Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 17 Gennaio, 2024
Nome: 
Federico Gianassi

Presidente, un anno fa, in quest'Aula, il Ministro Nordio annunciava un imponente e roboante piano di interventi strutturali e di riforme di stampo liberal-garantista per la giustizia italiana e per il processo penale.

Oltre a questi roboanti annunci fatti nell'Aula della Camera e del Senato, insisteva con interviste, convegni e seminari. Lui stesso annunciava l'urgenza indifferibile di riforme che affermava essere assolutamente rivoluzionarie. Un anno dopo, in quest'Aula, il Ministro stesso ha riconosciuto che è giunto il tempo dei giudizi e il giudizio rispetto agli annunci del Ministro Nordio e del Governo Meloni in tema di giustizia non può che essere fallimentare. A un anno dagli annunci noi assistiamo a promesse rispetto alle quali non sono seguite azioni, anche su temi sui quali abbiamo espresso e continueremo a esprimere la nostra contrarietà, come la separazione delle carriere o la discrezionalità dell'azione penale, l'anno scorso tanto richiamata in quest'Aula e oggi nemmeno citata. O promesse a cui sono seguite, sì, iniziative, ma che non si sono chiuse e non sono diventate legge. Oggi il Ministro Nordio ha rivendicato il suo lavoro - che noi contestiamo - sull'abuso d'ufficio. Segnaliamo che è stato approvato in Consiglio dei ministri, otto mesi fa ed è ancora all'esame della Commissione giustizia del Senato. E in più promesse a cui sono seguite azioni, in questo caso, sì, leggi totalmente contraddittorie e contrastanti con gli impegni che il Ministro aveva assunto. Ad esempio, quello di ridurre la sfera del diritto penale o quella di ridurre l'estensione del carcere. Questo anno ci ha dimostrato che si è verificato l'esatto opposto. Ora il Ministro può confidare ancora nel tempo, ma noi gli vogliamo ricordare che nello stesso lasso di tempo il Governo Draghi con la Ministra Cartabia non solo ha annunciato riforme, ma le ha fatte votare dal Parlamento, tre riforme epocali: la riforma del processo penale, la riforma del processo civile e la riforma dell'ordinamento giudiziario. Voi, nello stesso tempo, non avete portato a termine niente. Il Governo Draghi batte il Governo Meloni tre a zero sulla giustizia.

Che il giudizio nei confronti del Governo e del Ministro Nordio sia cambiato lo dimostra quest'Aula. L'anno scorso quando il Ministro intervenne l'aula era piena, gremita, la maggioranza era esaltata, il Ministro fu interrotto 30 volte - basta andare a vedere il resoconto stenografico - con vere e proprie ovazioni e standing ovation. Oggi l'Aula era semideserta e i gruppi di Lega e Forza Italia erano rappresentati da una manciata ristretta di parlamentari e il primo flebile applauso al Ministro Nordio, quasi come atto dovuto, è arrivato dopo 70 minuti, pesanti, di relazione del Ministro. È l'atteggiamento del Governo e dico anche di alcune forze dell'opposizione che dimostrano l'insoddisfazione verso quanto era stato detto e quanto è stato fatto. Non a caso, un pezzo dell'opposizione l'anno scorso entusiasticamente votò a favore della relazione; oggi si astiene e anzi aveva ricevuto un parere contrario del Ministro Nordio alla risoluzione - dico quella di Azione e Italia Viva - e dopo un'interlocuzione, evidentemente, il parere è cambiato, pur con alcune cancellazioni, una peraltro molto significativa e importante, perché il Governo ha chiesto nella mozione dell'ex Terzo Polo, di togliere il riferimento alla cancellazione della legge Severino nella parte in cui impone la sospensione ai sindaci e condannati con sentenza di primo grado. Lo dico perché il tema dei sindaci è stato troppo spesso e troppo a lungo strumentalizzato da questo Governo, ma alla prova dei fatti le azioni nell'interesse dei sindaci italiani sono pari a zero e vi inchioderemo su questo perché abbiamo i nostri emendamenti a difesa degli amministratori locali, che sono un'architettura importante della democrazia del nostro Paese, sui quali al Senato state già votando contro.

