Discussione generale
Data: 
Martedì, 22 Dicembre, 2020
Nome: 
Davide Gariglio

A.C. 2790-bis-A

Presidente, colleghi, colleghe, nell'intervenire su una legge di bilancio così complessa, mi limiterò a trattare alcuni aspetti, quelli più rilevanti, attinenti alle materie di competenza della Commissione trasporti. Il settore dei trasporti, infatti, è stato tra quelli maggiormente colpiti da un'epidemia che, facendoci richiudere tra le mura domestiche, ha limitato fortemente la mobilità di persone e di merci. Tutto ciò ha causato danni enormi agli operatori del settore, danni che sarebbero stati irreversibili se, a partire dal decreto-legge Cura Italia, per poi continuare con il “decreto Rilancio”, con il “decreto Agosto”, con i “decreti Ristori” e, infine, con questa norma, lo Stato non fosse corso ai ripari. Questa legge di bilancio è, quindi, in scia con i provvedimenti a cui ho fatto cenno e non poteva essere diversamente, visto il perdurare della situazione emergenziale. Abbiamo fatto debito? Sì, abbiamo fatto tanto debito, ma non si poteva fare diversamente, altrimenti avremmo assistito alla scomparsa di interi settori produttivi e a un disastro occupazionale. C'è un debito che in certi momenti è giustificato, quasi doveroso. Lo lasciamo alle generazioni future, è vero, ma solo così possiamo lasciare loro un Paese in piedi. Senza questo debito e senza questi interventi, quasi tutti i cluster dei trasporti sarebbero crollati. Veniamo ora ad alcuni punti specifici, ai cluster più importanti del settore dei trasporti.

Porti: la legge di bilancio stanzia 68 milioni di euro per il 2021 per le autorità di sistema portuale. Sono indispensabili per consentire alle autorità di stare in piedi nelle loro funzioni e far fronte ai minori importi derivanti dall'introito dei diritti di porto che sono mancati a causa della crisi. 5 milioni vengono stanziati per le imprese di navigazione operanti con navi minori sul settore turistico. Per le imprese crocieristiche iscritte nel registro internazionale, un settore in cui l'Italia eccelle in Europa e nel mondo, è prorogata la sospensione ai limiti per lo svolgimento del cabotaggio marittimo, quindi si dà loro un'opportunità di business che ordinariamente non avrebbero.

Per quanto riguarda le imprese armatoriali di navi iscritte nei registri nazionali che esercitano attività di cabotaggio, viene prorogata fino al 30 aprile 2021 l'estensione anche a questi soggetti dell'esenzione dagli oneri previdenziali e assistenziali, che è prevista, di norma, per gli armatori e il personale iscritti nel registro internazionale. Viene rifinanziato con 20 milioni il fondo per compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri trasportati con le navi iscritte al registro nazionale, il cosiddetto TPL del mare, un settore che ha patito fortemente la riduzione dei traffici. E, poi, con un'iniziativa parlamentare, viene estesa anche al 2021 la facoltà per le autorità portuali di corrispondere al soggetto fornitore di lavoro portuale, i cosiddetti camalli, un contributo per ogni giornata di lavoro prestata in meno rispetto al periodo corrispondente del 2019, nel limite di 2 milioni di euro per porto; una norma importante per salvaguardare un settore particolarmente critico.

Rimangono problemi, rimangono problemi per quelle autorità portuali che sono incapienti, penso alle autorità di Civitavecchia; rimangono problemi per coloro che fanno il servizio di ormeggio nei porti, che devono garantire il servizio senza avere i ricavi e che, quindi, hanno problemi serissimi di bilancio.

