Discussione sulle linee generali
Data: 
Mercoledì, 17 Febbraio, 2016
Nome: 
Marco Carra

A.C. 3119-A

Grazie, signor Presidente. Anch'io, come i colleghi del mio gruppo, esprimo una valutazione positiva sul provvedimento e, più in generale, sull'impostazione complessiva che stiamo dando alle politiche agricole ed agroalimentari, poiché penso che in questa legislatura, grazie al Governo, grazie al Ministro Martina e al lavoro delle Commissioni di Camera e Senato, l'agricoltura e l'agroalimentare sono tornati centrali, sono tornati in cima all'agenda politico-parlamentare e questo è un fatto, secondo me, estremamente importante e che va sottolineato. Rapidamente sottolineo alcuni contenuti del provvedimento, innanzitutto il riordino dell'assistenza tecnica agli allevatori. Qui stiamo parlando di una delega che assegniamo al Governo e, tuttavia, in questo provvedimento ritroviamo alcune norme estremamente importanti dal mio punto di vista: da un lato, rendiamo accessibili i dati necessari per la prestazione dei servizi di consulenza aziendale, sia da parte di soggetti pubblici, che da parte di soggetti privati; dall'altro lato, confermiamo il finanziamento statale per la gestione dei libri genealogici, integrati anche da forme di autofinanziamento, libri che vengono tenuti dalle associazioni allevatoriali, e che confermano, pur essendo associazioni di carattere privatistico, la loro natura pubblica di associazioni nazionali e territoriali. E sono questi soggetti che hanno i requisiti stabiliti dal Ministero delle politiche agricole e che svolgono, ribadisco, una funzione pubblica, considerato che il miglioramento genetico e la specializzazione produttiva della materia prima sono in grado di contribuire al miglioramento qualitativo dei prodotti tipici, penso innanzitutto le nostre DOP, e allo stesso tempo di differenziare la selezione italiana da quella estera. 
Evidenzio, poi, un secondo aspetto già toccato dal relatore molto bene, poiché con questo provvedimento entrano nel nostro ordinamento misure di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne, e qui mi riferisco in particolare al fiume Po; vere e proprie organizzazioni criminali che oggi, con questa norma, trovano una risposta ferma e netta da parte dello Stato, una risposta che è figlia di un'importante convergenza parlamentare, che io auspico sia confermata nel proseguo della discussione, e del confronto con le associazioni di settore. Per determinate violazioni si prevede addirittura l'arresto; per altre, sanzioni amministrative; per tutte, la confisca del prodotto pescato, degli attrezzi e dei mezzi utilizzati per compiere questi reati. 
Da ultimo, intendo sottolineare una norma non propriamente agricola, mi piace definirla collaterale, che tuttavia ha trovato spazio in questo provvedimento, ed è la norma che, in qualche modo, consente agli sfalci, alle potature e alla paglia di poter essere utilizzati non più come rifiuti, ma come risorse per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Ebbene, questa è una norma di straordinaria civiltà dal mio punto di vista ed è una norma anche di sostanza, perché consentirà ai comuni, ovvero ai cittadini, di risparmiare risorse preziose. 
Per l'approvazione di questa norma io intendo ringraziare la Commissione tutta, ma in particolare mi sia consentito di ringraziare l'onorevole Veronica Tentori, che, da tempo, sta portando avanti questa importante battaglia, che ha trovato la giusta soddisfazione nell'approvazione di questo emendamento.