Discussione sulle linee generali
Data: 
Mercoledì, 17 Febbraio, 2016
Nome: 
Paolo Cova

A.C. 3119-A

Grazie, Presidente, grazie onorevoli colleghi. Un aspetto importante e fondamentale che sta affrontando questo collegato all'agricoltura è quello della revisione della legge n. 30, che riguarda tutto il sistema che interviene sulla genetica e sulla gestione della nostra biodiversità zootecnica, che riguarda tutti i comparti: il comparto bovino, suino, equino, ovicaprino, che è un comparto importante. 
In questi anni, la legge n. 30 ha avuto un'applicazione molto difficile all'interno delle aziende, ha avuto un'applicazione molto tardiva: è entrata in applicazione in ritardo e con una complessità che ha dato dei problemi sia agli allevatori, sia ai veterinari, che sono dovuti intervenire, ma ha creato anche problemi alla gestione dei libri genealogici, perché tutti i certificati hanno creato problemi. Pertanto, questa idea, questo intervento che viene fatto all'interno del collegato agricolo di revisione è un aspetto assolutamente fondamentale. Teniamo presente che, pochi giorni fa, anche a livello di Commissione europea, è stato approvato questo nuovo regolamento, che deve essere anche approvato dal Parlamento europeo, che va nell'ottica proprio di riformare tutto il sistema della gestione dei libri genealogici e della commercializzazione del mercato genetico. È importante perché ? Perché noi, valorizzando e preservando la nostra genetica, il nostro fenotipo e genotipo zootecnico abbiamo la possibilità di mantenere quella biodiversità che ci caratterizza soprattutto nei prodotti agroalimentari. 
Un altro aspetto fondamentale che viene preso in considerazione anche all'interno del collegato agricolo è tutto quello della gestione dei dati, perché una corretta gestione dei libri genealogici e una corretta gestione di questa raccolta dei genotipi e dei fenotipi consente agli allevatori di raccogliere dei dati che permettono una migliore gestione della qualità del prodotto, una migliore gestione della caratteristica dei propri animali. Questo è un aspetto che non è secondario, perché, in questo periodo di crisi, i nostri allevatori hanno la necessità di affrontare questa crisi, anche riducendo i costi della propria produzione. Noi, come legislatori, dobbiamo andare a garantire che questi allevatori abbiano dei dati certi sui quali sviluppare la propria selezione genetica che non dura poco tempo, ma che dura negli anni. Per cui, un investimento su questo settore genotipico e fenotipico permette anche di avere una migliore qualità e una migliore produzione nei prossimi anni.
Un aspetto che non è secondario e che deve essere anche preso in considerazione è che questo settore che è stato gestito in tutti questi anni sta mostrando e sta presentando un po'delle lacune dopo quasi trent'anni. 
Io credo che la gestione anche delle APA, delle associazioni provinciali, delle associazioni regionali, il legame con l'AIA o, come viene previsto anche dal nuovo regolamento, di nuove associazioni, sia un passo importante e sia una sfida che il Parlamento italiano sta accogliendo, vuole accogliere e che deve offrire ai propri allevatori proprio per migliorare nel futuro.