Discussione generale
Data: 
Lunedì, 21 Giugno, 2021
Nome: 
Serse Soverini

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, onorevole sottosegretario, il mio sarà un intervento breve di rammarico. Di rammarico perché penso che noi abbiamo perso un'occasione, un'occasione di lavorare anche con più accuratezza su un tema che a noi sta senz'altro a cuore, che è quello dei costi fissi che i commercianti e i negozianti hanno dovuto sopportare durante un periodo che dire infelice è ben poco (sappiamo tutti la portata della crisi e l'impatto che ha avuto su questi negozianti). Perché penso che abbiamo perso un'occasione? Perché io faccio un lavoro di ascolto e anche di interrogazione e, guardi, io ho fatto questo mestiere ultimamente su una proposta che mi sta particolarmente a cuore. 

Si ascolta un mondo, si raccolgono da questo mondo delle esigenze, si cercano delle soluzioni e dopo, quando si viene a negoziare con i colleghi alla Camera, non è che poi metti la proposta in un formato che si sa che diventa anche difficile poi da negoziare, cioè andando a riprendere le risorse su un tema così delicato come quello del reddito di cittadinanza. 

A me dispiace che qui si sia detto – l'ho sentito dire nelle parole di alcuni colleghi - che ci sia qualcuno tutelato mentre c'è qualcuno esposto a tutti i rischi del COVID, che lavora e che non viene garantito. Questo è proprio un problema serio che dalle mie parti, senza offesa, si chiama portare le persone a fare la lotta tra poveri, non è così. Io ho visto gente soffrire molto: i commercianti. So che l'onorevole Zucconi è persona seria e ho visto come lavora in Commissione. Però, mi chiedo perché un lavoro così importante di ascolto, che fa bene anche alle misure che dobbiamo prendere nei “Sostegni”, poi, alla fine, si sia trasformato in una questione del tipo soldi che vanno al reddito di cittadinanza – fannulloni - e soldi che non vanno a chi con un negozio, con una attività in proprio e con tutto quello che ha dovuto subire non riceve, secondo questa logica, attenzione da parte nostra. Io mi ribello, mi ribello completamente a questo discorso. Vede, il tema del tax credit è un tema complesso, difficile. Quello che si sta cercando di fare nei “Sostegni” è difficilissimo, anche mettere delle risorse, come assegnare questo credito all'interno di una relazione privata tra locatore e locatario. Sarebbe stato bello anche semplificarlo questo. Non voglio togliere valore ad una parte della proposta. Mi dispiace che però la si sia messa in un impianto che poi era evidente che andava a finire in uno scontro ideologico che, oltre a elementi tecnici, come sono stati rilevati, ha assunto poi una nota provocatoria. Mi spiace perché noi dovremmo cercare di negoziare sui provvedimenti ai fini proprio del bene di quello che si vuol fare. Ecco, qui ci sono dei negozianti che stanno rialzando la testa faticosamente: alcuni non ci sono più lo sappiamo, altri lo stanno facendo, il turismo sta usufruendo del bonus vacanze. Io ogni tanto prendo e vado a parlare con persone che lavorano sulla Riviera romagnola per chiedere come va. C'è un altro problema molto grande, quello del lavoro stagionale che non sappiamo come affrontare perché non si trova il personale: questo è un tema su cui bisognerebbe riflettere. Ecco, mi spiace perché noi continueremo a lavorare nella direzione dei “Sostegni”, continueremo a lavorare e cercare la soluzione col tax credit, sosterremo le aziende, i commercianti e i negozi che adesso stanno riaprendo, le sosterremo anche una volta riaperti. E' certo che la situazione attuale non è la soluzione dei problemi, però, a mio parere, voglio concludere con un po' di rammarico: avremmo potuto fare di più se non avessimo cercato la provocazione politica alla fine di questo provvedimento.