Veniamo agli aeroporti. Con un emendamento fortemente voluto dal Partito Democratico e dal suo capogruppo, è stata introdotta una norma per garantire i trattamenti di integrazione salariale in deroga a tutti i lavoratori delle imprese, sia del comparto aeroportuale sia del trasporto aereo. Con lo stesso emendamento è stato destinato un fondo di mezzo miliardo di euro: 450 milioni di questi sono destinati a ristorare le perdite dei gestori aeroportuali e 50 milioni a ristorare le perdite delle aziende di handling. Viene, inoltre, prevista l'erogazione immediata di liquidità a queste imprese sotto forma di prestiti, che verranno, poi, restituiti nel momento in cui arriveranno i contributi. Ricordo che solo il settore aeroportuale, nel 2020, registra perdite e riduzioni di ricavi per un importo superiore a un miliardo e 700 milioni di euro e noi con questa norma operiamo in linea con quanto fatto dai principali Paesi europei.

Per quanto concerne gli aeroporti, parliamo di un'infrastruttura essenziale del nostro Paese. Attraverso gli aeroporti, negli ultimi dieci anni, abbiamo assistito alla crescita fortissima del trasporto aereo e del turismo in varie aree del Paese che non l'avevano mai avuto e gli aeroporti si sono dimostrati essenziali per il business e il commercio.

Passiamo al trasporto pubblico locale. Con la legge di bilancio vengono stanziati 200 milioni, per il 2021, destinati alle regioni e 150 milioni, sempre per il 2021, destinati ai comuni per erogare servizi aggiuntivi di trasporto, specie per il trasporto scolastico, per far fronte alla necessità di permettere ai nostri giovani di tornare a scuola in tutta sicurezza. 350 milioni oltre alle risorse ordinarie del Fondo nazionale trasporti. Con un emendamento votato all'unanimità dalla IX Commissione, si è previsto che regioni e comuni possano ricorrere a operatori che svolgono l'attività di trasporto mediante noleggio autobus con conducente, nonché ai taxi, alle auto di NCC, per svolgere questo servizio. Un pacchetto di norme, 350 milioni, concordato con la Conferenza Stato-regioni, che servirà per portare i nostri giovani a scuola in bolle sicure, per consentire di viaggiare senza contagiarsi. È un grosso provvedimento. Rimane il problema del settore del TPL, che ha sofferenze e sconta grandi perdite e dobbiamo attrezzarci per risolverle.

Infine, sul trasporto su autobus: vengono stanziati 40 milioni per i servizi di trasporto di linea di persona, effettuati con autobus che non sono soggetti a obblighi di servizio pubblico, non sono TPL. Per quanto riguarda, invece, le imprese che esercitano attività di noleggio autobus con conducente, viene portato da 30 a 50 milioni di euro il fondo che finanzia queste imprese, il pagamento delle rate di leasing delle quote di finanziamento degli autobus comprati negli ultimi due anni, hanno grosse difficoltà. Sono sufficienti queste risorse? No. Siamo noi i primi a dirlo: 6 mila imprese, 25 mila autobus fermi da febbraio 2020 e verosimilmente, purtroppo, fermi fino a giugno 2021. Servono altri soldi. I 350 milioni previsti per il trasporto scolastico potranno essere fatti ricadere su questo settore per alleviarne in parte, seppure in parte, le sofferenze.

È tutto risolto nel settore dei porti, degli aeroporti, nel settore dei trasporti? No. Rimangono molti problemi, siamo i primi ad evidenziarcelo. Rimangono i problemi delle tre aerolinee nazionali diverse da Alitalia, che sono in fortissima sofferenza. Rimangono i problemi degli operatori di servizi ferroviari a mercato, Italo e Frecciarossa, che sono stati duramente colpiti da questa crisi. Ora, noi sappiamo che il cammino che attende il nostro Paese è ancora lungo, difficile e in salita. A noi, come diceva un grande statista, è stato dato di guidare questo Paese in questo periodo così terribile. Sono fermamente convinto che, se sapremo lavorare insieme, mettendo al primo posto nostro essere italiani, il nostro senso di patria, il nostro senso di comunità, questo Paese saprà nuovamente risollevarsi, così come i nostri padri hanno fatto, conducendolo fuori dalla crisi terribile del terrorismo, e così come i nostri nonni hanno saputo fare, ricostruendolo dalle macerie del secondo conflitto mondiale. Lavorando insieme, tutti insieme, saremo più forti di ogni avversità.