centro del dibattito internazionale. Gli agricoltori assumono un ruolo fondamentale nella produzione di prodotti alimentari salutari e rispettosi dell'ambiente;

   gli imprenditori e gli operatori delle filiere vanno sostenuti nel percorso di innovazione dei processi di produzione, al fine di poter utilizzare al meglio nuovi strumenti tecnologici e digitali;

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenterà un'occasione fondamentale se si sarà in grado di sostenere e rafforzare la competitività del nostro sistema agroalimentare italiano, migliorando nel contempo la sostenibilità dei processi produttivi agricoli;

   con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, secondo quanto annunciato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, prende avvio il cambio di paradigma dell'intero settore agroalimentare nazionale. Gli stanziamenti principali diretti per il settore agricolo, a cui si affiancano altri progetti condivisi con altri Ministeri, sono infatti i seguenti:

    a) 800 milioni di euro per la logistica;

    b) 1,5 miliardi di euro per il cosiddetto agrisolare;

    c) 500 milioni di euro per l'ammodernamento delle macchine agricole;

    d) 1,2 miliardi di euro, nel fondo complementare, per i contratti di filiera;

    e) 2 miliardi di euro per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano;

    f) 880 milioni di euro per gli invasi e il sistema irriguo –:

   quali orientamenti il Ministro interrogato stia assumendo rispetto alle linee strategiche di utilizzo delle risorse indicate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per rafforzare la competitività e la sostenibilità del comparto agroalimentare italiano.

Seduta del 5 agosto 2021

Illustrazione di Antonella Incerti, replica del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, replica di Susanna Cenni

ANTONELLA INCERTI. Grazie, Presidente. Signor Ministro. L'accesso al cibo, la sicurezza alimentare e un sistema alimentare sostenibile sono stati al centro, anche recentemente, dell'attenzione del dibattito internazionale. Ricordo il pre-summit della FAO appunto sul food system e il prossimo appuntamento a Firenze sull'agricoltura sostenibile, che ribadiscono la necessità di una prospettiva di un'agricoltura nuova, indissolubilmente legata a pratiche agricole rispettose dell'ambiente e al sostegno degli agricoltori. Tecnologia, ricerca e digitale sono le misure su cui già anche il suo Ministero ha concentrato l'applicazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Logistica, agrisolare, rinnovamento delle macchine agricole, contratti di filiera e sistema idrico: sarà il Piano strategico nazionale, comunque, la programmazione principale. Si tratta, quindi, di capire quali sono i tempi e quali saranno le priorità su cui vorrà porre maggiore attenzione.

 

STEFANO PATUANELLI, Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. Grazie, Presidente. Ringrazio gli onorevoli interroganti. È chiaro che c'è un'intersezione forte tra tutti i dispositivi legati alla nuova PAC e il Piano nazionale di ripresa e resilienza ed è proprio in termini di complementarietà, relativa alla necessità di implementare misure che vadano a sostenere il percorso di sostenibilità, scusate il gioco di parole, che sta facendo il settore agroalimentare, sempre per alzare la competitività e la qualità dei nostri prodotti agroalimentari, che abbiamo lavorato, implementando le misure del Piano nazionale.

Per quanto riguarda i contratti di filiera, ricordo 1,2 miliardi del Fondo complementare; la capienza del fondo è sufficiente a far scorrere completamente la graduatoria del quarto bando a breve per il settore agroalimentare, ma, poi, anche sugli altri settori, verrà fatto il quinto bando con la realizzazione della graduatoria che sarà nel primo trimestre del 2023; nel secondo semestre dello stesso anno saranno sottoscritti i contratti di filiera e di distretto.

Per quanto riguarda la logistica, saranno ammessi ambiti di intervento riguardanti, tra gli altri, progetti tesi al miglioramento delle capacità di stoccaggio e trasformazione delle materie prime, progetti che potranno essere rivolti anche alla riduzione dell'impatto ambientale, al potenziamento della capacità di esportazione delle piccole e medie imprese, all'incremento del trasporto su ferrovia, all'interconnessione dei porti, al miglioramento della capacità logistica dei mercati, alla lotta agli sprechi alimentari.

