Ambiente

Codice appalti

20/11/2015
APPROVATO IL NUOVO CODICE APPALTI
 

Approvata la legge delega che riforma la disciplina degli appalti e delle concessioni pubbliche seguendo tre parole d’ordine: semplificazione, trasparenza, qualità.

Nata dalla necessità di recepire le direttive europee per l’adeguamento della normativa italiana in materia di appalti e contratti pubblici, la legge opera un riordino complessivo della materia e rappresenta una importante riforma per il rilancio economico del nostro paese, in particolare per il settore dell’edilizia e dei lavori pubblici.

L’obiettivo è rendere più semplici e flessibili le procedure degli appalti relativi a lavori, servizi e forniture, agevolare l’accesso alle imprese - in particolar modo a quelle di piccole e medie dimensioni - e garantire l’efficienza dei lavori stessi, attuando controlli e assicurando l’esecuzione nei tempi e nelle modalità previste.

Cambiamenti sostanziali riguardano gli affidamenti sia per la progettazione che per l’esecuzione delle opere, la richiesta di maggiore qualificazione delle stazioni appaltanti e delle imprese, il ruolo rafforzato dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, il divieto di deroghe alle procedure di affidamento, la riduzione delle varianti in corso d’opera, l’eliminazione dell’aggiudicazione con il criterio del massimo ribasso per le professioni tecniche, la maggiore centralità della fase progettuale sostituendo il progetto preliminare con quello esecutivo. 

Il testo delinea i principi e criteri direttivi generali a cui faranno seguito due decreti legislativi: uno relativo al recepimento delle direttive europee (entro il 18 aprile 2016) e l’altro riguardante il nuovo Codice degli appalti ed il nuovo Regolamento (entro il 31 luglio 2016) che saranno interamente abrogativi e sostitutivi dei provvedimenti.

 

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