Tanti sono i fallimenti di questo Governo e ne cito solo cinque. Separazione delle carriere: noi siamo contrari, il Governo era già intervenuto nella precedente legislatura riducendo i passaggi. C'è una separazione di fatto nel nostro Paese, non serve modificare l'attuale ossatura, soprattutto con tesi contraddittorie, poco chiare, il Ministro Nordio continua a richiamare il modello americano che prevede l'elezione diretta del pubblico ministero e voi forse volete ridurre l'esposizione alle tematiche politiche del pubblico ministero, se viene eletto direttamente e passa dalle elezioni. Ma stiamo scherzando? Ma non avete fatto nulla. Portate avanti la riforma del premierato voluta da Fratelli d'Italia, cercate faticosamente di portare avanti la devastante riforma dell'autonomia differenziata voluta dalla Lega, e la riforma delle separazioni delle carriere voluta da Forza Italia è stata di fatto accantonata, come è emerso oggi, eppure Forza Italia esprime il proprio apprezzamento al Ministro Nordio. Certo, beati voi, che avete alleati che subiscono queste umiliazioni e che si dichiarano pure soddisfatti.

Secondo fallimento, la discrezionalità dell'azione penale: sarebbe un errore clamoroso, ma voi avete detto che era una priorità. L'azione deve restare obbligatoria per la parità di trattamento dei cittadini di fronte alla legge, ma non solo non avete fatto nulla, non avete esercitato nemmeno il potere che il precedente Governo aveva concesso al Parlamento, cioè per legge di stabilire i criteri generali fissati dalla legge, ma non lo avete fatto. Avete parlato di discrezionalità, avete denunciato che l'obbligatorietà non funziona, ma laddove c'è uno spazio del Parlamento per assumere un ruolo non lo avete esercitato. È il vostro tipico immobilismo, che segue alle dichiarazioni in pompa magna. Il terzo fallimento del Ministro Nordio, che aveva detto meno reati: in un anno avete creato più di 10 nuovi reati. Per ogni fatto, letto sui giornali o visto sulle TV, ne è conseguito un nuovo reato. Il reato contro i raduni musicali, puniti fino a sei anni di galera, quando nel codice penale l'adescamento di minori è punito con un anno di carcere. Ma quale coerenza volete attribuire al nostro sistema penale? Un sistema penale che è cedevole verso gli amici e violento, aggressivo e brutale contro i nemici. Il reato di stesa, il reato di rivolta in istituto penitenziario, il reato di rivolta in CPR, persino il reato di abbattimento dell'orso marsicano. Dovevano esserci meno reati e ogni giorno c'è un reato nuovo, ma non c'è più sicurezza in questo Paese, perché anche sulla sicurezza voi state fallendo clamorosamente la battaglia. Su quei temi avevate vinto e andate a chiedere agli italiani se si sentono più sicuri. Sì, provate a scaricare la responsabilità su qualche sindaco, ma l'ordine pubblico è vostro, è state clamorosamente fallendo anche questa sfida.

L'altro clamoroso fallimento è sul carcere. Aveva detto il Ministro: meno carcere, il carcere serve per reati gravi e io mi impegnerò per ridurre la dimensione del carcere. Dopo un anno, abbiamo un numero enorme di suicidi, abbiamo più persone in carcere, non ci sono gli operatori sociosanitari, abbiamo casi psichiatrici gravissimi e di fronte a tutto questo si nomina una terna di garanti che non ha esperienza nell'ambito del carcere, che non avete nemmeno avuto il coraggio di far confrontare con i parlamentari delle Commissioni giustizia di Camera e Senato. Quale fiducia riponete nel nuovo garante se pensate che non sia all'altezza di tenere un confronto con i parlamentari dell'opposizione?

