A.C. 2355
Grazie, Presidente. Confermiamo con grande nettezza il voto contrario al decreto che il Governo ha chiamato “sicurezza” e che si dimostrerà essere, ancora una volta, un insieme di norme che producono insicurezza e certamente non aiutano a innalzare i livelli della sicurezza nelle nostre città. Sui temi della sicurezza il Governo Meloni sta subendo uno dei suoi più clamorosi fallimenti. Si era presentato, questo Governo, promettendo di risolvere le questioni che toccano le città italiane e dopo quasi 3 anni di esperienza questo Governo è costretto ad ammettere che, per la prima volta dal 2014, proprio con il Governo della destra i reati di violenza, i reati che colpiscono le famiglie e le persone nei quartieri delle nostre città sono in aumento: nel 2023 più del 2022, nel 2024 più del 2023.
Non succedeva dal 2014, è un clamoroso fallimento che il Ministro Piantedosi ha pubblicamente confermato, indicando i dati della criminalità in Italia. E perché questo succede? Perché il Governo italiano usa i temi della sicurezza per fare propaganda, per fare demagogia, per produrre qualche post sui social, ma, in realtà, non investe un euro e non ha uno straccio di strategia per garantire un miglioramento di qualità della vita nelle città italiane, tutte le città italiane, quelle governate da amministrazioni di centrodestra e quelle governate da amministrazioni di centrosinistra.
Non c'è un patto con i sindaci e le sindache d'Italia, non c'è un investimento forte nella rigenerazione urbana dei nostri quartieri, non c'è un investimento serio in politiche di prevenzione, nelle assunzioni delle Forze dell'ordine. Nella città di Firenze, la città dalla quale io vengo, gli organici, che pure sono calcolati sulla base dei residenti e non sulla base delle persone che vivono la città - in una città ad alta vocazione internazionale vivono ben più dei 350.000-360.000 residenti, ci sono i turisti, ci sono i lavoratori - ebbene, quegli organici, che non tengono conto delle persone che vivono la città e che hanno tutte l'esigenza di essere tutelate, sono comunque scoperti.
Mancano 300 uomini, a malapena riuscite a coprire - e non ce la fate - le persone che vanno in pensione. Allora un Governo che affronta i temi della sicurezza dovrebbe decidere di mettere risorse nella sicurezza, cioè nella prevenzione. La repressione arriva troppo tardi e non funziona. I delinquenti, coloro che decidono di violare le regole, non si pongono il tema se un domani saranno puniti con qualche mese in più di carcere, non funziona così. È la storia che ce lo dimostra ed è la storia dei fallimenti della destra italiana in Europa.
Non è una strategia che funziona. È una strategia semplice, perché vi consente di non mettere risorse, perché vi consente di non studiare la complessità dei fenomeni, perché vi consente di non fare relazioni istituzionali con gli altri livelli delle nostre istituzioni, ma semplicemente di scrivere una nuova norma in un Consiglio dei ministri. In questo caso avete scritto circa 30 nuove norme del codice penale, che sono in vigore da 45 giorni. Io vi sfido a trovare un solo cittadino italiano che oggi possa dire: mi sento, 45 giorni dopo l'entrata in vigore di questo decreto, più sicuro di quanto non fossi 45 giorni fa. Fallirete, e poiché avete ormai accettato questa strada folle che porterà questo Governo a sbattere verso il muro, tra qualche mese voi cosa farete?
Farete un nuovo decreto, adotterete una nuova norma, che prevederà, ancora una volta, più reati e più inasprimenti delle pene, perché siete ormai condizionati dalla spirale perversa nella quale voi vi siete cacciati. Le norme contenute in questo provvedimento sono gravemente sbagliate. Prevedere, per la prima volta nel nostro Paese, che un bambino di 6 mesi possa entrare in una galera non offre nessuna condizione di sicurezza in più e viola gravissimamente i diritti di quel bambino, che non ha certamente colpe.
Avreste potuto prendere un po' di risorse e metterle nelle case famiglia protette. Avreste tolto dalla strada donne in situazioni di difficoltà, avreste garantito le condizioni di sicurezza dei cittadini, alle quali condizioni i cittadini hanno diritto, e non avreste violato i diritti dei minori. Ma non lo avete fatto perché l'ideologia prevale sul pragmatismo. La norma che prevede che una violenza sessuale commessa in una stazione ferroviaria sia più grave di una violenza sessuale commessa in un parco cittadino è semplicemente una follia.
