Grazie, Presidente. Arrivo subito al Consiglio europeo, ma sento l'esigenza di partire prima dalle persone, che questo Governo pare aver dimenticato. Perché vede, Presidente, gli italiani, mentre lei continua a fare cabaret, anche in quest'Aula, stanno attraversando un momento difficile e fanno i conti con una realtà che è sempre più dura. Visto che siamo in periodo, se gli italiani potessero scriverle una letterina di Natale, suonerebbe più o meno così: cara Presidente, secondo le segnalazioni arrivate a Cittadinanzattiva, le liste d'attesa sono, di un anno per una TAC al torace, per una mammografia da fare entro 60 giorni ne aspetti 147, per una colonscopia aspetti due anni, ma, pure per quella urgente, che dovresti fare in tre giorni, un italiano su quattro ne aspetta 105. Allora, se va tutto bene, Presidente, mi spiega perché, durante il suo Governo, nell'ultimo anno gli italiani che rinunciano a curarsi sono aumentati da 4 milioni e mezzo a 6 milioni? Sono anche questi dati, perché li ignora?
Secondo l'Istat, i beni alimentari sono aumentati, negli ultimi 4 anni, del 25 per cento e, negli stessi anni, gli stipendi reali degli italiani si sono abbassati di 9 punti percentuali. Questo vuol dire che, con lo stesso stipendio in tasca, quando vai a fare la spesa, non riesci a comprare le stesse cose. Il pane costa il 28 per cento in più, Presidente, ma che mangino le pastarelle, giusto? Mentre lei blocca il salario minimo a 4 milioni e mezzo di lavoratrici e di lavoratori, la produzione industriale cala ormai da 34 mesi su 37 del suo Governo. A Natale, quindi, niente luci sull'albero, perché abbiamo le bollette più care d'Europa e le imprese perdono competitività. Ma in tre anni non avete fatto nulla per non intaccare gli extra profitti delle grandi società energetiche.
Per questo Natale, io, Presidente, non le chiedo tanto, le chiedo di pronunciare tre parole che non le sento pronunciare mai, ossia precarietà e lavoro povero. Perché si fa presto a festeggiare quando aumentano i dati dell'occupazione, Presidente, ma non può non vedere che, dentro quei dati, c'è tanto lavoro povero e ciò vuol dire che ci sono tante persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Perché in Italia lavorare non basta più per campare. Questa è la verità con cui dovete fare i conti.
La pressione fiscale è la più alta negli ultimi dieci anni, eh no, Presidente, non è perché aumentano i lavoratori. La pressione fiscale è il rapporto tra le tasse e il PIL, se aumenta il lavoro, aumentano le tasse, ma aumenta anche il PIL, Presidente. Non è che cambia quel rapporto. Lei prima ci ha detto di studiare, ma guardi, per noi non è un insulto, perché solo voi insultate gli studenti dicendo che sono inutili (), quando le uniche cose inutili, qui, sono le vostre bugie e la vostra arroganza al potere.
Le tasse aumentano per il drenaggio fiscale, che nei nostri emendamenti, che abbiamo fatto con le altre opposizioni, chiediamo di fermare.
Scusi, non vorremmo mai disturbare la vostra propaganda con i fatti, ma questa è la condizione in cui versa il Paese dopo tre anni. E anche oggi, da lei, ho sentito la lista delle responsabilità degli altri, ma dopo tre anni, gli alibi sono finiti, Presidente.
Ho sentito da sua sorella che le priorità del Governo, nel 2026, sono il premierato e la legge elettorale. Scusate, se pensavamo che fossero i pensionati che non arrivano alla fine del mese, quelli che prendono 5 euro all'ora, i 10.000 lavoratori dell'ex Ilva che rischiano il posto. No. Per voi la priorità è una riforma che indebolisce questo Parlamento e il Presidente della Repubblica. Io non so in che Paese vivete, Presidente, ma davvero le dico che il Governo deve risolvere i problemi degli italiani, non i suoi. Il Consiglio europeo affronterà un bivio cruciale per l'Unione europea e l'Italia deve parlare con una voce chiara e autorevole. Invece, la sua, Presidente, è un sussurro: non incide, non orienta, non guida (Commenti di deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Il Governo ne ha tre diverse di voci. Guardi, è vero che fate una risoluzione unica, solo che per votarla insieme non ci avete scritto niente, è facile così. Se siete così uniti, perché ci fate votare la manovra a 24 ore dall'esercizio provvisorio? In Medio Oriente la tregua è fragile, continuamente minacciata. Non ci illudiamo, la strada per la pace è difficile, siamo pronti anche noi a fare la nostra parte, pur dall'opposizione, ma ci sono scelte da fare che il Governo fino a qui non ha fatto. Mai una condanna netta dei crimini orrendi del Governo Netanyahu, che gli esperti hanno definito un genocidio e su cui non può cadere l'oblio e nemmeno l'impunità. Così come va duramente contrastato il terrorismo, come quello di Hamas, e vanno combattute tutte le forme di odio e di discriminazione, di antisemitismo e di razzismo, come noi abbiamo sempre fatto e continueremo a fare. C'è un Accordo di tregua che tutte le parti devono rispettare, ma bisogna sbloccare tutti gli aiuti umanitari indispensabili. In questi giorni, sono morti altri bambini di freddo nei campi e nelle tende allagate. Non possiamo stare a guardare, vi chiediamo, una volta ancora, di aiutare Music for Peace a sbloccare quelle 300 tonnellate di aiuti raccolti, fermi in Giordania perché il Governo israeliano non li fa passare. Se non passano loro, il valico è chiuso. Allora anche Food for Gaza non sta passando, Presidente, ditelo. Non si può parlare di pace finché non si assicura il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese e finché non si mette fine alle occupazioni illegali in Cisgiordania. Per questo, torniamo a chiedervi il pieno e immediato riconoscimento dello Stato di Palestina, che non è riconoscere i terroristi di Hamas che non possono e non devono avere alcun futuro e alcun ruolo nel futuro di Gaza, è riconoscere l'Autorità palestinese. Ma guardi, la verità è che sul Medio Oriente, come su altre questioni, mi pare che il suo Governo resti immobile in attesa di capire che aria tira a Washington. L'esempio più evidente è proprio l'Ucraina. Il Piano di Trump concede a Putin anche ciò che nemmeno sul campo è riuscito a conquistare. Mi dica, Presidente Meloni, Matteo Salvini è ancora il Vicepresidente del Consiglio o ambisce a fare il portavoce di Mosca che ha fatto il plauso alle sue parole in questi giorni? Perché il dubbio è lecito.
