Dichirazione di voto di fiducia
Data: 
Mercoledì, 22 Novembre, 2023
Nome: 
Toni Ricciardi

A.C. 1551

Grazie, Presidente. Colleghe e colleghi, rappresentanti del Governo. Presidente, se ci trovassimo dinanzi a un Paese normale, o meglio, dinanzi a un Governo normale, in questo momento preciso io non starei qui a tediare i timpani delle colleghe e dei colleghi, ivi compresi i suoi. E invece, siamo dinanzi alla dimostrazione plastica di due elementi di fondo, che stanno caratterizzando questa vostra fase di Governo del Paese. Il primo: conflittualità crescente tra le forze di Governo, alla faccia del mancato condizionamento delle scadenze elettorali future. E secondo punto, ancora più grave: totale assenza di programmazione. Risultato: siamo dinanzi all'ennesima conversione di un decreto-legge - avete toccato quota quasi 50 - e soprattutto vi va dato merito di aver battuto ogni record in materia di decretazione d'urgenza.

Per questa ragione, Presidente, mi lasci esprimere tutta la nostra profonda e convinta solidarietà alle colleghe e ai colleghi di maggioranza per questa costante umiliazione che subiscono da parte dell'Esecutivo.

Ma torniamo al tema che sta veramente a cuore agli italiani e alle italiane, l'assenza - come dicevo - completa e totale di programmazione. Io ho la sensazione, Presidente, che ormai avete trasformato questa nostra Repubblica in una cosiddetta Repubblica delle pezze al momento e alla bisogna. Ormai - a dire il vero, è da più di qualche legislatura - assistiamo costantemente a una prassi molto pericolosa, che è quella dei micro interventi settoriali, come se stessimo di fronte a una frammentazione tale di micro corpi sociali ai quali bisogna dare immediatamente risposte. Insomma, è come se, dal punto di vista sociologico e antropologico, assistessimo alla metamorfosi del legislatore, che è entrato completamente in una sorta di necessità perentoria di risposta da social, priva di sedimentazione, priva di analisi del contesto e del quadro generale e quindi dedita alle risposte di pancia e immediate, che alcuni settori a voi vicini vi chiedono.

Entriamo ora nello specifico del provvedimento, dal titolo: “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali”. Il provvedimento prevalentemente si occupava di proroga di termini legislativi e versamenti tributari, però, come al solito, avete fatto l'ennesima frittura mista e quindi risulta del tutto eterogeneo. Arriva al Senato composto da 17 articoli e 24 commi e ne esce con 40 articoli e 86 commi; insomma, abbiamo avuto la sensazione - cosa che non confesserete mai - che, visto il divieto di presentare emendamenti in legge di bilancio, vi siete sfogati prima, su questo provvedimento.

Ora, cosa è finito in questo provvedimento? Un po'di tutto: 400.000 euro per lo staff della Ministra Calderone e poi ci verrete a spiegare probabilmente che questa è la vostra strategia per il lavoro attivo e per metter mano alla difficoltà dei salari e di come gestire un mondo del lavoro in difficoltà. Siamo dinanzi all'ennesimo condono, anzi scusate, a quella che voi chiamate “pace fiscale” e siamo anche dinanzi all'ennesima proroga dell'abilitazione scientifica nazionale, per l'elevato numero di domande - e ci sta -, ma, soprattutto, siamo dinanzi all'ennesima proroga del Fondo per le supplenze, di 55,6 milioni di euro. Bene, per ogni euro, per ogni centesimo che destinate all'università, alla ricerca e alla scuola vi va dato plauso, la domanda però è un'altra: quando immaginate di realizzare - visto che l'anno è passato - interventi strutturali? Quando immaginate di stabilizzare il mondo della scuola, di fare delle assunzioni nel mondo della ricerca e dell'università? Continuate con le proroghe e con le pezze, dopodiché però, in questo provvedimento, palesate chiaramente - e gli italiani e le italiane lo devono sapere - quali sono gli interventi e quali sono le fasce sociali su cui non volete mettere mano, anzi su cui siete completamente contrari. Il primo: scompare - e non si capisce il perché - la misura che andava a calmierare le bollette elettriche, nonostante la permanenza dell'inflazione e del carovita. Il secondo: gli enti locali; a questo proposito, con la mano sinistra spingete al Senato per lo Spacca Italia e, con la mano destra, prendete l'ascia e affondate il colpo finale con l'ennesimo taglio per gli enti locali: 350 milioni in meno alle regioni, 200 milioni in meno ai comuni, 50 milioni in meno alle province, alla faccia di chi diceva che le voleva ripristinare.

Ulteriore punto molto, molto grave: avete cancellato il Fondo morosità incolpevole per l'affitto, nonostante il Ministro Salvini avesse fatto annunci in ogni dove, promettendo il mantenimento della misura, ma anche su questo non siete pervenuti. E meno male che eravate quelli pronti; da quelli che facevano i video davanti alle pompe di benzina la risposta è stata pari a 80 euro: a stento ci fai un pieno di benzina, con questa somma. Per non parlare della social card: con 300 euro, a malapena, riesci a fare la spesa per una famiglia di 4 persone, per qualche settimana. Infine, per completare l'opera, in queste ore vi state vantando dell'apprezzamento - udite, udite - del rating, senza spiegare agli italiani la condizione di questo Paese: noi siamo alla tripla B; oltre quella soglia i nostri titoli diventano titoli spazzatura e voi state qui ad applaudire la capacità di previsione e di programmazione che questo Governo ha avuto. E, non contenta, l'Europa, come si fa con lo studente ripetente, vi rimanda a giugno. Perché lo fa? Perché avete avuto la capacità di generare un capolavoro: la manovra di bilancio che arriverà e i collegati alla delega fiscale impatteranno per - udite, udite - lo 0,2 per cento sulla crescita, un capolavoro appunto. E come rispondete a queste osservazioni? Già lo sappiamo: “stiamo facendo una programmazione di legislatura e non di bilancio corrente”. Bene, allora, se questo è, quando immaginate, di grazia, la crescita per questo Paese? In quale anno, in quale manovra di bilancio, in quale provvedimento sulla fiscalità? Fateci sapere quando immaginate di voler decidere su quali settori e in quali ambiti destinare le risorse delle vostre scelte politiche. Quando ci fate capire qual è la vostra visione del Paese? Come se non bastasse, nei prossimi giorni, arriveranno tutta una serie di collegati alla delega fiscale, che non faranno altro che continuare a smantellare i diritti. Per quanto concerne gli impatriati, addirittura state mettendo in campo lo smantellamento del sistema dei frontalieri, di cui all'articolo 49 della legge di bilancio e all'articolo 1 del collegato alla delega fiscale sulla fiscalità internazionale. Allora - lo dico alle colleghe e ai colleghi della Lega -, l'avete raccontato ai vostri elettori? Glielo state spiegando o immaginate di convincerli sbandierando il finanziamento sul ponte sullo Stretto? Guardate, noi siamo in una condizione per la quale è facile chiudere questo intervento per tutte queste ragioni, per la totale assenza di visione, di strategia e soprattutto, colleghe e colleghi di maggioranza, perché non siamo più disposti ad assecondare la guerriglia sotterranea alla quale stiamo assistendo in Commissione sui provvedimenti, con gli emendamenti, e soprattutto - Presidente, colleghe e colleghi - non siamo più disposte e disposti ad accettare l'ennesima umiliazione da parte di questo Governo, che sta mortificando questa istituzione, la democrazia parlamentare e questa Repubblica.

Per tutte queste ragioni, Presidente, dichiaro il voto convintamente contrario del gruppo del Partito Democratico.