Discussione generale
Data: 
Giovedì, 18 Febbraio, 2021
Nome: 
Chiara Braga

Signora Presidente, signor Presidente del Consiglio, desidero ringraziarla per avere delineato, nel suo intervento, con grande nettezza, i tratti dell'azione del suo Governo che le confermano la fiducia e il sostegno leale del Partito Democratico e la riconoscenza per aver accolto, con senso di responsabilità, l'incarico affidatole dal Presidente della Repubblica.

Voglio concentrare i pochi minuti del mio intervento su due aspetti: il legame tra la gestione dell'emergenza, che ancora stiamo vivendo, e la costruzione del futuro e il saldo ancoraggio europeista del suo Governo. Si tratta di due aspetti strettamente correlati. La forza devastante della pandemia ha provocato cambiamenti profondi, non solo nella vita di tutti noi, ma anche nella capacità dell'Europa di rispondere con strumenti di protezione inediti, come SURE e nuove politiche di sviluppo, a partire dal programma Next Generation EU.

L'obiettivo della ricostruzione del Paese non potrà realizzarsi riproponendo ricette del passato, richiede un'autentica capacità di rigenerazione su basi nuove che, proprio nella visione europea, trovano fondamento, in particolare, nell'obiettivo strategico della neutralità climatica al 2050 e nell'orientamento di tutte le politiche economiche europee nella direzione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030.

Abbiamo ritrovato, nelle sue linee programmatiche, la piena coerenza con questa visione, a partire dall'avere delineato le competenze di un Ministero per la transizione ecologica e dall'impegno per l'inserimento in Costituzione del principio dello sviluppo sostenibile. Crediamo che il percorso, avviato con l'esperienza del Governo guidato dal Presidente Conte, debba proseguire con ancora maggiore determinazione, per realizzare una nuova stagione di sviluppo ambientalmente sostenibile e socialmente desiderabile. Un salto in avanti che permetta di superare steccati ideologici e di realizzare, nella concretezza delle politiche, azioni realmente in grado di accompagnare questa transizione.

Economia circolare che non è solo corretta gestione dei rifiuti, ma un grande piano per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica, politiche industriali in tutti i settori che facciano della sostenibilità ambientale un punto di competitività e di crescita occupazionale. L'ex Ilva di Taranto è per noi l'emblema di un modello che abbiamo iniziato a perseguire: produrre acciaio pulito impiegando idrogeno per salvaguardare produzione e lavoro e realizzare urgentemente la riparazione e la bonifica dei danni ambientali e sanitari ereditati dal passato.

Un progetto organico di sostegno alla trasformazione ecologica del settore agricolo e della pesca, attraverso processi di digitalizzazione, innovazione e ricerca, per concorrere agli obiettivi climatici, per produrre cibo sano e di qualità, in coerenza con la strategia europea Farm to Fork.

Politiche a tutela della biodiversità, come lei opportunamente ha ricordato, signor Presidente, per prevenire l'impatto dei cambiamenti climatici di nuove future epidemie, a partire dalla straordinaria ricchezza dei parchi e delle aree protette. Risorse e strumenti per la messa in sicurezza dei territori e dei corsi d'acqua e la prevenzione del dissesto idrogeologico; una nuova stagione di politiche per le città che affronti insieme il tema della rigenerazione fisica, della riorganizzazione degli spazi, dei tempi, di nuove politiche dell'abitare. E i tempi sono più che maturi per una nuova normativa sulla rigenerazione urbana e per una legge nazionale a tutela del suolo, anche rilanciando, al riguardo, una forte iniziativa europea. La ripresa del Paese potrà avvenire solo colmando divari territoriali che frenano le molte energie inespresse, che rappresentano fattori di disuguaglianza, che colpiscono soprattutto le donne e i giovani.

Ricomporre la frattura tra Nord e Sud del Paese, ma anche tra aree interne, aree montane e rurali e città e, nelle stesse città, tra centri e periferie. Abbiamo strumenti importanti: penso alla strategia delle aree interne e i contratti istituzionali di sviluppo, alla fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno, che devono essere rafforzati. E poi, signor Presidente, un appello accorato per quei territori che vivono una doppia emergenza: la pandemia che si somma alla distruzione causata da terremoti e calamità naturali, in particolare nel centro Italia.

Gli investimenti in infrastrutture per una sostenibilità che si basi su regole chiare e stabili, che garantiscano efficienza e velocità, insieme a trasparenza e legalità. La transizione ecologica non sarà un pranzo di gala, come tutti i processi veri di cambiamento non sarà neutra. L'obiettivo della decarbonizzazione avrà un impatto su interi settori produttivi e noi non ci accontentiamo di annunciare obiettivi: da vera forza riformista saremo al suo fianco per governare questo processo, per accompagnare la trasformazione del lavoro, consegnare alle generazioni future un buon pianeta e proteggere coloro che sono più esposti agli impatti di questo cambiamento.

Per questo condividiamo lo sforzo sulla riforma della pubblica amministrazione e crediamo che il PNRR sia un importante banco di prova. Il nostro non sarà solo un sostegno politico parlamentare, ma una fattiva collaborazione con lei e i suoi ministri, per gestire, con le nostre scelte e i nostri atti, misure all'altezza della difficoltà di questa fase. Metteremo a disposizione la nostra competenza, la nostra lealtà e anche qualcosa di più: l'esercizio delle funzioni parlamentari con disciplina e onore, che significa chiudere la stagione dei tatticismi e dei narcisismi e affrontare insieme, in questa fase inedita e dolorosa…per guardare al presente e prepararsi al futuro, come lei ci ha indicato. Buon lavoro, Presidente.