Discussione generale
Data: 
Venerdì, 28 Aprile, 2023
Nome: 
Ubaldo Pagano

Doc. LVII, n. 1 e Annesso-bis

Signor Presidente, non so se l'ha già sentita, ma c'è una frase attribuita a San Francesco che recita: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile”, ipse dixit. Le ultime parole famose, le ultime prima dello schianto di questa maggioranza contro se stessa. Da ieri, sappiamo di dovervi prendere alla lettera, perché avete letteralmente fatto l'impossibile: riuscire a bocciare la vostra stessa proposta di scostamento, nonostante la grande responsabilità dimostrata dalle opposizioni in tutto l'iter e anche in quest'Aula; un'impresa che entra a pieno titolo nell'albo d'oro del moderno centrodestra, dopo la figuraccia della finanziaria del 2004 e il preludio alla caduta del Governo Berlusconi nel 2011. Ci sarebbe tanto da riderci su, se tutto ciò non fosse accaduto in Parlamento, per mano delle stesse persone che, in teoria, dovrebbero governare questo Paese. Mai era successo nulla di simile, mai su un provvedimento così importante come lo scostamento di bilancio; ma se il vostro orizzonte è effettivamente l'impossibile, dovevamo anche aspettarcelo. Ciò che non ci aspettavamo sono state le reazioni interne alla vostra stessa maggioranza, a partire dalla Presidente del Consiglio - “Non ho parole”, pare abbia commentato a caldo - e io devo ammettere un certo disagio, perché penso di non essere mai stato più d'accordo con Giorgia Meloni. Non ci sono parole per la vostra sciatteria, per la vostra totale noncuranza con cui ricoprite questo ruolo. La maggioranza non fa alcuna fatica a ricordarci, a ogni occasione utile, di essere il frutto del risultato delle politiche di settembre, peccato però che nel frattempo vi siate dimenticati di venire in Aula a votare i vostri stessi provvedimenti.

È vero, questo sarà ed è un Governo democraticamente eletto dai cittadini, ma adesso i cittadini si aspettano che voi facciate il vostro lavoro e mentre là fuori c'è tanta gente con serie difficoltà ad andare avanti, ad arrivare a fine mese, tanti di voi se ne vanno a spasso mentre qui si mettono a rischio la credibilità e i conti del Paese!

Le elezioni sono finite, il tempo della campagna elettorale è chiuso. Sono 6 mesi che portate avanti questa farsa. Questo Paese lo governate o no? Siete capaci o no, siete pronti o no, come dicevate sui manifesti che campeggiavano in campagna elettorale?

Presidente, questa maggioranza deve ringraziare che l'opposizione, democratica e responsabile, non sia salita sui banchi del Governo a ricordare tutta la sua insipienza. Dovete ringraziare che vi abbiamo accordato di farla oggi questa nuova votazione, perché se di fronte aveste avuto una minoranza irresponsabile, anche solo la metà di quanto lo siete stati voi, oggi, il Ministro Giorgetti sarebbe andato all'Ecofin con la testa bassa e la coda tra le gambe. La differenza tra noi e voi sta tutta qui: noi vogliamo bene all'Italia, anche dall'opposizione, e quando un Ministro della Repubblica partecipa ai consessi internazionali rappresenta tutto il Paese, anche chi non l'ha votato. Voi, invece, provate a sabotare questo Governo dai banchi della maggioranza. A noi pare che, a forza di essere pronti, dopo soli 6 mesi di Governo, siate già pronti ad andarvene a casa, lì, sì che potrete tornare liberi di fare i vostri comodi.

Riavvolgendo il nastro, signor Presidente, ci avete portato un DEF che è la prova provata del vostro imbarazzo nel non sapere minimamente cosa fare per dare slancio al Paese. Dalla montagna di bugie della campagna elettorale, avete partorito un topolino e pure zoppo: niente pensioni, via ogni sostegno alla povertà, definanziamento della sanità pubblica e, per chiudere in bellezza, un taglio delle tasse talmente insignificante che verrà fagocitato dall'inflazione ben prima di entrare in vigore. Dopo tutto questo, che è già difficile da digerire per un Paese in allarme, ci avete offerto lo spettacolo indecoroso di ieri. Le imprese chiudono, il settore dell'edilizia e migliaia di famiglie sono in preda al panico per le vostre scelte infami sui bonus edilizi e una manciata di parlamentari torna a casa anzitempo, dimenticandosi di votare la Relazione di autorizzazione allo scostamento. Ma, dove credete di essere? È finita la pacchia, dicevate, ecco, penso e spero che sia finita anche per voi, ma forse ha ragione il Ministro Giorgetti: questi non si rendono conto. Sì, non vi rendete conto, non vi rendete conto che questa è solo l'ultima delle dimostrazioni di completa incapacità che avete dato in questi mesi. State gettando via un'occasione storica per l'Italia come il PNRR, semplicemente perché, nella concretezza dei fatti, non vi state dimostrando in grado di guidare i processi per la sua piena attuazione. Appena siete arrivati al Governo si è bloccato praticamente tutto; tra 2 giorni fanno 4 mesi che aspettiamo la terza rata da Bruxelles. La mancata adozione dei decreti attuativi della vostra prima legge di bilancio - ricordo che ne aspettiamo 173 su 210 - tiene bloccati più di 17 miliardi di euro di investimenti e spesa pubblica; sui Fondi strutturali si sta consumando un altro disastro che bloccherà, invece di accelerare, la capacità di spesa delle amministrazioni pubbliche, sempre per questa smania di concentrare e accentrare nelle mani di pochi la gestione di una montagna di risorse.

E poi l'autonomia differenziata, sì, il colpo di grazia a qualsiasi speranza di vedere ricuciti i divari presenti nel Paese. Una maggioranza succube e complice dei desideri leghisti sta abbandonando per sempre il Mezzogiorno d'Italia dinanzi alle scuse verbose di qualche collega meridionale. Questa non è solo incompetenza, ciò che è accaduto ieri aggiunge qualcosa di più alla completa inadeguatezza di questo Governo e della sua maggioranza. Trattasi di tracotanza vera, presunzione e arroganza, la stessa che ieri pomeriggio ha generato il disastro di cui speriamo vivamente gli italiani non debbano pagare le conseguenze. Vi ho già ricordato che dalle mie parti si dice “ciucci e presuntuosi”, sì, scarsi e pieni di voi. Questo è il titolo di questi primi 6 mesi della destra al Governo, e speriamo che prima o poi gli italiani vi chiedano il conto.