A.C. 2291
Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, intervengo per formulare, a nome del mio gruppo parlamentare, una dichiarazione di voto favorevole alla ratifica e all'esecuzione dell'“Accordo tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale, sottoscritto a Roma il 31 ottobre 2024”. Tale provvedimento riveste un'importanza strategica, in quanto rappresenta un progresso significativo sia nella tutela dei diritti dei lavoratori che si spostano tra i due Paesi, sia nel consolidamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Moldova.
L'Italia ospita una delle più consistenti comunità moldave in Europa, con oltre 113.000 presenze regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2022, caratterizzate da una forte componente femminile e da una rilevante incidenza nei settori dell'assistenza familiare e dei servizi alla persona. Questa comunità, laboriosa e integrata, contribuisce in modo sostanziale al tessuto economico e sociale nazionale. Tuttavia, fino ad oggi, la disciplina in materia di sicurezza sociale presentava lacune che penalizzavano chi, per ragioni lavorative o personali, si trasferiva tra Italia e Moldova.
Il precedente Accordo bilaterale, in vigore dal 1° dicembre 2023, regolava l'esportabilità delle pensioni e delle rendite per infortunio e malattia professionale, ma non contemplava la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini pensionistici, né l'esportabilità di prestazioni non contributive e di tipo misto. Questa situazione generava incertezze e disparità di trattamento, ostacolando la piena tutela previdenziale dei lavoratori migranti.
L'Accordo che ci accingiamo a ratificare introduce innovazioni di rilievo:
- prevede la totalizzazione dei periodi assicurativi maturati in Italia e in Moldova, consentendo ai lavoratori di sommare i contributi versati nei due Paesi per accedere alle prestazioni pensionistiche, in linea con i principi europei di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, quali parità di trattamento, totalizzazione ed esportabilità delle prestazioni;
- sancisce l'esportabilità delle pensioni e delle rendite anche in caso di trasferimento della residenza nell'altro Stato, garantendo la parità di trattamento tra cittadini italiani e moldavi;
- estende il proprio ambito di applicazione alle principali prestazioni previdenziali: per l'Italia, alle prestazioni di invalidità, vecchiaia e superstiti dell'assicurazione generale obbligatoria, ai regimi speciali dei lavoratori autonomi, alla gestione separata e ai regimi esclusivi e sostitutivi gestiti dall'INPS, nonché alle prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali gestite dall'INAIL; per la Moldova, alle pensioni per limite d'età, disabilità e superstiti;
- esclude dal campo di applicazione l'assegno sociale e le prestazioni non contributive a carico della fiscalità generale per l'Italia, nonché le pensioni speciali e anticipate per la Moldova;
- introduce procedure semplificate per la presentazione delle domande, il riconoscimento dei documenti e lo scambio di informazioni tra le istituzioni competenti, con particolare attenzione alla tutela della riservatezza e dei dati personali secondo gli standard europei;
- garantisce la protezione previdenziale anche ai familiari e ai superstiti dei lavoratori.
L'approvazione di questo Accordo costituisce un segnale concreto di attenzione verso la comunità moldava in Italia e verso i cittadini italiani che lavorano o hanno lavorato in Moldova, promuovendo i principi di reciprocità e solidarietà internazionale. Dal punto di vista economico, favorisce la mobilità dei lavoratori, sostiene la regolarità contributiva e contribuisce a contrastare il lavoro sommerso e irregolare, con oneri finanziari stimati in 7,2 milioni di euro per il 2025 e destinati a stabilizzarsi a 19 milioni annui dal 2034, coperti da appositi stanziamenti senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Sul piano politico e diplomatico, il provvedimento rafforza la partnership strategica tra Italia e Moldova, in un contesto segnato dal percorso di avvicinamento della Moldova all'Unione europea e dalle sfide poste dalla situazione regionale. Le istanze della comunità moldava in Italia e delle autorità moldave hanno trovato così una risposta concreta, frutto di un lavoro parlamentare condiviso e lungimirante.
Onorevoli colleghi, l'Accordo che ci apprestiamo a ratificare è frutto di un lavoro serio, condiviso e lungimirante, che va incontro alle esigenze concrete delle persone e rafforza i legami tra i nostri due Paesi. l'Italia riafferma, così, il proprio impegno per una società più giusta, inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro origine nazionale.
Vorrei sottolineare, a questo proposito, quanto sia fondamentale disporre di un quadro normativo chiaro e condiviso tra Stati, soprattutto in materia di sicurezza sociale. Come osserva la dottrina internazionale, “il processo di trasformazione del diritto internazionale da un sistema di coordinamento dei rapporti tra Stati europei in aree limitate, come le relazioni diplomatiche e la guerra, a un sistema universale di cooperazione in numerosi campi tra entità molto diverse riflette i progressi delle scienze naturali e della tecnologia, l'aumento dell'interdipendenza politica ed economica globale e la necessità di affrontare problemi che non possono più essere gestiti adeguatamente entro un quadro nazionale”.
(In questa prospettiva, la chiarezza e la strutturazione dei rapporti normativi tra Stati rappresentano non solo una garanzia di certezza giuridica e di equità, ma anche uno strumento imprescindibile per la tutela effettiva dei diritti individuali e collettivi. Come è noto l'assenza di un quadro giuridico espone i cittadini a incertezze e disparità di trattamento, mentre i trattati e i rapporti di tipo internazionale sono degli accordi bilaterali basati sul principio della reciprocità).
Pertanto, annunciando il voto favorevole del gruppo PD, invito l'Aula a esprimere un ampio consenso su questo provvedimento, che rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione internazionale e di attenzione ai valori della dignità del lavoro e della solidarietà sociale.