Discussione sulle linee generali
Data: 
Lunedì, 25 Gennaio, 2021
Nome: 
Paolo Siani

Presidente, sottosegretaria, colleghi, questa è una mozione che va letta attentamente, che contiene molti spunti e non può limitarsi a un fatto specifico e particolare. Questa è un po' più di una mozione; quello che abbiamo scritto è un progetto politico, è una visione di politica, è uno sguardo verso il futuro. Questo è un appello a una politica che vuole dare speranze. In questa mozione stiamo provando a chiedere di inserire dentro il programma che qui vedete, di resilienza e di ripresa, una sezione che riguardi l'infanzia, non altre tabelle, non altre spese, ma un programma unico che tenga al centro l'infanzia, con un obiettivo specifico, quello di ridurre le disuguaglianze del nostro Paese che sono intollerabili se riguardano l'infanzia.

Noi vi proponiamo, in questa mozione, una cosa molto più alta e cioè un nuovo modello di sviluppo sociale, economico e culturale. Questo sta scritto in questa mozione, fatta con intelligenza. Noi vi chiediamo di modificare un approccio al tema infanzia, passando da un atteggiamento che, a volte, sembra caritatevole e, comunque, marginale a un'azione organica e di lungo periodo. Noi pensiamo che non servano soltanto progetti o bonus, ma politiche di sviluppo che devono iniziare molto presto, e cioè già durante la gravidanza di una mamma, e organizzare, attorno a quella mamma, a quel nucleo familiare, a quel bambino che nascerà, una rete di sostegno che serva a capire se c'è un bisogno, un sostegno e un intervento che siano fatti in modo proporzionale al bisogno e dobbiamo farlo, allora, prima che nasca il bambino o appena vediamo che ce n'è bisogno.

Ci sono nel nostro Paese modelli di questo tipo che funzionano, bisogna renderli stabili, universali e diffusi, ma perché bisogna intervenire presto? Di questo vogliamo parlare, perché adesso sappiamo che nei primi mille giorni di vita accadono nel cervello dei bambini delle cose straordinarie, che alcuni anni fa non pensavamo che accadessero. I bambini hanno molti neuroni e devono sviluppare sinapsi; in quel periodo della vita, in quella finestra di vita si sviluppano molteplici sinapsi se il bambino viene stimolato. Se il bambino vive in un ambiente tossico, in un ambiente dove non c'è stimolazione, se il bambino vede maltrattamenti o vede violenza, quelle sinapsi non vengono attivate. Ma abbiamo scoperto di più e cioè che a tre anni il cervello fa una potatura e tutte le sinapsi che non sono state attivate le cancella, cioè taglia quei neuroni, perché ritiene che non siano utili. Certo, potrà recuperarle in seguito, potrà farne altre, di sinapsi, ma quella è una fascia di età molto importante e se noi interveniamo in quella fascia di età vedremo i risultati a distanza, ma non di una legislatura, non di un breve periodo, ma di 10 o 15 anni.

In questa mozione chiediamo esattamente questo, di mettere oggi un investimento, perché fra dieci anni avremo un mondo migliore. Tuttavia, molti economisti hanno già misurato gli interventi sull'infanzia e hanno dimostrato che se si investe un dollaro alla nascita di un bambino, quel dollaro ne rende circa 11 quando il bambino avrà 18 anni. Sapete come? In termini di più scuola, più salute, più opportunità e, quindi, ciò vuol dire meno malattie, meno dispersione scolastica, meno disoccupazione, meno maltrattamenti, meno devianza, meno criminalità. Nel 2020, adesso, a Napoli, in Campania, sono stati quasi 5 mila i ragazzi fra i 12 e i 18 anni fermati e condotti in carcere.

Guardate, nessun ragazzo se può scegliere, se lo Stato gli offre un'opportunità, sceglierà mai la strada della criminalità, perché lo sa bene lui e lo sa la sua mamma che è una strada senza uscita, che porta alla morte e sa che vivrà meno anni di un suo coetaneo.

È stato misurato che i programmi di sostegno ai genitori e le visite domiciliari prevengono il maltrattamento, lo ripeto, prevengono il maltrattamento - è questo l'obiettivo di questa mozione - e questo genera significativi risparmi economici: 17 euro risparmiati per ciascun euro investito nell'educazione genitoriale e in quella prescolare. Un bambino maltrattato sarà un adulto maltrattante, di questo parliamo in questa mozione. Abbiamo uno sguardo molto più lungo, molto più avanti, molto più verso il futuro.

A Napoli, alcuni anni fa, è stato realizzato un progetto che chiamammo “Adozione Sociale”. Volevamo far capire che lo Stato e la comunità, come ha detto l'onorevole Rizzo Nervo, si sarebbero presi cura di tutti i bambini e, in particolare, di quei bambini che erano in difficoltà. Tutto nacque con l'osservazione di un pediatra acuto e intelligente, Beppe Cirillo, il quale cominciò a studiare un fenomeno particolarmente strano che lo inquietava e cioè i bambini ripetenti in ospedale, così com'erano ripetenti a scuola: bambini che si ricoverano più volte in un anno in ospedale per patologie banali, erano poco ammalati di malattie a noi note, ma avevano una malattia molto grave che era la povertà, una malattia che i pediatri non sapevano curare. Per cui mettemmo su un progetto che coinvolgeva l'ospedale, il punto nascita e il territorio per segnalare la nascita di un bambino e eventuali target di rischio per quel bambino e quella famiglia e cominciammo a mandare a casa personale sanitario, sociale e sociosanitario per capire le esigenze di quella famiglia, per provare a indirizzare una traiettoria di vita verso il benessere e non verso il male e cominciammo a scoprire una marea di interventi che potevano essere fatti, a costi molto bassi, e vedevamo che questi interventi avevano un'efficacia straordinaria su questi bambini. Bastava leggere storie ai bambini, già a sei mesi di vita, per creare uno sviluppo in quel cervello e lo stupore delle mamme che vedevano i loro figli già così piccoli interagire con un libro era il segnale chiaro ed evidente che stavamo andando sulla strada giusta.

Ecco, questa mozione parla di questo, parla di creare un sistema che serva a garantire ai nostri bambini, tra 10, 15 o 18 anni, una vita migliore, perché è evidente e chiaro a tutta la letteratura scientifica che esiste in questo momento che evitare che si instauri il disagio è molto più efficiente ed efficace che non inseguirlo, è molto più semplice individuare il bambino che andrà male a scuola e aiutarlo prima che questo accada ed è molto più semplice orientare la sua crescita e il suo sviluppo per evitare che scelga la strada della marginalità e dell'illegalità, perché un bambino che nasce in un quartiere a rischio, a Napoli, come a Milano, come a Torino, come a Palermo, non avrà molte chance nella sua vita se nessuno interviene e gli dà un'opportunità.

Ecco, noi chiediamo, oggi, al Governo, di dare delle opportunità a questi bambini, con interventi semplici, precoci, misurati e misurabili che saranno un investimento economico straordinario per il Paese e in questo momento avere a disposizione il fondo che ci dà l'Europa è la più grande opportunità che abbiamo per fare adesso questa scelta intelligente.

Chiudo, Presidente; noi stiamo chiedendo con questa mozione molto di più di una Commissione d'inchiesta, molto di più di un bonus o di un progetto, vi stiamo chiedendo di finanziare un vero “piano infanzia” che inizi già durante la gravidanza e continui nel corso della vita. Pensiamo che questo sia il migliore investimento sociale ed economico che il nostro Paese possa fare.