Dopo la consultazione con i diversi stakeholder, saranno determinati gli interventi ammissibili al relativo contributo per procedere alla pubblicazione del bando entro il quarto trimestre del 2023. Per gli interventi nel settore delle infrastrutture irrigue, i criteri di scelta sono già stati approvati con i decreti del 30 giugno 2021 e del 30 luglio 2021. A livello procedurale i soggetti proponenti, consorzi di bonifica ed enti irrigui, dovranno inserire i progetti di investimento nella piattaforma informatica DANIA, nel cui ambito le regioni potranno esprimere una propria valutazione in funzione della priorità di investimento, anche per coinvolgere in modo ampio gli enti locali in questo percorso. I progetti saranno classificati in base al livello di esecutività, all'entità del risparmio idrico, alla superficie oggetto di intervento, alle tecnologie utilizzate e ai benefici ambientali prodotti. La scelta dei progetti sarà effettuata entro il 30 settembre di quest'anno. Per quanto concerne, infine, l'innovazione e la meccanizzazione, rilevo che, in collaborazione con INAIL, stiamo lavorando alla definizione delle procedure da attuare attraverso uno o più bandi; i singoli progetti verranno selezionati sulla base della riduzione delle emissioni di gas climalteranti, della diminuzione dell'uso dei fitofarmaci e dei fertilizzanti chimici nel rispetto dei principi dell'economia circolare.

L'emanazione del primo bando è prevista entro il primo trimestre del 2022. Le altre progettualità che sono presenti, che riguardano il settore agroalimentare, sono in collaborazione con altri Ministeri e il capofila in questo caso è il MiTE, con cui stiamo, comunque, lavorando per individuare le modalità attuative delle misure.

 

SUSANNA CENNI. Grazie, Presidente. Ministro, la ringrazio per la risposta completa e dettagliata. Credo che sia chiaro a tutti noi che l'obiettivo che abbiamo davanti è di cambiare profondamente i nostri sistemi alimentari. Dobbiamo farlo subito. In parte lo iniziamo a fare con le misure che lei ha dettagliatamente ricordato, in parte dobbiamo tenere molto ben presenti gli obiettivi di fondo: la redditività di questi sistemi agricoli, l'accesso al cibo di qualità per tutti, i sistemi alimentari sostenibili economicamente, socialmente e ambientalmente capaci di essere più resilienti. Perché sappiamo che non possiamo più parlare di calamità, ma che dobbiamo parlare di crisi climatica. Per il Partito Democratico adesso è davvero necessario che ogni sforzo del Governo sia orientato alla costruzione degli strumenti di sostegno alla transizione con contezza, con complementarietà - come lei ha ben detto nella sua risposta - orientando il sistema a pratiche agricole sempre più agro-ecologiche e ad una ricerca al servizio di questi obiettivi. Questo significa che abbiamo una PAC, abbiamo il PNRR, occorre che il Piano strategico nazionale sia capace di far giocare assieme questi due strumenti, orientandoli a questi obiettivi. Serve una grande regia, Ministro, e questa compete a lei; una grande regia che ci consenta di non sprecare nemmeno un euro e di orientare tutte le risorse in questa direzione, contro la crisi climatica per fare la nostra parte, anche rispetto a quello che sta accadendo sui prezzi in rialzo nel settore alimentare e per intervenire contro l'impoverimento degli agricoltori. Un'ultima raccomandazione, Ministro, io la faccio sul tema dell'uso del suolo. Noi sappiamo che è una scelta importante quella di questo Governo in direzione, ovviamente, delle energie non fossili, la bioeconomia è indubbiamente un versante, è una grande opportunità per gli agricoltori, ma la priorità nell'uso del suolo bisogna che resti con forza la produzione di cibo e siamo certi che su questo la troveremo