Data: 
Mercoledì, 15 Febbraio, 2023
Nome: 
Enrico Letta

Grazie, Presidente, grazie di questo momento importante, nel quale credo ognuno di noi voglia qui dare testimonianza di una personalità importante quale è stata Enzo Carra. Mi unisco alle parole del collega Giachetti e aggiungo che siamo qui, credo, con anche il compito, ognuno di noi, di restituire a Enzo Carra quello che durante la sua vita, la sua vita parlamentare, la sua vita politica, non ha visto restituito completamente.

Proprio per il suo atteggiamento, che è sempre stato un atteggiamento di grandissima discrezione, un atteggiamento di una persona che con molta parsimonia parlava delle vicende alle quali lei stesso e il collega Giachetti si sono riferiti, credo che sia importante che questo sia un momento nel quale noi aggiungiamo a quella foto il ricordo di una personalità che è stata completa.

È stato un giornalista importante, come lei ha accennato, è stato un uomo politico che ha preso decisioni impegnative. Era uno di quei moderati che scelsero il centrosinistra in un momento in cui la politica italiana si divise in due grandi campi. Un moderato che scelse il centrosinistra, che dette vita alla Margherita prima e al Partito Democratico poi, che fu un deputato della prima legislatura del Partito Democratico; un moderato che scelse di far parte di un centrosinistra plurale. Una scelta importante, una scelta che lui fece con grande determinazione, con quelle qualità umane che lo caratterizzavano. Era un uomo colto, un uomo acuto, ironico, molto intelligente.

Un uomo di cultura, tanto che nella vicenda politica della Margherita ebbe a occuparsi proprio di questi temi. Fu un uomo di comunicazione, molto attento all'evoluzione dei problemi della comunicazione nel nostro Paese, attento a quei problemi di monopolio, di oligopolio, a quei problemi di etica nella comunicazione che, ancora oggi, rappresentano un grave problema del nostro Paese.

Ho voluto citare questi punti, in questi brevi istanti che questi nostri momenti di commemorazione consentono di usare, per rendere conto anche e soprattutto di una personalità completa, che è riuscita a sopravvivere a quella foto. Io voglio, qui, rendere giustizia a una persona che è riuscita, in tutta la sua vita politica successiva a quegli eventi, a lasciare una traccia, a lasciare un segno, a non essere soltanto in politica con rancore per la vendetta rispetto a quei torti che subì. Io credo che questa caratteristica, che è stata citata anche prima molto bene dal collega Giachetti, imponga a tutti noi un sovrappiù di rispetto nei confronti di questa personalità, un sovrappiù di attenzione, ovviamente un'attenzione molto particolare, rispetto a quella vicenda che lo colpì, che alla fine si è rivelata non soltanto un'ignominia nei suoi confronti ma anche un grande boomerang nei confronti di chi compì quel gesto, tanto che, ancora oggi, trent'anni dopo, di quello parliamo.

Tuttavia, noi siamo qui, oggi, anche e soprattutto per dare testimonianza di questa figura politica completa che è riuscita, nei trent'anni successivi a quei fatti, a rendere servizio alle istituzioni con il suo atteggiamento sempre istituzionale, con il suo atteggiamento di impegno politico a tutto tondo. Noi, qui, oggi, con profondo rispetto, con profonda dedizione alle istituzioni e all'Aula nella quale siamo in questo momento, ci inchiniamo di fronte alla memoria di una persona come Enzo Carra.