Discussione generale
Data: 
Lunedì, 25 Marzo, 2024
Nome: 
Andrea Casu

Presidente, onorevoli colleghe, onorevoli colleghi, Ministro, rappresentanti del Governo, intervengo, oggi, in questa discussione generale per presentare, anche da parte del gruppo del Partito Democratico, il nostro sostegno convinto a questa mozione, con una motivazione che è semplice ma netta: è indispensabile che vengano fatte piena luce e chiarezza su questo accordo. Non siamo nell'ambito del commento sulle dichiarazioni.

Stamattina, evidentemente, nelle ricerche che ho fatto anche per preparare questo intervento, l'algoritmo deve aver compreso che ero particolarmente interessato alle dichiarazioni del Ministro Salvini sul termine ed è apparso un video che non avevo mai visto prima, di alcuni anni fa, ed era un discorso che ha fatto il Ministro Salvini - leggo testualmente -, ma non è di questo che stiamo parlando: “Io ritengo che Putin sia un grande uomo di Stato e di Governo, non perché mi abbiano pagato per dirlo, come ritiene qualche fenomeno, così come ritengo Trump una salvezza per gli americani, così come un grande Presidente il brasiliano Jair Bolsonaro, così come auspico che Benjamin Netanyahu possa essere eletto Presidente di Israele, così come ritengo che il Premier ungherese Orbán abbia veramente coraggio perché i suoi confini li difende con le buone e con le buone”, non riferendosi alle buone dal tono di voce nella seconda volta in cui interveniva e poi continuando con Boris Johnson.

Questo è il posizionamento politico del Ministro Salvini, un posizionamento politico che ha attraversato un lungo percorso, una lunga storia dalla sua prima elezione con i comunisti padani fino ad oggi. Ma questo non è l'oggetto di una richiesta di una mozione che richiede le sue dimissioni e non è per questo che noi richiediamo le sue dimissioni. Questa è una valutazione politica e, devo dire, che la risposta più chiara a Salvini circa la conseguenza dei suoi posizionamenti gliela stanno dando gli elettori, gli elettori della Lega che hanno smesso di votare la Lega e anche gli elettori della Lega che continuano a votare la Lega e auspicano, però, che ci sia un cambiamento di leadership per poter avere la possibilità di vedere quelle istanze che storicamente erano seguite.

Ma non è questo il tema di cui stiamo discutendo oggi, perché avremo altre sedi. Qui stiamo parlando di un aspetto molto semplice: c'è un accordo, un accordo che è stato siglato, un accordo che ha portato un rinnovamento, ma un accordo che in questo momento, per quello che sta avvenendo non solo in Russia ma anche nel mondo, per le conseguenze drammatiche dell'azione militare, della guerra che ha dichiarato Putin, che non è una guerra solo all'Ucraina ma è una guerra al cuore dei valori e dei principi su cui sono fondate l'Europa, la democrazia, la libertà, nonché tutto ciò per cui sono morte generazioni prima della nostra e tutto ciò che ci ha portato ad avere le nostre istituzioni democratiche, ebbene quello che sta facendo Putin obbliga a stracciare quell'accordo perché non ci può essere alternativa. Un Ministro della Repubblica non può guidare un partito che non prenda sideralmente le distanze da quello che sta avvenendo in Russia.

Da questo punto di vista il mio è un invito a fare quello che l'onorevole Richetti, primo firmatario di questa mozione sottoscritta da tutte le forze di opposizione, ha detto molto chiaramente: stracciate quest'accordo e discutiamo di altro. Continueremo a confrontarci politicamente. Domani avremo l'occasione sul codice della strada di dire al Ministro Salvini quanto riteniamo sbagliato, ad esempio, sul tema della sicurezza stradale, della vita delle persone sulle nostre strade e dei 9 morti che ogni giorno ci sono, fare polemiche tra destra e sinistra. Scriviamo insieme norme che mettano, come ci chiedono i familiari delle vittime, al primo punto la sicurezza stradale, utilizziamo gli strumenti che l'innovazione tecnologica ci offre per salvare le vite, per i 200 morti che ogni anno finiscono sotto gli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Su questo non facciamo confronti ideologici.

Confrontiamoci e lo faremo da domani, ma per poterlo fare sgombriamo il campo della discussione politica italiana ed europea da questo macigno rappresentato da questo Accordo, perché questo macigno è un macigno che inquina il confronto politico, è un macigno che crea una distanza siderale. Se è vero quello che viene detto, che non è così importante, che era un rinnovo automatico, che non è legale in alcun modo, allora stracciamolo; stracciatelo, chiudiamo per sempre e diamo un segnale chiaro a Putin che da una parte c'è quello che lui sta facendo e dall'altra parte c'è la democrazia italiana. Sono due parti diverse, sono due sentieri distinti, distanti e diversi che nel momento in cui si incontrano generano quel cortocircuito che è un cortocircuito che non divide solamente la maggioranza dall'opposizione ma divide anche al suo interno la maggioranza e lo abbiamo visto anche nella giornata di ieri con dichiarazioni, contro dichiarazioni e messaggi più o meno diretti.

Il tema della politica internazionale è un grande tema e ho sentito pochi giorni fa la Presidente Meloni porre una questione circa le eventuali possibili divisioni delle forze di opposizione riguardo alcuni temi di politica estera. Però, vorrei ricordare alla Presidente Meloni, per suo tramite, al Ministro, al Governo, a chi ci governa oggi che c'è un piccolo tema. Noi oggi siamo l'opposizione, voi siete il Governo: quando parlate, parla l'Italia. Se c'è un tema così grave di diversità di visione e anche di giudizio su quello che rappresenta Putin per la Russia e per il mondo all'interno del Governo è un danno per l'intero Paese. Se c'è un'ombra così pesante su una forza politica che ha un peso così consistente e che ha un accordo che non ha ancora stracciato, quest'ombra deve essere rimossa nell'interesse nazionale.

Da questo punto di vista, questa mozione è uno strumento utile, perché esiste fino a che non ci sarà una presa di posizione netta che rimuova questo tema dal confronto politico. Poi, io continuerò, rispetto al giudizio politico nei confronti di Putin e di tutti gli altri che abbiamo elencato - Bolsonaro, piuttosto che Trump, piuttosto che Netanyahu, piuttosto che Boris Johnson - ad avere le mie differenze riguardo al giudizio politico che viene portato avanti da parte di Matteo Salvini, ma questo non deve essere giudicato dall'Aula del Parlamento, sarà giudicato dagli elettori italiani, dagli elettori di centrosinistra, dagli elettori della Lega.

La questione politica è utilizzare questa mozione per far venire meno questo accordo e dare un messaggio chiaro a livello nazionale ed internazionale, di fronte al quale, però, non si può far finta di niente, come abbiamo detto per la Ministra Santanche' pochi minuti fa, quando è stato rinviato per l'ennesima volta il confronto sul conflitto di interessi, sulla necessità di avere una legge sul conflitto di interessi. Non possiamo continuare a far finta di niente di fronte ai problemi che ci sono all'interno del Governo: c'è una Presidente del Consiglio, ha la responsabilità di guidare un Governo, ha la responsabilità di assumere una posizione e di dire se, su questo tema, la pensa come Salvini o se voglia creare le condizioni per cui lo stesso Salvini stracci quell'accordo, dimostrando che, anche su questo, come su tante altre cose, ha cambiato idea.