A.C. 2101
Grazie, Presidente. Noi del Partito Democratico siamo sempre a favore della collaborazione tra le nazioni e siamo sempre a favore di qualsiasi iniziativa che aiuti le nostre imprese e semplifichi la vita delle nostre imprese, come è questo Accordo. Abbiamo, però, una riserva importante, che ha a che fare con l'interesse nazionale. Questo Accordo è stato siglato nel 2024, cioè è il primo Accordo che questo Parlamento ratifica dopo la vicenda di Giulio Regeni.
Ora, il Parlamento sa quanto la vicenda di Giulio Regeni sia una pregiudiziale nelle nostre relazioni con l'Egitto, nel senso che il nostro Paese, grazie allo sforzo delle nostre Forze dell'ordine, della magistratura, degli apparati di sicurezza, ha fatto un lavoro approfondito per capire la verità sulla tortura, sul rapimento e sull'uccisione di un cittadino italiano all'estero. Il nostro Paese ha chiesto la collaborazione con le autorità giudiziarie dell'Egitto; collaborazione che non c'è mai stata. Non c'è mai stata, tant'è che si svolge a Roma un processo nel corso del quale tutti gli esponenti dei Governi, tra il 2016 e l'inizio del processo, hanno testimoniato. Ed è un processo che avviene senza gli imputati e senza la collaborazione delle autorità del Paese dove quegli orrendi crimini sono stati compiuti.
Noi riteniamo che sia un danno all'interesse nazionale che il Governo stipuli un nuovo Accordo con le autorità di un Paese che non collabora su una questione centrale, che ha a che fare con la vita di un nostro concittadino. E riteniamo sia molto grave che il Governo abbia firmato un nuovo Accordo di collaborazione su una materia che è tecnica con un Paese le cui autorità non collaborano su una vicenda così importante.
E quindi noi ci asterremo, perché pensiamo che, in generale, i principi di collaborazione siano importanti, i principi di sburocratizzazione lo siano altrettanto, ma, prima di tutto, viene la capacità del nostro Stato di tutelare la vita dei concittadini, in Italia e all'estero. E, quando non si ottiene cooperazione con le autorità di un Paese in una materia così delicata e così cruciale, non si passa sopra, non si firmano nuovi accordi. E quindi ci dispiace molto, ma noi questo Accordo non lo possiamo votare.
Rivolgiamo un appello anche alle forze di maggioranza, le quali si riempiono sempre la bocca del termine dell'interesse nazionale, del termine della sicurezza, del termine dell'onore del nostro Paese, però poi quando c'è da stringere degli accordi che, come ha detto il collega Formentini, favoriscono le nostre imprese, su tutto si passa sopra, sull'interesse nazionale, sulla sicurezza dei nostri concittadini, sull'onore del nostro Paese, perché tanto è più importante la politica commerciale dei principi di collaborazione tra i Paesi sulla materia più sacra di tutte, che è la vita dei nostri concittadini. Quindi, ci dispiace, ma noi questo Accordo non lo voteremo.