Avete deciso di stravolgere il codice penale per sostenere l'ego di un qualche Ministro che decide di ritenersi più importante rispetto ad altri, ma tutti i luoghi di vitalità e di confronto delle nostre città meritano la medesima protezione.
Avete deciso di prevedere la penalizzazione della resistenza pacifica, della disobbedienza civile per la prima volta nella storia del nostro Paese. Quale garanzia di sicurezza offre una norma che sanziona penalmente un cittadino che esercita un atto di resistenza pacifica? Nessuna esigenza di garanzia. È una stortura, una limitazione delle libertà. In una democrazia non può essere accettato. Avete, dunque, deciso di intervenire con la clava e con il furore ideologico perché non avete uno straccio di strategia; siete nell'angolo, siete in un vicolo cieco. Continuate a dire che era colpa di quelli che c'erano prima, ma governate da tre anni, il tempo sta scadendo. E gli italiani, nelle strade, nelle periferie, nei parchi, nei mercati vedono che siete tante chiacchiere e zero risultati. Per questo vi rifugiate in norme strampalate che peggioreranno soltanto la situazione.
Con questo provvedimento avete dimostrato di contraddirvi ancora una volta. Avete stabilito, con questo decreto, tanti nuovi reati, tanti inasprimenti delle pene, tante aggravanti, il che significa che spalancate ulteriormente le porte del carcere anche per chi è denunciato, perché, aumentando la sanzione penale, si apre lo spazio al giudice per provvedere con una misura cautelare detentiva. Però, nello stesso provvedimento, avete dato il via libera - e lo ha dato lei, Sottosegretario Molteni - ad un ordine del giorno di Forza Italia che prevede di restringere la possibilità del carcere per una persona denunciata. Cioè, da un lato, mettete in questo provvedimento 30 reati in più per consentire l'apertura del carcere e, dall'altro, date il via libera a un indirizzo, richiesto da Forza Italia, che prevede di restringerlo per le persone che sono accusate di un reato e vi è il rischio di reiterazioni di quel reato.
E lei, Sottosegretario, ha deciso di cambiarlo, quell'ordine del giorno di Forza Italia, prevedendo che non valga, come chiedeva Forza Italia, solo ed esclusivamente per i reati contro la pubblica amministrazione (questo era l'obiettivo di Forza Italia). Lei ha stabilito, con quella riformulazione, che varrà per tutti i reati, anche per quelli di sangue, anche per quelli di violenza sessuale, anche per quelli del codice rosso, anche per l'omicidio. Secondo voi è giusto prevedere una presunzione per legge che stabilisce che una persona accusata di un omicidio non è pericolosa per la reiterazione del reato. Oggi, quella valutazione è rimessa al giudice, che analizza il caso concreto. Volete sottrarre al giudice, nel vostro odio verso la magistratura, quella valutazione, per stabilire per legge una presunzione di non pericolosità sociale. Voi che siete il Governo che alimenta la paura e la preoccupazione. Siete campioni di contraddizioni.
Su quella norma, vi dico, state attenti, perché ve l'avevamo già detto qualche mese fa sulla norma sulle intercettazioni. In quest'Aula, quando anche in quel caso avevate blindato il provvedimento, vi dicemmo che prevedere una norma nuova che blocca le intercettazioni dopo 45 giorni è una follia, perché mette a rischio indagini per reati gravissimi. Siete riusciti nel capolavoro di fare una norma, quella sulle intercettazioni, che avevate pensato per bloccare le intercettazioni per i reati contro la pubblica amministrazione e siete finiti, avendola scritta così male, a consentire indagini per anni per un peculato e bloccarle dopo 45 giorni per un omicidio o una la violenza sessuale. Anche sulle misure cautelari vi state orientando nello stesso modo.
Rinunciate all'ideologia, cambiate strada, ascoltate il Paese reale, confrontatevi con le amministrazioni locali, investite risorse e lavoriamo sulla prevenzione, che è l'unica strada per limitare le condizioni di insicurezza.