L'Europa che nasce come progetto di pace non può delegare i dialoghi di pace alle telefonate bilaterali tra Trump e Putin. Serve un ruolo diplomatico e politico che, fino a qui, non c'è stato dall'Unione europea. Noi chiediamo a lei di spingere in questa direzione, perché non può esserci una pace giusta senza che al tavolo negoziale sieda il popolo che ha subito un'ingiusta invasione criminale, che abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere. Non si può fare una pace giusta senza che a quel tavolo ci sia un'Unione europea compatta, unita a difendere gli interessi di sicurezza ucraini ed europei, per arrivare ad una pace giusta, che non è la resa alle ragioni dell'aggressore, ma è farsi carico di quelle dell'aggredito.
L'ho sentita in questi giorni minimizzare i contenuti della nuova strategia di sicurezza nazionale di Trump. A me, invece, preoccupa molto e mi preoccupa molto il plauso di Putin a quel documento, che contiene un attacco senza precedenti all'Unione europea e minacce inaccettabili di interferenza nei nostri Paesi. Nelle stesse ore, il suo amico Musk diceva che l'Unione Europea va abolita e su questo non l'ho sentita commentare nulla. Speriamo che non condivida questa idea. Oggi ha detto parole diverse, ogni tanto dovrebbe ricordarle anche ai suoi amici. Sulla sua piattaforma ha accostato la bandiera nazista a quella europea, che invece è il simbolo del più grande esperimento di democrazia della storia mondiale, di cui dovremmo essere orgogliosi, perché nasce dalle macerie di due guerre mondiali causate dal nazionalismo, per mettere insieme popoli e Stati europei. Questa convergenza nell'attacco all'Europa dimostra che o l'Europa fa un salto in avanti di integrazione, come nelle parole, molto lungimiranti e importanti del nostro Presidente della Repubblica Mattarella, oppure l'Europa rischia di rimanere schiacciata e messa al margine dalle grandi potenze che vogliono indebolirla intorno a lei.
Per questo, le dico che è necessario superare l'unanimità e non essere ostaggio dei veti, partendo subito con le cooperazioni rafforzate con chi ci sta. Faccia con noi, Presidente, una battaglia per gli investimenti comuni europei: servono anche alla manifattura italiana, servono all'autonomia strategica europea, perché nessun Paese da solo può competere con Stati Uniti, Russia e Cina. Su questo vorrei una parola chiara da parte sua, perché è evidente che per tutti noi, per tutti noi, c'è da affrontare i dazi di Trump di cui non parla più, però, Presidente, per affrontarli a maggior ragione serve competitività e servono investimenti comuni europei, senza non si può fare.
Gli Stati Uniti sono un alleato fondamentale, ma quella relazione si deve basare sul rispetto reciproco e non è abbassando la testa che si sta in quell'Alleanza e non è facendo i vassalli che si salvaguarda l'interesse nazionale. Mi faccia capire una cosa, Presidente, perché lei è contraria a superare l'unanimità e i veti nazionali ed è contraria alla difesa comune e non si batte per gli investimenti europei, ma lei vuole lavorare per l'Italia o vuole favorire gli interessi di Trump? Questo è il punto e noi le chiediamo di usare il peso dell'Italia in Europa per guidarla, non per frenarla.
Presidente, chiudo con un post scriptum alla letterina degli italiani. Ieri avete riscritto la manovra e con una sola mossa fate una stangata sulle pensioni, che è un furto sia ai giovani che agli anziani ed è una vergogna prendervi i soldi di chi ha studiato e ha già pagato per riscattare la laurea.
È un'altra manovra di promesse tradite, dovevate abolire la Fornero.
Invece, state allungando l'età pensionabile a tutti, comprese le Forze dell'ordine. Non ci provate, non ve lo permetteremo, perché costruiremo l'alternativa e insieme vinceremo le prossime elezioni-