Dichiarazione di voto di una Pregiudiziale
Data: 
Martedì, 28 Novembre, 2017
Nome: 
Paola Bragantini

 

A.C. 4741

Grazie, Presidente. Le pregiudiziali di costituzionalità che stiamo per votare sollevano tre critiche al decreto-legge n. 148. Con la prima critica si sostiene che ci si trovi di fronte ad un esempio di uso, anzi, di abuso della decretazione d'urgenza da parte del Governo; la seconda obiezione denuncia una supposta mancanza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall'articolo 77 della Costituzione; infine, la terza argomentazione tenta di evidenziare l'eterogeneità del contenuto normativo del decreto-legge all'esame alla Camera dei deputati.

Partendo dal primo aspetto, voglio rilevare che la stessa Costituzione consente al Governo, qualora ricorrano casi straordinari di necessità e di urgenza, di adottare atti normativi con forza di legge che sono immediatamente presentati alle Camere, ai fini della conversione in legge. Il decreto-legge è, dunque, uno strumento normativo che ha un fondamento costituzionale. La Costituzione, poi, riserva alle Camere un ruolo specifico nell'ambito del procedimento di conversione del decreto-legge in legge. Il Parlamento è chiamato a controllare l'operato dell'Esecutivo, decidendo se convertire o meno il decreto-legge e se mantenere inalterato il testo dell'atto normativo oppure se modificarlo, come spesso avviene e come è avvenuto ampiamente al Senato, in occasione della prima lettura. Tutto ciò per sottolineare come il Parlamento non sia mai un soggetto inerte di fronte alla decretazione d'urgenza.

Il Parlamento ha ben due carte da giocare in sede di conversione, quella del rigetto e quella, forse ancor più incisiva, della modifica.

Per quanto concerne, invece, il carattere eterogeneo del provvedimento, dobbiamo ricordare che la Corte costituzionale ha affermato che il requisito della omogeneità dei decreti-legge può essere rinvenuto quando più norme disciplinano la stessa fattispecie oppure quando sia comune l'obiettivo che le disposizioni contenute nell'atto normativo, pure eterogenee dal punto di vista del contenuto, intendono raggiungere. Quest'ultimo è proprio il caso in cui si colloca il decreto-legge in esame; siamo di fronte ad una omogeneità teleologica, perché le disposizioni del decreto, pur intervenendo su una pluralità di materie e di settori dell'ordinamento, condividono la medesima finalità.

Per quanto concerne i requisiti in casi straordinari di necessità ed urgenza, nel preambolo del decreto si fa riferimento a esigenze indifferibili in materia finanziaria e contabile, di partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, di personale delle Forze di polizia e militari, di imprese, ambiente, cultura e sanità. Tale titolo corrisponde, nei fatti, alle diverse linee di intervento del provvedimento.

Ora, è evidente che, a fronte di un intervento normativo su diversi versanti, le ragioni di necessità e urgenza possono essere specifiche in relazione a ciascuno di essi. Ad esempio, proprio con riferimento alle misure citate nelle pregiudiziali, possiamo osservare che l'estensione, anche ad altre tipologie di reati, delle ipotesi di confisca allargata, previste dal codice antimafia, risponde a precise sollecitazioni del Capo dello Stato; se qualcuno non ritiene che questa sia un'urgenza, il Partito Democratico, invece, ritiene proprio che lo sia. Il divieto di fatturazione a ventotto giorni risponde a esigenze di stretta attualità che sono emerse nel dibattito pubblico degli ultimi giorni. Lo split payment non presenta profili di incostituzionalità ed è anzi stato autorizzato dalle istituzioni comunitarie, per consentire di recuperare il gettito di un'imposta caratterizzata da elevati livelli di evasione, anche in ossequio al dettato costituzionale. L'intervento, poi, sulla rottamazione delle cartelle prevede un termine più ampio per effettuare il pagamento delle somme dovute a seguito della definizione agevolata ed evita di penalizzare, con la pesante sanzione dell'inefficacia della stessa, i debitori incorsi in errori ovvero non in grado di versare le rate alle relative scadenze, per temporanea mancanza di liquidità; inoltre, la riapertura della facoltà di aderire alla rottamazione consente ad altre aziende, ad altri contribuenti di accedere alla possibilità fondamentale di chiudere le pendenze con il fisco e con la previdenza, che sono spesso dovute agli effetti della crisi economica degli ultimi dieci anni; un peso che rende molto difficile una piena ripresa dell'attività economica. Questi obiettivi che ho brevemente sintetizzato sono tutti, assolutamente, urgenti e per tali ragioni il mio gruppo, il gruppo del Partito Democratico voterà contro le pregiudiziali che sono state presentate