Agricoltura

Biodiversità, la nuova legge la protegge

19/11/2015

BIODIVERSITA’, LA NUOVA LEGGE LA PROTEGGE 

La legge sulla tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria nasce dalla consapevolezza che la perdita di biodiversità aumenta a ritmi incessanti e bisogna intervenire quanto prima. Ma affrontare questo tema significa occuparsi seriamente anche di sviluppo, economia, difesa del suolo, democrazia, reddito agricolo e di nuove imprese. E così è stato.

Dopo un confronto con gli agricoltori, associazioni, Slow Food, con il mondo ambientalista e con le competenze accademiche e scientifiche, e in sintonia con i trattati e le istituzioni europee, abbiamo predisposto un testo che, grazie al contributo di tutti i gruppi parlamentari, è stato votato all’unanimità.

Il provvedimento istituisce:

  • l’Anagrafe nazionale della biodiversità agraria e alimentare, allo scopo di registrare tutte le risorse genetiche locali di origine vegetale, animale e microbica a rischio di estinzione e di erosione genetica;
  • la Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare composta dalle strutture locali, regionali e nazionali per la conservazione ex situ del germoplasma (corredo genetico) degli agricoltori e allevatori custodi. La Rete svolge ogni attività diretta a preservare le risorse genetiche locali dal rischio di estinzione o di erosione genetica attraverso la conservazione in situ, on farm ed ex situ e si attiva per incentivarne la reintroduzione in coltivazione o in altre forme di valorizzazione; 
  • il Portale nazionale della biodiversità agraria e alimentare, per creare un sistema di banche dati interconnesse delle risorse genetiche locali individuate;
  • il Comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare, istituito presso il MIPAAF per garantire il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di Governo, Stato, regione e province autonome sulla materia della tutela della biodiversità agroalimentare.

Tutto questo per dotare il nostro paese di un sistema di norme capace di riconoscere, proteggere, recuperare e organizzare la biodiversità agricola ed alimentare, per investire sull’enorme ricchezza rappresentata da varietà e razze locali e per valorizzare l’inestimabile patrimonio di conoscenze, memoria e pratiche sostenibili presenti nel nostro paese.