Esteri

Ratificato il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia

08/06/2022

Ratificato il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia

Si rafforza l'alleanza tra Italia e Francia 

 

La firma del Trattato del Quirinale del 26 novembre scorso serve a rafforzare l'alleanza tra Italia e Francia, paesi fondatori dell'Unione europea.

Il Trattato del Quirinale, composto da 12 articoli, serve a creare nuovi meccanismi di cooperazione rafforzata tra Roma e Parigi in politica, economia, difesa, sicurezza e cultura. In particolare, i due paesi hanno deciso di concentrarsi sul rafforzamento dell’Unione Europea, sull’impegno nel Mediterraneo e in Africa, sulla transizione digitale e su quella ambientale, sulla sicurezza, sulla cultura e sull’istruzione, sulla cooperazione economica e industriale, sulla cooperazione spaziale, sui rapporti tra le rispettive società civili e sula cooperazione internazionale.

Un programma vasto che di fatto mira a dare una strutturazione al rapporto italo-francese mettendolo al centro del progetto europeo. Fra le altre cose è previsto che almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano partecipi a un consiglio dei ministri del governo francese e viceversa.

Il testo, approvato a Montecitorio il 25 maggio con 352 voti a favore e 39 contrari, passa ora al Senato.

 

Ecco i principali contenuti dell’Accordo:

 

Affari esteri

Consultazioni regolari con l’obiettivo di stabilire posizioni comuni e di agire congiuntamente su tutte le decisioni che tocchino i loro interessi comuni, incluso, promuovere la democrazia, lo sviluppo sostenibile, la stabilità e la sicurezza nel continente africano. Si promuovono forme di cooperazione strutturata anche tra le rispettive missioni diplomatiche in Paesi terzi e presso le principali organizzazioni internazionali.

 

Sicurezza e difesa

In materia commerciale, la collaborazione è finalizzata a una politica dell’Unione Europea che possa concorrere all’obiettivo condiviso di rendere gli scambi internazionali più equi e più sostenibili, contribuendo insieme a rafforzare la politica industriale ed a costruire un’autonomia strategica europea.

Ci saranno incontri bilaterali istituzionalizzati nel settore della difesa e consultazioni regolari all’interno del Consiglio italo-francese di Difesa e Sicurezza, che riunisce i rispettivi Ministri degli Affari Esteri e della Difesa.

Un ulteriore impegno mira a rafforzare la cooperazione tra le rispettive industrie di difesa e di sicurezza, promuovendo delle alleanze strutturali.

 

Europa

Rafforzato il coordinamento nei principali settori della politica economica europea, quali la strategia economica e di bilancio, l’industria, l’energia, i trasporti, la concorrenza e gli aiuti di Stato, il lavoro, il contrasto delle diseguaglianze, la transizione verde e digitale e la programmazione finanziaria dell’Unione Europea.

 

Immigrazione

Su questo delicato tema Italia e Francia favoriranno una politica migratoria e d’asilo europea e politiche d’integrazione basate sui principi di responsabilità e di solidarietà condivise tra gli Stati membri.

 

Economia

Facilitazione per gli investimenti reciproci e avvio, in un contesto di bilanciamento dei rispettivi interessi, per favorire strategie comuni sui mercati internazionali, nel quadro di un’Europa sociale. Cooperazione in settori strategici come le nuove tecnologie, la cyber-sicurezza, il cloud, l’intelligenza artificiale, la condivisione dei dati, la connettività, il 5G-6G, la digitalizzazione dei pagamenti e la quantistica.

 

Ambiente

Adozione della de-carbonizzazione in tutti i settori possibili, in particolare sviluppando le energie rinnovabili e promuovendo l’efficienza energetica. Cooperazione a livello bilaterale e in ambito Unione Europea per ridurre le emissioni prodotte dai trasporti e per sviluppare modelli di mobilità e d’infrastrutture puliti e sostenibili a sostegno di una transizione ambiziosa, solidale e giusta.

 

Istruzione e cultura

Azioni di promozione linguistica e sostegno allo sviluppo dell’insegnamento della lingua italiana e della lingua francese nei rispettivi Paesi. Rafforzamento dei programmi di scambio di studenti e personale accademico in ogni settore scientifico-disciplinare che favorisca i doppi titoli, i titoli congiunti, in particolare a livello master, e i dottorati in co-tutela, nonché la cooperazione tra scuole dottorali.

 

 

 

Nel suo intervento in Aula, il deputato del PD e presidente della commissione Affari esteri, Piero Fassino, ha sottolineato che “Il Trattato che ci apprestiamo a ratificare rappresenta un passaggio di valore storico. Non è un normale Trattato come periodicamente ne ratifichiamo, relativi a mille forme di cooperazione. È un Trattato molto più impegnativo, come peraltro dimostra il fatto di avere un testo articolato in dodici capitoli che affrontano tutti i principali temi dell'agenda politica. Abbiamo, quindi, bisogno di lavorare sempre di più per costruire una cabina di regia europea e l'intesa tra Italia e Francia ne è parte essenziale, di uno strumento di cooperazione bilaterale”.

 

 

La sua importanza è stata evidenziata anche dalla relatrice, Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri, la quale ha affermato “Rafforzare le nostre relazioni con la Francia ha un valore in sé e un valore più di carattere generale, perché è un momento in cui dobbiamo valorizzare le possibilità di lavoro comune in aree importanti, nelle quali solo la cooperazione permette al nostro Paese di avere una presenza qualificata e innovativa a livello internazionale. In occasione della crisi ucraina, ci siamo resi conto di quanto la leadership di alcuni Paesi europei abbia portato la nostra Unione a prendere delle decisioni importanti in materia di difesa, di scambi commerciali, di visti, di accoglienza dei rifugiati. Per far avanzare l'Unione europea noi abbiamo bisogno che i Paesi con interessi comuni, come sono la Francia e l'Italia, si mettano insieme per far fare un salto di qualità al processo di integrazione europea”.