E poi sulla Polizia penitenziaria. Vedo che oggi il Ministro è rappresentato dal Sottosegretario Delmastro. Noi siamo molto inquieti di fronte all'utilizzo della Polizia penitenziaria. Non è una milizia privata è un Corpo democratico del nostro Paese e ha bisogno di sostegno, mezzi strumenti e assunzioni, quelle che non potrete fare se continuate a fare controriforme, come quelle sulla prescrizione dove rischiate di perdere 3 miliardi sul PNRR. E non sarebbe solo questo poi il problema, che pure è tanto. Magari, se ci volete dire, dopo 17 giorni, voi di Fratelli d'Italia, come si sono svolti i fatti alla festa di Capodanno, non sarebbe male, perché se vi partecipa un sindaco di Fratelli d'Italia, un Sottosegretario alla giustizia e un parlamentare di Fratelli d'Italia, è indegno che 17 giorni dopo diverse e contraddittorie versioni vengano ancora raccontate. Sempre cogliendo l'occasione della presenza del Sottosegretario, con quale credibilità voi pensate di stabilire che le ordinanze dei giudici sono segrete, quando non ritenete che siano segrete nemmeno le conversazioni dei detenuti al 41-bis? Voi siete un Governo che vuole rendere pubblico ciò che è segreto e segreto ciò che è pubblico, questo è il vostro concetto di giustizia.

E poi ancora, un'altra promessa del Ministro Nordio, potete andare a ricercarle nei resoconti stenografici. Approveremo - disse - il codice dei crimini internazionali. Si sono perse le tracce, purtroppo, e nel mondo, invece, aumentano le guerre e del codice dei crimini internazionali c'è sempre più bisogno. Quali sono le difficoltà? Forse che non condividete che all'interno dei crimini internazionali ci sia la tortura? Dite qual è il problema. La tortura è un crimine internazionale, giustamente classificato e codificato nel nostro codice penale e non può essere cancellato. Purtroppo, con i venti di guerra che soffiano nel mondo, è sempre più necessario e urgente andare a completare l'iter per l'adozione del codice sui crimini internazionali. Vedete l'uso ideologico della giustizia e del diritto penale che voi utilizzate ripropone vecchi schemi, ma l'esito sarà sempre lo stesso. La giustizia è un settore delicato che non richiede settarismo ideologico, perché al settarismo ideologico corrispondono grandi dibattiti, grandi scontri e zero azioni.

Tanto è vero che state mancando le riforme attuative della Cartabia, che le ha fatte, e state adottando controriforme, come quelle sulla prescrizione. Serve pragmatismo per bilanciare gli interessi della legalità e le garanzie dei cittadini.

Presidente, mi avvio verso la conclusione. Il Ministro Nordio ha difeso l'abuso d'ufficio oggi, dicendo che ci sono state critiche - lui le ha definite - vituperevoli di coloro che hanno detto che con l'abrogazione dell'abuso d'ufficio si applicheranno reati più gravi.

È sfuggito al Ministro, che lo ha detto Giulia Bongiorno, responsabile nazionale della Lega in materia di giustizia e presidente della Commissione giustizia al Senato. Ma facciamo prima: ci dica il Ministro Nordio con l'abrogazione che cosa succederà? Il magistrato che è in commissione di concorso per il concorso in magistratura che passa il concorso a un concorrente…

. …favorendolo e punendo tutti gli altri sarà, a quel punto, esente da responsabilità penale - e allora noi saremo scivolati verso l'impunità - o il suo comportamento sarà inquadrato in un reato più grave? Se accadrà questa seconda ipotesi, però, ai sindaci non avete fatto un favore, perché li obbligherete a subire processi penali per reati ancora più gravi. Ce lo dica…

Presidente, ha dato qualche minuto in più a tutti.

 Lei faccia quello che crede. Io le sto dicendo che prima ha detto che ha concesso due minuti in più. Se mi ha concesso 1 minuto e 10 secondi

Concludo, concludo. Mi auguro che il Ministro Nordio ci risponderà su quali sono le due - l'una o l'altra - conseguenze dell'abrogazione. Scelga lui, ma in entrambi i casi sarà un fallimento e dobbiamo, per questo, dire “no”, ma sui sindaci c'è molto da fare. Occorre superare la legge Severino per la sospensione in primo grado, la responsabilità erariale solo per dolo e, infine, modificare il TUEL, laddove il sindaco risponde per tutto ciò che succede nelle città.

Questo non lo fate e su questo vi incalzeremo.