Esame e votazione di una questione pregiudiziale
Data: 
Martedì, 15 Febbraio, 2022
Nome: 
Stefano Ceccanti

A.C. 3467

Grazie, Presidente. La domanda di fondo che ci pongono le due pregiudiziali è la seguente: il Governo sta o no abusando di questa dichiarazione sullo stato di emergenza? La risposta è chiaramente: no. Lo dimostra il fatto che è stata adottata un'interpretazione restrittiva dell'articolo 24 del codice della protezione civile, perché la norma dice che lo stato di emergenza può essere adottato con atto non legislativo, ossia con semplice delibera del Consiglio dei Ministri, per un massimo di 12 mesi, prorogabili di altri 12. Ora, poiché la prima delibera, quella del 31 gennaio 2020, aveva previsto uno stato di emergenza di sei mesi, già lo scorso luglio si è data un'interpretazione restrittiva e non si è proceduto con delibera alla proroga, ma con legge.

Questo vuol dire che si deve continuare a oltranza con queste proroghe, sia pure con legge? Direi di no; dopo così tanto tempo, è il caso che questa sia l'ultima. Dovremmo trovare strumenti ordinari di convivenza con il virus e, nei rapporti tra le istituzioni, giungere a rivalorizzare il Parlamento. Lo ha scritto bene, stamani, il Comitato per la legislazione, nel suo parere, a cui rinvio, però questa consapevolezza non è un motivo per colpire quest'ultima proroga, che era necessaria e opportuna. Per questo occorre bocciare le pregiudiziali (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).