Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 29 Luglio, 2021
Nome: 
Luca Rizzo Nervo

Doc. VIII, nn. 7 e 8

Grazie Presidente. Colleghi e colleghe, nell'annunciare già in premessa il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico alle proposte di conto consuntivo 2020 e al progetto di bilancio della Camera 2021, vorrei cogliere l'occasione per effettuare alcune brevi considerazioni, non prima di aver ringraziato, fuori da ogni formalità ma concretamente e sostanzialmente, per il lavoro rigoroso e di qualità, il Collegio dei Questori e l'Ufficio di Presidenza tutto, e, non di meno, i dirigenti, i funzionari e i dipendenti della Camera dei deputati, che hanno svolto uno sforzo straordinario non solo nella redazione di questi documenti di bilancio, ma nel consentire a tutti noi di svolgere il nostro lavoro in un momento particolarmente complesso per il Paese tutto, ma anche per le sue istituzioni democratiche.

Venendo ai dati di bilancio, i dati che sono stati richiamati dimostrano che siamo in presenza di un'opera di attento monitoraggio dei flussi di spesa. In particolare, i dati sulla cancellazione dei residui passivi e sulla crescita dell'avanzo di amministrazione confermano che siamo in presenza di un'attenta opera di monitoraggio da parte degli organismi competenti, una tendenza che ha portato questa Istituzione a restituire al bilancio dello Stato, a partire dal 2013 - è stato detto -, 500 milioni di euro; un traguardo significativo, che è stato raggiunto anche contenendo una pericolosa deriva antiparlamentare, senza indebolire il prestigio di questa Istituzione e senza compromettere la qualità dei servizi che supportano il funzionamento della democrazia parlamentare. Un lavoro, insomma, che ha dimostrato che efficienza e solidità delle istituzioni democratiche, da un lato, e sobrietà, dall'altro, sono fattori che si autoalimentano vicendevolmente e non si escludono l'un l'altro. Che oggi vi sia una consapevolezza maggiore e maggiormente condivisa su questo, in questa Camera, è un bene per la nostra democrazia parlamentare. Insomma, si tratta di un'azione di contenimento e di revisione della spesa, attraverso operazioni di riorganizzazione molto complesse sul piano tecnico, giuridico ed operativo, riferite sostanzialmente a tutti i settori della spesa. Non si è affrontato solo il tema dei costi, non sono solo i costi che interessano i nostri cittadini. Ai nostri concittadini interessa anche l'efficienza della vita delle nostre istituzioni, lo snellimento delle procedure tra potere Esecutivo e potere legislativo: più efficienza nell'azione di Governo, più forza di indirizzo e più capacità di controllo dell'Assemblea parlamentare. I documenti in esame rappresentano uno sforzo in questo senso, uno snodo cruciale di una progressiva politica di rigore e di riorganizzazione dell'attività della vita di questa Istituzione, orientata ad una maggiore efficienza ed efficacia, iniziata, come dicevo, già molti anni fa. Una politica di rigore che si è dovuta misurare con provvedimenti necessari per fronteggiare l'emergenza sanitaria. L'emergenza ha imposto limitazioni alla presenza fisica nelle sedi della Camera, ma i deputati hanno potuto continuare a lavorare per approvare le misure urgenti contro il COVID-19 e gli altri atti all'attenzione di questa Camera, anche nella fase di massima emergenza. La sfida dell'emergenza COVID-19 ha posto con straordinaria forza, all'attenzione di questa Istituzione, la necessità di incrementare gli interventi di trasformazione digitale delle modalità di lavoro dei diversi soggetti dell'ordinamento parlamentare e di rimodellare i diversi processi - anche quelli decisionali - di rango legislativo. Il raggiungimento dell'obiettivo di una piena digitalizzazione delle attività parlamentari, la gestione e il consolidamento dello smart working ha richiesto diverse forme di intervento, sia sul piano istituzionale e parlamentare, sia in ambito tecnico e amministrativo, e vi è uno spazio per un ulteriore lavoro da realizzare nei prossimi anni.

I gruppi parlamentari si sono confrontati, in questo anno e mezzo, con le nuove modalità di lavoro. Per implementare queste nuove modalità, si sono dovuti attrezzare, dotandosi di nuove risorse e di nuovi strumenti, oltre che di competenze. A tal riguardo, voglio sottolineare il ruolo del personale dei gruppi parlamentari, che, anche in questa circostanza, ha messo a disposizione competenza e professionalità, a garanzia del corretto funzionamento delle istituzioni, assicurando ai singoli deputati, ai gruppi parlamentari e all'Istituzione nel suo complesso lo svolgimento della propria funzione.

Nell'avviarmi a concludere, Presidente, voglio porre l'accento su due questioni finali. La prima è relativa al tema dei collaboratori parlamentari. I deputati Questori, da tempo, hanno avviato un ulteriore approfondimento in merito alla disciplina del rapporto di lavoro tra deputato e collaboratore, sulla base dei principi di trasparenza e di contenimento delle spese dell'Istituzione parlamentare. È necessario definire in modo certo la figura del collaboratore parlamentare, perché questo è un modo per riconoscere a quel lavoro e a quel lavoratore dignità piena delle proprie funzioni. Questo riconoscimento deve tener conto di alcuni aspetti fondamentali: è necessario definire le modalità di regolazione degli oneri derivanti dall'attuazione di una nuova disciplina in tal senso; bisogna definire come questo nuovo istituto debba essere finanziato; bisogna riconoscere come l'entrata in vigore della legge costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari impone una riforma dei regolamenti parlamentari per migliorare il funzionamento del Parlamento e per riaffermare la centralità dei gruppi parlamentari per il buon funzionamento delle Assemblee. Ai gruppi parlamentari saranno assegnate nuove e più onerose funzioni e, pertanto, i gruppi dovranno definire nuove modalità di lavoro; questo va tenuto nel giusto conto anche nella definizione dei prossimi bilanci; alcuni ordini del giorno accolti vanno in questa direzione, fra cui quello che abbiamo presentato. Penso che, sulla base di questi aspetti, serva attivare un confronto plurale, collegiale e costruttivo con tutti i principali attori coinvolti e vi sono importanti indicazioni in questo senso negli ordini del giorno e negli impegni che si è assunto il Collegio dei revisori.

La seconda questione - e chiudo - che voglio sottolineare è su come questa Istituzione riuscirà a rafforzare gli strumenti per affrontare gli impegni derivanti dall'attuazione del Recovery Plan. Il 27 aprile 2021 il Presidente del Consiglio Draghi ebbe a dire che il Parlamento sarà pienamente coinvolto e svolgerà un ruolo di primo piano nell'attuazione del Recovery Plan. Ebbene, Presidente, è necessario mettere il Parlamento nelle condizioni di essere protagonista di una fase tanto decisiva, storica, per il futuro del nostro Paese.

Con queste premesse e con queste sottolineature, che rappresentano il campo di lavoro per i prossimi anni, ribadisco il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico al consuntivo 2020 e al progetto di bilancio 2021.