Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia
Data: 
Martedì, 18 Gennaio, 2022
Nome: 
Srefano Lepri

A.C. 3442

Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, la conversione in legge del decreto sul cosiddetto super green pass rappresenta un passo della strategia e delle azioni, necessariamente da modificare strada facendo nella lotta alla pandemia da COVID-19. I contenuti sono noti e il dibattito parlamentare ha già contribuito, al Senato, a migliorare il testo. La situazione, a quasi due mesi dall'approvazione del decreto-legge in Consiglio dei Ministri, è profondamente cambiata, ma c'è motivo di credere che questi provvedimenti abbiano contribuito non poco a rendere meno drammatico il numero di contagiati, di morti e di ricoverati gravi. La circolazione della variante Omicron e la sua forte capacità di diffusione, unita, fortunatamente, alla sua minore dannosità, ha determinato, solo nei primi 15 giorni di gennaio, oltre 2 milioni di infezioni. Il tasso di positività è molto alto e c'è motivo di ritenere che una gran parte delle infezioni asintomatiche, purtroppo, non sia stata rilevata. Per fortuna, e dovremmo dire soprattutto per merito di questo Governo e delle centinaia di migliaia di operatori sanitari così impegnati, oggi il 90 per cento degli over undici anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino e tutti i dati, in particolare quelli dei ricoverati, ci fanno dire che la diffusione del virus, specie delle prime varianti, sia prevalentemente sostenuta dai non vaccinati. Soprattutto la terza dose, introdotta dal presente decreto-legge, nonché la vaccinazione eseguita entro quattro mesi proteggono, infatti, una percentuale rilevante dal contagio. Non c'è dubbio, la variante Omicron colpisce anche i vaccinati, ma essi possono godere di una forte protezione contro il ricovero in ospedale e, soprattutto, nei reparti di rianimazione. Ecco, allora, il punto ulteriore e il più importante a sostegno del vaccino e della terza dose: occorre ridurre soprattutto il numero di complicazioni, di aggravamenti e di morte che cala del 98 per cento, secondo molte fonti ufficiali, nei soggetti vaccinati con il richiamo. Tale protezione rafforzata, va ricordato agli italiani, non può tuttavia farci abbassare la guardia. Anche i vaccinati, dobbiamo ricordarlo sempre, devono mantenere ogni attenzione per proteggere la loro e l'altrui salute. Il decreto-legge che ci accingiamo ad approvare in via definitiva contiene provvedimenti già in vigore, che - lo sottolineo - è stato bene prendere già due mesi fa con il decreto.

In particolare, l'obbligo, dal 10 gennaio, del green pass rafforzato, ottenibile, quindi, solo con il vaccino, non con il tampone, per spettacoli, eventi sportivi, ristorazione, tutti i mezzi di trasporto pubblico, piscine, palestre, musei, sale da gioco, centri congressi, eccetera è apparsa ed è ancora oggi l'unica soluzione inevitabile o, meglio, l'unica soluzione straordinariamente opportuna per dare più tranquillità, certo non la certezza, a chi si assume la responsabilità personale, anche a pubblica tutela. Soprattutto, tale obbligo ci consente di tenere aperta praticamente ogni attività con un pubblico accesso. Se pensiamo a come eravamo messi quasi due anni fa o un anno fa, possiamo trovare motivi di conforto, oggi possiamo fare sport, viaggiare e andare al cinema; certo, con tante avvertenze, purché vaccinati e senza abbassare la guardia, ma oggi lo possiamo fare.

Dopo due anni di pandemia, c'è anche il rischio di assuefarsi all'elenco dei ringraziamenti. Invece, in questo luogo che rappresenta la volontà del popolo italiano, non deve venire mai meno la riconoscenza per i tanti eroi ordinari di questi mesi e di questi giorni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), costantemente al fronte nella dura battaglia contro il COVID-19. Aggiungo, nei ringraziamenti, anche coloro i quali sono tenuti, ai sensi del decreto-legge, al controllo delle certificazioni, un compito delicato che va esercitato con fermezza, ma, insieme, con rispetto.

In conclusione, questo è il terzo inverno caratterizzato dalla pandemia e certo ci auguravamo fosse diverso. Tuttavia, ci sono motivi che ci fanno ritenere che, pur senza sparire, il COVID-19 possa finalmente ridurre di molto la sua incidenza così drammatica e deleteria per il nostro vivere. Tuttavia, ancora serve una comunità coesa e una guida politica autorevole per sconfiggere la pandemia. Questo decreto-legge, possiamo dirlo convintamente, è una parte positiva di questa sfida. Per queste ragioni, annuncio il voto favorevole del gruppo Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).