Esame della questione pregiudiziale
Data: 
Martedì, 11 Maggio, 2021
Nome: 
Stefano Ceccanti

A.C. 3075

Grazie, Presidente. Alcune cose le ha già segnalate la collega Calabria nel suo intervento di poco fa. Io richiamo i due punti argomentativi chiave, che non possono dare soddisfazione all'intervento, pure argomentato, del collega Prisco. La prima è questa: quando abbiamo un “decreto Milleproroghe”, per definizione, i problemi di omogeneità non sono quelli tradizionali, cioè quelli di un ambito preciso, perché il “Milleproroghe” ha, come suo comun denominatore, quello di spostare i termini, andando in maniera trasversale su vari ambiti. Questo lo riconosce anche la sentenza n. 22 del 2012 prima citata. Poi si può dire che sulle singole norme questo rischia di dimostrare troppo e di ampliare troppo, però non può essere usato come un argomento di principio. Il secondo problema è legato a noi, come Parlamento. Che cosa chiediamo al Governo? Noi abbiamo chiesto più volte, durante questa emergenza, di non usare o di non usare eccessivamente i DPCM perché ci sentiamo comunque più garantiti da uno spostamento delle norme nella decretazione, perché la decretazione passa da qui, deve essere convertita e votata dal Parlamento e quindi la decretazione è comunque un male minore rispetto ai DPCM. Se abbiamo chiesto questo, però, nel momento in cui ci arriva il decreto, non ci possiamo lamentare del decreto, perché l'abbiamo chiesto noi di fare il decreto. Poi - ripeto - si possono discutere i singoli passaggi, nessun testo è mai perfetto, però anche qui non è materia di pregiudiziale esattamente per questo motivo.