Discussione sulle linee generali
Data: 
Lunedì, 6 Febbraio, 2017
Nome: 
Daniela Cardinale

A.C. 4200-A

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, signor Ministro, signora sottosegretaria, per anni il Mezzogiorno è stato derubricato dall'agenda di Governo, che lo ha tenuto in coda alle priorità di questo Paese. 
Ricordo bene la scorsa legislatura, quando il Sud era considerato una sorta di bancomat per le emergenze. E ho memoria di quando, per salvare Alitalia o per pagare le multe per le quote latte, si faceva ricorso a quelle risorse che dovevano essere destinate allo sviluppo del Sud. 
In questa legislatura, invece, è stata impressa una svolta importante, sotto il profilo metodologico e culturale. Il Pd si è assunto la responsabilità di restituire dignità politica alla questione meridionale. Lo ha fatto in termini nuovi ed innovativi e il masterplan ha declinato questa nuova logica: non più un assecondare dinamiche del lamento, ma un impulso, uno stimolo a fare di più. 
Sono stati siglati patti, che hanno riguardato tutte le regioni meridionali e le città metropolitane di quest'area e, in conseguenza di ciò, nei prossimi anni, si muoveranno risorse pari a 95 miliardi di euro per infrastrutture, ambiente, cultura, coesione sociale, promozione di attività economiche e agricoltura. 
Avremo appuntamenti importanti, come Palermo capitale italiana della cultura, per l'anno 2018, che avvicinerà l'appuntamento di Matera capitale europea della cultura, per l'anno 2019. 
Sappiamo bene che la cultura è una variabile molto importante per il rilancio e per lo sviluppo del Sud. È il più grande giacimento di energie e potenzialità che abbiamo a disposizione e, purtroppo, risulta largamente sottoutilizzato. 
Pompei ci dimostra che molto si può fare sotto questo punto di vista e sono convinta che la sfida di Palermo sia una sfida strategica, proprio per rilanciare la cultura come asset per lo sviluppo. Mettere in rete musei, bellezze, patrimonio storico, naturalistico e ambientale è imprescindibile, per un Paese come l'Italia ma soprattutto per il Mezzogiorno. 
Siamo oggettivamente in una fase nuova, in cui ciascuno è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità e il Governo sta facendo una parte importante. 
Il decreto in esame reca una serie di misure urgenti per la coesione sociale e territoriale e per far fronte a criticità che interessano aree del Mezzogiorno, prevedendo interventi che coniugano ambiente e occupazione. 
Si va da Ilva alla rete sanitaria. Si interviene per garantire un rapido adeguamento alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2012 e del 2014 ed evitare l'aggravamento delle procedure di infrazione in essere, mediante gli interventi sui sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue, un obiettivo che viene perseguito affidando i compiti di coordinamento e realizzazione dei citati interventi ad un unico commissario straordinario del Governo, in sostituzione dei precedenti commissari nominati con lo sblocca Italia. È una misura da non sottovalutare. Si tratta di una criticità che è direttamente collegata anche alla promozione delle nostre coste di straordinaria bellezza. 
Abbiamo la necessità di rafforzare l'attrattività turistica del nostro mare, che attualmente è sottodimensionata. E una delle cause è sicuramente legata alla mancata depurazione di acque reflue. 
Ci sono poi misure legata alla portualità, che puntano ad offrire supporto alle vie del mare, che riguardano in particolare i porti del Mezzogiorno e che consentono alla riforma voluta dal Ministro Delrio di essere ancora più efficiente dopo il processo di razionalizzazione delle autorità portuali. 
C’è poi la parte dedicata al G7 di Taormina.
Questo appuntamento, di indiscussa valenza per l'Italia, anche in relazione all'attuale momento geopolitico mondiale e agli scenari che si prospettano per il prossimo futuro avrà come vetrina dell'Italia per il mondo una location di straordinaria bellezza, scelta e voluta con forza dall'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Taormina sarà epicentro del mondo, e noi, facendo anche tesoro delle criticità emerse nel passato, dobbiamo far sì che la preparazione di questo appuntamento possa svolgersi con trasparenza ed efficienza. Il Governo ha predisposto un quadro normativo rispondente a questa necessità, in cui anche l'urgenza e la necessità non costituiscano zone d'ombra in cui, purtroppo, in passato abbiamo visto annidarsi virus che hanno pregiudicato l'immagine del Paese. Noi guardiamo con assoluta serenità a questo importante appuntamento, che vedrà protagonista il nostro Paese e la Sicilia. 
Ci sono, poi, anche altre misure di sicuro rilievo ed impatto, anche dal punto di vista sociale. Penso, ad esempio, all'incremento delle risorse per il Fondo per le non autosufficienze o alle misure in materia di coesione sociale. La presenza all'interno di questo nuovo Esecutivo di un Ministro per la coesione è elemento di grande rilevanza politica e costituisce motivo di apprezzamento non solo per la serietà e la capacità di chi ricopre tale incarico, ma soprattutto per l'attenzione che viene destinata all'area più fragile di questo Paese. Il Sud è certamente una questione che non può ridursi al numero degli stanziamenti o alle risorse destinate. Il Mezzogiorno è soprattutto una questione politica che investe la responsabilità delle classi dirigenti a tutti i livelli, da quelle centrali a quelle periferiche e locali. 
È in questo quadro che deve essere inserito questo provvedimento, che non è un collage di emergenze, ma, in qualche modo, evidenzia come il primo provvedimento del Governo Gentiloni si sia rivolto proprio alle criticità di questa vasta macroarea, che conta otto regioni e oltre 20 milioni di abitanti. Sappiamo bene che in essa si addensano problemi enormi, a partire dal fatto che oltre un terzo della popolazione vive in condizioni di indigenza, che lì si registra il più basso numero di popolazione attiva occupata, che il numero delle donne che lavorano è ben lontano dagli obiettivi europei, che esiste un'emergenza giovani e che l'immigrazione ci priva di intelligenze e anche di braccia. 
I tasselli di questo provvedimento ci dimostrano che c’è consapevolezza di tutto questo e che, se proviamo a scongiurare la chiusura di Ilva, se vogliamo dotare il Sud di infrastrutture portuali e per la depurazione delle acque, se vogliamo proseguire sul recupero di aree urbane come Bagnoli e investire su processi di rigenerazione urbana e bonifica, e se, infine, consideriamo Taormina non solo la sede per una foto dei sette Presidenti e Primi Ministri dei Paesi più industrializzati e vogliamo farci carico delle fragilità di una parte assai importante del nostro Paese, tutto questo dimostra che la maggioranza, questo Governo e, soprattutto, il Partito Democratico intendono proseguire nelle politiche già intraprese dal Governo Renzi volte a rafforzare le misure a sostegno del Mezzogiorno.