Data: 
Mercoledì, 17 Gennaio, 2024
Nome: 
Chiara Braga

Signor Presidente, Massimo Scalia è stato un padre dell'ambientalismo italiano, un politico, un professore appassionato, un leader ecologista e un condottiero ironico e generoso. Sin da giovane ha collegato la sua formazione al nascente ambientalismo scientifico, ponendosi già allora nei suoi studi la questione cruciale di quanto l'economia debba misurarsi col problema globale delle risorse limitate e della loro gestione.

Negli anni Settanta, insieme a Gianni Mattioli, che sarà il suo inseparabile studioso, amico e compagno di tutte le battaglie, fu tra i promotori del comitato per il controllo delle scelte energetiche e tra i fondatori di Lega per l'Ambiente, svolgendo un ruolo cruciale nella mobilitazione contro il nucleare, come quando, nel 1977, venne in contatto con le popolazioni di Montalto di Castro, dove allora si progettava di realizzare una centrale nucleare. Tra gli anni Ottanta e Novanta è stato leader del movimento anti-nucleare, legando il suo nome alle battaglie contro l'atomo e protagonista, come è stato detto, del referendum vinto nel 1987 e, poi, anche di quello successivo, nel 2011, che voleva tentare di rilanciare l'avventura nucleare. La passione e l'impegno civile a tutela della salute dell'ambiente per la giustizia climatica e sociale sono stati i cardini della sua attività, trovando compimento presto nell'impegno politico da militante e dirigente ecologista.

Fu quell'attenzione alla società che c'è, che favorì anche l'incontro con un altro grande ambientalista e pacifista italiano, Alex Langer, che giustamente affermava, coerentemente con il pensiero e l'impegno di Massimo, che la conversione ecologica si potrà affermare solo quando sarà percepita come socialmente desiderabile.

Proprio Langer e Scalia furono fra i primi firmatari del più importante manifesto che porta alla nascita dei verdi. Poi nel 2007, insieme al movimento ecologista, alla Sinistra ecologista e agli ambientalisti della Margherita, decise di dare vita all'Associazione degli ecologisti democratici, con l'obiettivo di rappresentare e promuovere l'ambientalismo politico riformista, un ambientalismo fondato su basi razionali, sulla convinzione che una coscienza sempre più diffusa, una scienza libera e responsabile, siano condizioni indispensabili per affrontare i problemi ambientali del nostro tempo. Fu tra i dirigenti più attivi degli ecodem, nell'impegno per affermare le ragioni dello sviluppo sostenibile nella politica, uno sviluppo che affronti e soddisfi i bisogni materiali, culturali e sociali delle persone e delle comunità e che garantisca i diritti delle future generazioni. Nella sua vita Massimo Scalia ha sempre coniugato il rigore scientifico con la sua visione di ambientalista instancabile, perennemente dalla parte dell'ambiente, della sostenibilità, della promozione delle fonti rinnovabili. Lo ha anche fatto nelle importanti esperienze istituzionali che sono state ricordate e che l'hanno visto protagonista della vita parlamentare nelle file dei Verdi. Ha contribuito, tra le altre, in maniera determinante, alla legislazione ambientale nel nostro Paese alla legge sulla difesa del suolo, a quella sulle aree protette e a quella che ha messo al bando per la prima volta la produzione e l'uso dell'amianto. E' stato presidente della Commissione ecomafie ed è stato un punto di riferimento sui grandi temi della crisi climatica e, fino all'ultimo, io ebbi modo di incontrarlo lo scorso novembre, si è fatto parte attiva per promuovere questi temi, scrivendo in una recente lettera, rivolta ai leader del centrosinistra, ci rivolgiamo a voi che né nella speranza che diate vita a un grande progetto per la riconversione ecologica dell'economia e della società, come da decenni richiedono in tutto il mondo i movimenti ambientalisti, lo stesso Papa Francesco, un progetto da trasformare come possibile in programmi e azioni concrete. In Massimo Scalia hanno trovato sintesi un'alta visione politica, una profonda coscienza e conoscenza culturale, una coerenza radicale e una grande onestà intellettuale, ma anche l'ironia, la gentilezza, la generosità che ne hanno fatto non solo un grande scienziato e un grande ambientalista, ma anche un grande uomo. Per questo, vogliamo stringerci alla famiglia, ai suoi compagni e amici di una vita, ai colleghi del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra e ricordarlo raccogliendo il suo testimone.