Discussione sulle linee generali
Data: 
Lunedì, 1 Agosto, 2022
Nome: 
Andrea Casu

A. C. 3702

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe e onorevoli colleghi, rappresentante del Governo, oggetto dell'odierna discussione è il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 68 del 2022, che, anche in seguito alle modifiche e integrazioni recate durante la lettura al Senato, ha assunto un contenuto sempre più complesso e variegato. Sono disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile.

In questo mio intervento mi limiterò, per inevitabili ragioni di sintesi, a richiamare alcune disposizioni che ritengo di particolare impatto, anche in considerazione del momento che stiamo attraversando. Siamo entrati in una nuova fase della pandemia, ma non dobbiamo dimenticare che il virus è ancora con noi e le conseguenze drammatiche della guerra di Putin contro l'Ucraina pesano sul costo dell'energia e del carburante, nonché sulla vita di ciascuno di noi, in particolare delle persone più fragili. È fondamentale intervenire tempestivamente per garantire il diritto alla mobilità in sicurezza di tutti e di tutte, portando avanti la transizione verso una modalità pienamente sostenibile.

In questa direzione anche i grandi eventi, come il Giubileo del 2025, possono svolgere una funzione fondamentale. Le infrastrutture e gli investimenti necessari, infatti, possono consentirci non solo di proiettare la capitale, le nostre città e l'intero Paese verso la mobilità del nuovo mondo, che siamo chiamati a costruire oltre il COVID-19, ma possono, al contempo, aiutarci a migliorare oggi la qualità della vita dei cittadini, dei turisti e di tutte quelle persone che stanno finalmente tornando a visitare Roma e l'Italia, rimettendo in moto la nostra economia e sostenendo quei settori che hanno pagato il prezzo più alto durante la crisi.

Faccio un semplice esempio. Grazie all'azione del sindaco Gualtieri e alla disponibilità del Governo, attraverso la collaborazione virtuosa che c'è stata in questi mesi e con l'emendamento che abbiamo presentato durante il processo di conversione al DL Infrastrutture, il primo nella mia esperienza di parlamentare eletto appena un anno fa durante le elezioni suppletive, Roma Capitale ha già potuto sperimentare come possa essere estremamente fruttuosa la convenzione con ANAS SpA, riuscendo a completare, in soli 33 giorni, la realizzazione di trenta chilometri di piani viabili che versavano in pessime condizioni, con rifacimento profondo della pavimentazione lungo via Salaria, via Portuense e via Casilina. Un metodo vincente che consente ora, come annunciato dal sindaco e dall'assessora Ornella Segnalini, di dare via al più grande piano di rifacimento delle strade di Roma degli ultimi anni.

È proprio grazie alla convenzione con ANAS che sono partiti gli interventi di messa in sicurezza e manutenzione delle strade comunali, per rimuovere il prima possibile le situazioni di emergenza connesse al traffico e alla mobilità derivanti dalle condizioni del manto stradale. L'obiettivo indicato con i primi interventi è quello di coprire, in tempi brevissimi, circa l'11 per cento dell'intera rete della viabilità principale. Per capire gli effetti di questo intervento, dell'azione che si sta portando avanti insieme ad ANAS, voglio fare l'elenco delle vie interessate: via di Malagrotta, via della Pisana, via di Ponte Galeria, via di Casal Selce, via della Storta, via di Casal del Marmo, via di Boccea, via di Casal Boccone, via di Casal San Basilio, via di Tor Cervara. Poi ci sono anche alcuni tratti stradali più interni alla città come viale Parioli, viale Maresciallo Pilsudski, via Flaminia, viale dei Quattro Venti. Tutti lavori effettuati di notte per arrecare meno disagi possibili ai cittadini, come già sperimentato alcuni mesi fa con i primi interventi. Questo è solo l'inizio. Utilizzando le risorse previste per il Giubileo, unite a quelle del comune, nei prossimi due anni si procederà al rifacimento profondo di ben 600 chilometri della rete principale, cioè quella più esposta al traffico e a maggior rischio di incidenti.

