Dichiarazione di voto
Data: 
Martedì, 4 Aprile, 2023
Nome: 
Toni Ricciardi

A.C. 770

Il disegno di legge in esame reca l'autorizzazione alla ratifica e l'esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Croazia sulla delimitazione delle zone economiche esclusive, con allegato, fatto a Roma il 24 maggio 2022. L'Accordo è stato sottoscritto in occasione della quinta sessione del Comitato di coordinamento dei Ministri Italia-Croazia che si è svolta a Roma lo scorso 24 maggio 2022 e fa seguito all'approvazione della legge n. 91 del 2021 la quale, nell'autorizzare l'istituzione di zone economiche esclusive oltre il limite esterno del mare territoriale, ha demandato l'individuazione dei limiti esterni di tale zona ad appositi accordi con gli Stati il cui territorio è adiacente al territorio italiano o lo fronteggia.

Questa è la seconda volta, dopo l'accordo con la Grecia, che l'Italia stipula un accordo di delimitazione, che s'inquadra nell'ambito del rafforzamento della cooperazione nell'Adriatico tra i paesi rivieraschi.

La Croazia è un partner apprezzato e stimato a livello internazionale con il quale l'Italia condivide i valori europei e da saldi vincoli di alleanza atlantica. 

Italia e Croazia miglioreranno e rafforzeranno la loro ottima collaborazione grazie allo storico accordo sulla delimitazione delle Zone economiche esclusive soprattutto per quanto riguarda la protezione dell'ambiente marino e l'uso sostenibile del mare e delle sue risorse naturali.

L'Italia è uno dei partner più importanti per la Croazia, i nostri due Paesi sono prima di tutto legati dal Mare Adriatico, ma, negli ultimi anni c'è stato un rinnovato slancio nei rapporti bilaterali.

Si ricorda, difatti, che secondo i dati ISTAT, l'interscambio commerciale bilaterale ha raggiunto il valore di 3,96 miliardi di euro (+51,6% rispetto al I semestre 2021). Le esportazioni italiane sono state pari a 2,60 miliardi di euro (+56,5% rispetto allo stesso periodo del 2021), mentre le importazioni sono state pari a 1,36 miliardi di euro (+40,1%). Il saldo commerciale è risultato positivo per l'Italia per un valore di € 1,24 milioni.

Secondo l'Osservatorio Economico MAECI, nel periodo gennaio-aprile 2022 l'Italia è stato il primo Paese fornitore (quota di mercato del 13,2%) e il secondo Paese acquirente (quota di mercato del 12,2%). Secondo gli ultimi dati dell'Istituto Nazionale di Statistica croato, relativi ai primi sei mesi del 2022, l'Italia ha riacquistato la posizione di primo partner commerciale della Croazia (non accadeva dal 2014). L'Italia, nel periodo in esame, detiene una quota di mercato pari al 13%, precedendo la Germania (12,3%) e la Slovenia (10,9%).

L'Italia torna ad essere il primo fornitore della Croazia, con esportazioni pari al valore di € 2,7 miliardi circa (+66% rispetto allo stesso periodo del 2021).

Nello specifico del testo, il disegno di legge in esame si compone di quattro articoli: l'articolo 1 e l'articolo 2 contengono rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo italo-croato sulla delimitazione delle rispettive zone marittime, nel quale vengono espressamente richiamati i precedenti accordi del 1968 - l'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia sulla delimitazione della piattaforma continentale tra i due Paesi fatto a Roma l'8 gennaio 1968- e del 2005 - l'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Croazia, fatto a Roma tra il 22 e il 29 luglio 2005- sulla delimitazione delle rispettive piattaforme continentali quale base per stabilire la linea di confine delle zone marittime su cui l'Italia e la Croazia hanno diritto ad esercitare diritti sovrani o giurisdizione in base al diritto internazionale.

Il comma 2 esplicita le coordinate della linea di confine, attualizzandole al sistema di coordinate geografiche geodetico WGS84, che è quello attualmente utilizzato nella cartografia.

Si salvaguardano dagli effetti dell'Accordo:

- le attività di pesca condotte in conformità alle vigenti norme e ai regolamenti dell'Unione europea in materia;

- i diritti sovrani e la giurisdizione esercitati dalle parti nella propria ZEE in conformità all'articolo 56 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, fatta a Montego Bay il 10 dicembre 1982;

- le disposizioni dell'articolo 58 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare in materia di diritti, libertà e doveri degli Stati terzi nella zona economica esclusiva.

In merito ai profili di copertura finanziaria, l'articolo 3, recante la clausola di invarianza finanziaria, prevede, ai commi 1 e 2, che dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni competenti provvedono all'adempimento dei relativi compiti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Il comma 3, infine, dispone che agli eventuali oneri derivanti dall'articolo 3 dell'Accordo oggetto di ratifica, in materia di ricorso al Tribunale internazionale del diritto del mare, alla Corte internazionale di giustizia o ad altro tribunale arbitrale per la soluzione di controversie insorte tra le Parti contraenti, si farà fronte con apposito provvedimento legislativo.

Il mare Adriatico è un'area dove è possibile migliorare la cooperazione tra i Paesi che si affacciano sullo stesso bacino naturale, come Croazia e Italia. Esso è una grande ricchezza condivisa e abbiamo la responsabilità di proteggerlo e preservarlo. È fondamentale per tutti i Paesi che l'Adriatico contribuisca al nostro sviluppo economico, ma al contempo dobbiamo tutelare le sue risorse. Questo Accordo rappresenta un importante passo avanti proprio nelle aree legate all'Adriatico, vale a dire la connettività, l'economia blu e la tutela dell'ambiente.