Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 21 Marzo, 2024
Nome: 
Giovanna Iacono

Doc. XVIII-bis, n. 29

Signora Presidente, oggi viene sottoposto all'Aula il documento approvato dalla XIV Commissione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al benessere di cani e gatti e alla loro tracciabilità, nell'ambito della verifica di sussidiarietà di cui all'articolo 6, del protocollo n. 2, allegato al Trattato di Lisbona. In Commissione abbiamo dato voto contrario al parere motivato per non conformità della proposta con il principio di sussidiarietà, evidenziando come la proposta di regolamento fosse pienamente conforme, in quanto gli obiettivi da essa perseguiti richiedono per la loro natura e portata un intervento a livello europeo.

Il gruppo del Partito Democratico ha ritenuto e ritiene la proposta conforme, anzitutto, al principio di attribuzione, come rilevato dallo stesso parere motivato, essendo la base giuridica della propria iniziativa legislativa correttamente individuata nell'articolo 43, paragrafo 2, e nell'articolo 114 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Quanto, invece, più specificatamente al rispetto del principio di sussidiarietà, la proposta appare ad esso pienamente conforme, in quanto volta ad armonizzare la disciplina in materia di commercio e detenzione di cani e gatti, a evitare ostacoli al commercio e approcci divergenti tra Stati membri, a contrastare il commercio illegale e a garantire un elevato livello di benessere degli animali. Si tratta di obiettivi che richiedono un intervento a livello europeo, anche in ragione della dimensione transnazionale collegata sia al commercio sia all'adozione di tali animali. Inoltre, la proposta appare conforme anche al principio di proporzionalità, fissando prescrizioni minime che non vanno oltre quanto necessario a conseguire gli obiettivi posti, prevedendo, peraltro, una serie di esenzioni, in particolare per allevamenti, negozi e rifugi di minori dimensioni. Nel valutare tali profili, non può non essere tenuta in considerazione l'importanza stessa della finalità dell'intervento normativo, ossia propriamente il benessere degli animali. Il possesso e la cura di cani e gatti in Europa, infatti, è un fenomeno estremamente diffuso e, di conseguenza, il commercio di tali animali domestici risulta essere particolarmente redditizio e, quindi, anche esposto a pratiche commerciali sleali o, addirittura, illecite, da parte di alcuni operatori, alle frodi e contraffazioni dei documenti, al commercio illegale da Paesi terzi.

Nonostante la rilevanza sociale ed economica del fenomeno non esiste attualmente un quadro comune a livello unionale sul benessere di cani e gatti, con notevoli differenze tra le normative dei diversi Stati membri, sul loro allevamento e commercio, e distorsioni del funzionamento del mercato interno. Occorre dire anche che l'assenza di tracciabilità e di adeguate vaccinazioni comporta, inoltre, enormi rischi per la salute pubblica.

La proposta di regolamento definisce un quadro comune dell'Unione europea, attraverso norme minime comuni in materia di allevamento, detenzione e immissione sul mercato di cani e gatti, allevati o detenuti in stabilimenti. Riteniamo il parere di non conformità della proposta con il principio di sussidiarietà, approvato dalla maggioranza nella XIV Commissione il 14 marzo 2024, in realtà del tutto strumentale, alla luce anche delle motivazioni indicate nello stesso, mentre alquanto generica risulta l'argomentazione relativa al profilo specifico della sussidiarietà. Sono elencate una serie di motivazioni relative al merito della proposta, che avrebbero potuto essere adottate nelle Commissioni di merito, quali la XII e la XIII, con ciò violando anche le prerogative delle opposizioni.

Segnalo infine - e concludo, signora Presidente, che sono, in ogni caso, conclusi i termini previsti dal Trattato di Lisbona per la verifica della sussidiarietà, risultando quindi precluso il rinvio in Commissione.