Rifare le strade della capitale, che versano in queste condizioni drammatiche, significa non solo migliorare la qualità della vita e la sicurezza di 4-5 milioni di persone che vivono, attraversano, visitano e gravitano intorno alla città di Roma, ma significa migliorare l'immagine dell'Italia nel mondo. Se oggi è possibile intervenire, dopo anni di assenza, è grazie proprio a quella leale e fruttuosa collaborazione tra tutti i livelli istituzionali nell'interesse dei cittadini e delle cittadine che si è realizzata con il Governo guidato da Mario Draghi, che voglio cogliere l'occasione di ringraziare ancora una volta per il servizio offerto al Paese, servizio che, come stiamo vedendo, continua a dare i suoi frutti anche dopo l'irresponsabile scelta delle forze di maggioranza, che hanno deciso di non votare la fiducia proprio nel momento in cui provvedimenti fondamentali dell'agenda sociale, di cui il Paese ha bisogno, stavano per vedere la luce.

Ma veniamo ora agli aspetti normativi del provvedimento. L'articolo 1, modificato dal Senato, reca in primis disposizioni di semplificazione e accelerazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale, VIA e di verifica preventiva dell'interesse archeologico in relazione agli interventi compresi nel programma dettagliato degli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025 nella città di Roma.

Si prevedono inoltre, in caso di ritardo nell'esecuzione delle lavorazioni, rispetto al cronoprogramma delle opere mitigatrici o risolutive delle interferenze, l'applicazione di penali per l'affidamento degli interventi per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria delle strade, previste dal citato programma dettagliato, la sottoscrizione da parte della società Giubileo 2025 di apposite convenzioni con ANAS SpA, in qualità di centrale di committenze, l'applicazione delle semplificazioni, previste per l'affidamento dei contratti pubblici PNRR-PNC, per gli affidamenti in relazione alla realizzazione degli interventi, anche con riferimento all'approvvigionamento di beni e servizi utili ad assicurare l'accoglienza e la funzionalità del Giubileo.

Si autorizzano poi Roma capitale e la città metropolitana di Roma capitale a sottoscrivere apposite convenzioni con ANAS SpA per l'affidamento degli interventi per la messa in sicurezza e la manutenzione delle strade comunali di Roma capitale e per lo sviluppo e la riqualificazione funzionale delle strade di penetrazione e di grande collegamento; ciò, al fine - è proprio quello di cui stiamo parlando - di assicurare la celere realizzazione e rimuovere le situazioni di emergenza connesse al traffico e alla mobilità, in vista dei flussi di pellegrinaggio e turistici previsti in occasione del Giubileo.

Limitatamente agli affidamenti di importo inferiore alle soglie europee, la selezione degli operatori economici da parte di ANAS SpA può avvenire, nel rispetto del principio di rotazione, anche nell'ambito di accordi quadro. E' previsto il riconoscimento ad ANAS SpA, da parte di Roma capitale e della città metropolitana di Roma capitale, di una quota a valere sulle risorse assegnate; si prevede, infine, che le risorse relative agli interventi di competenza della città metropolitana di Roma capitale possano essere utilizzate anche per l'esecuzione di interventi di viabilità comunale in continuità con quelli della medesima città metropolitana.

Vi sono poi le disposizioni in materia di trasporto aereo, recate dall'articolo 6, con le quali si intende semplificare ed accelerare gli interventi inseriti nei piani di sviluppo aeroportuale; in particolare, dette disposizioni sono volte ad accelerare lo sviluppo del Sistema nazionale integrato dei trasporti, aumentare l'accesso ferroviario mediante mezzo pubblico agli aeroporti, incrementare la rilevanza strategica e lo sviluppo degli aeroporti intercontinentali italiani.

Con l'articolo 6-bis si introducono disposizioni per consentire sinergie interne al gruppo Ferrovie dello Stato italiane, in particolare in favore di ANAS SpA, anche mediante forme di committenza unica e deroghe al codice degli appalti. Si prevede che ANAS SpA e le società da queste controllate possano stipulare, anche in deroga alla disciplina del codice degli appalti e ferme restando le norme che costituiscono attuazione delle disposizioni delle direttive 2014/24/ UE e 2014/25/UE, appositi accordi e convenzioni con le altre società del gruppo Ferrovie dello Stato, ivi compresa Ferservizi SpA, anche in qualità di centrale di committenza, al fine di potersi avvalere delle prestazioni dei beni e servizi resi dalle altre società del gruppo, dei contratti, compresi gli accordi quadro, stipulati dalle altre società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, per gli acquisti in modo unitario di beni e servizi, concedere ad altre società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane l'uso di beni immobili in gestione.

