Discussione generale
Data: 
Lunedì, 3 Novembre, 2025
Nome: 
Andrea Casu

A.C. 2642-A

 

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe e onorevoli colleghi, relatrice, rappresentante del Governo, discutiamo la conversione oggi del decreto legge 3 ottobre 2025, n. 145, che proroga l'attuale collegio di ARERA fino alla nomina dei nuovi componenti e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2025. Il provvedimento circoscrive l'operatività dell'autorità agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti per evitare un vuoto decisionale in settori essenziali, come energia, reti e ambiente. È una misura di continuità necessaria, ma non sufficiente.

In Commissione è stato confermato l'impianto del decreto e il Governo ha riformulato e accolto un emendamento delle opposizioni - è stato ricordato anche dalla relatrice - che introduce un obbligo di rendicontazione al Parlamento a fine mandato sugli atti adottati nel periodo di proroga. Tuttavia, avremmo preferito sul punto la previsione della presentazione di una relazione alle Camere con cadenza quindicennale, così come prevedeva il nostro emendamento respinto, quale presidio di accountability che il Partito Democratico ha sollecitato con coerenza. Tale disposizione è di particolare rilievo infatti se si considera che ARERA ha in corso di finalizzazione alcuni rilevanti provvedimenti e alla continuità deve accompagnarsi la massima cautela regolatoria. Nel periodo di proroga ARERA non deve adottare decisioni di impatto strutturale pluriennale che esulino dall'ordinaria amministrazione, salvo comprovata indifferibilità con adeguata motivazione e successiva informativa al Parlamento. Pensiamo, ad esempio, a cornici tariffarie e parametri regolatori di lungo periodo, ambiti sui quali la stessa autorità ha in consultazione profili sensibili che sconsigliano scelte non pienamente presidiate da un collegio nel pieno del mandato. È una tutela della neutralità regolatoria e della certezza per operatori e utenti finali.

Siamo favorevoli all'emendamento approvato in Commissione che impone ad ARERA una relazione finale sugli atti compiuti durante la proroga. Trasparenza e controllo democratico sono la miglior garanzia dell'indipendenza delle autorità. Questo Parlamento non può quindi limitarsi a traghettare fino a fine anno. Nei mesi scorsi abbiamo segnalato con atti politici e iniziative pubbliche criticità nei mercati energetici e la necessità di piena trasparenza da parte del Governo e delle autorità. Il PD ha chiesto che si rendessero pubblici esiti e criteri delle analisi sul funzionamento dei mercati dell'elettricità, perché la fiducia dei cittadini si costruisce con dati e responsabilità, non con rinvii. Continueremo a farlo: la lotta al caro energia e la tutela di famiglie e imprese passano anche da regolazione indipendente e controlli efficaci.

In conclusione, il gruppo del Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista non si opporrà alla conversione del decreto, perché evita un'interruzione dannosa delle funzioni regolatorie. Lo facciamo però accompagnando il nostro voto con un impegno politico chiaro: immediata apertura del cantiere per le nomine sulla base del merito, piena trasparenza sugli atti assunti in proroga, rigorosa delimitazione dell'ordinaria amministrazione.

È così che si tutelano i consumatori, si dà certezza agli operatori e si rafforza l'autorevolezza di ARERA come autorità indipendente al servizio dell'interesse generale.