L'articolo 7, profondamente modificato dal Senato, apporta plurime modifiche al codice della strada al fine di ridurre gli oneri amministrativi a carico degli utenti nonché favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile e incrementare la sicurezza della circolazione stradale. Inoltre, viene rimessa ad un decreto del MIMS la disciplina delle modalità di annotazione sul documento unico dell'eccesso di massa connesso al sistema di propulsione installato; sono state, inoltre, apportate modifiche al decreto-legge n. 162 del 2019, aumentando da 12 a 24 mesi la proroga della sperimentazione sui mezzi di micro mobilità elettrica.

L'articolo 7-bis, introdotto nel corso dell'esame da parte del Senato, reca una serie disposizioni urgenti in materia di concessioni e infrastrutture stradali, con particolare riguardo ad alcuni profili della disciplina della revoca delle concessioni autostradali. In particolare, viene stabilito che, nel caso di estinzione di una concezione autostradale per inadempimento del concessionario, l'importo dell'indennizzo venga determinato a seguito di un'appropriata verifica delle voci di bilancio mediante l'esecuzione di un'asseverazione da parte di una primaria società di revisione. La determinazione dell'importo previsto verrà definita con decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, adottato di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze non oltre 12 mesi dall'estinzione della concessione. E' fatto salvo il diritto del concedente al risarcimento dei danni cagionati dall'inadempimento del concessionario. Tale risarcimento viene determinato anche tenendo conto delle risultanze ispettive effettuate dall'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali su richiesta del concedente. Tali controlli sono finalizzati anche a verificare lo stato dell'infrastruttura autostradale oggetto di concessione. Il concedente è autorizzato a trattenere dall'ammontare dell'indennizzo l'importo corrispondente all'eventuale credito vantato da ANAS SpA a titolo di prezzo di concessione nei confronti del concessionario. Tali somme verranno versate da ANAS SpA in base ai termini e alle modalità che verranno definiti con la società stessa, d'intesa con il Ministero dell'Economia e finanze, anche tenendo conto del flusso di cassa derivante dai proventi della gestione dell'infrastruttura autostradale. Viene infine istituito un apposito fondo per le suddette procedure nell'ambito dello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Per tale fondo è prevista una dotazione finanziaria pari a 500 milioni di euro nell'arco temporale dal 2022 al 2024.

L'articolo 7-sexies, introdotto al Senato, proroga la sospensione dell'obbligo di cofinanziamento delle regioni, degli enti locali e dei gestori di servizi di trasporto pubblico locale e regionale nell'acquisto dei mezzi per il TPL. Al fine di favorire lo sviluppo degli investimenti e il perseguimento più rapido ed efficace degli obiettivi di rinnovo del parco mezzi per il trasporto pubblico locale, l'articolo reca una modifica all'articolo 200, comma 7, primo periodo del decreto legge n. 34 del 2020, cosiddetto decreto Rilancio, sopprimendo il termine finale della sospensione dell'obbligo di finanziamento ivi prevista. Più nel dettaglio, l'articolo 200, comma 7, primo periodo, appena citato, sospendeva fino al 31 dicembre 2024 l'applicazione, per le regioni, gli enti locali e i gestori dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale, dell'obbligo di cofinanziamento, previsto per i soggetti beneficiari di fondi statali nell'acquisto dei mezzi per il rinnovo del parco autobus. L'articolo in parola dispone la soppressione del riferimento alla data del 31 dicembre 2024.

Con l'articolo 8 si interviene per migliorare la programmazione di servizi di trasporto pubblico locale e regionale e, più in generale, della mobilità locale in tutte le sue modalità. A tal fine, sono introdotte le modifiche alla denominazione, alla struttura e ai compiti dell'Osservatorio nazionale per il supporto alla programmazione per il monitoraggio del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile. Sono precisate le modalità di destinazione e ripartizione di risorse di fondi statali e disposta la trasmissione all'Osservatorio dei dati dell'attività manutentiva programmata. Infine, è autorizzata la spesa per la realizzazione degli interventi immediatamente cantierabili per l'ammodernamento delle ferrovie regionali.

L'articolo 11 disciplina l'utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie per quanto concerne gli utenti dei mezzi di trasporto. In particolare, si vuole estendere al 30 settembre 2022 l'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, di cui all'articolo 10-quater del decreto-legge n. 52 del 2021, su tutti i mezzi di trasporto dal medesimo indicati, fatta eccezione per gli aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone.

Si tratta, quindi, di navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; di treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; di autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; di autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente; di mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale; di mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado. E' un passo avanti importante ma moltissimi restano da compiere nella direzione di una mobilità sostenibile e sicura per tutti. Per tali motivi, questo provvedimento e quelli che andranno in questa direzione avranno sempre il sostegno del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).