Relatrice
Data: 
Mercoledì, 16 Luglio, 2025
Nome: 
Antonella Forattini

Doc. IV-ter, n. 14-A

 

Grazie, Presidente. La Giunta per le autorizzazioni riferisce all'Assemblea in merito alla richiesta di deliberazione concernente l'insindacabilità delle opinioni espresse dall'onorevole Giovanni Donzelli, trasmessa alla Camera dei deputati il 17 febbraio 2023 dal tribunale di Roma, Sezione del giudice per le indagini preliminari. Tale richiesta trae origine da un procedimento penale per diffamazione a mezzo stampa, promosso a seguito di un esposto-querela presentato dal signor Adriano Panzironi.

La relazione della Giunta, a cui si rinvia per un esame più dettagliato della vicenda, illustra all'Assemblea gli esiti dell'istruttoria svolta e le conseguenti proposte deliberative adottate dalla Giunta.

Il procedimento - come dicevo - trae origine da un'intervista rilasciata dall'onorevole Donzelli il 31 marzo del 2019, successivamente pubblicata sul sito web Notizie in un click. Nell'intervista, il signor Panzironi veniva rappresentato come un soggetto esercente abusivamente la professione medica e promotore di trattamenti privi di fondamento scientifico.

Le dichiarazioni contestate si articolano in tre principali nuclei tematici. Secondo l'onorevole Donzelli, il signor Panzironi avrebbe sostenuto di poter curare anche patologie oncologiche con i propri metodi, affermazione che il querelante ritiene falsa e gravemente lesiva della propria reputazione. L'onorevole Donzelli ha dichiarato che il signor Panzironi svolgeva le attività riservate ai medici, diffondendo indicazioni terapeutiche potenzialmente dannose pur in assenza dei requisiti professionali richiesti. L'onorevole Donzelli ha altresì pubblicamente invitato il Governo a oscurare le trasmissioni televisive del signor Panzironi, ritenute pericolosissime, affermando che: “il Governo non può continuare a fare orecchie da mercante di fronte a queste false diffusioni a mezzo televisivo”.

Conformemente a quanto previsto dall'articolo 18 del Regolamento della Camera, l'onorevole Donzelli ha reso alla Giunta chiarimenti ritenuti utili all'istruttoria. In tale sede ha precisato che il signor Panzironi acquistava spazi pubblicitari televisivi, presentandoli come trasmissioni di divulgazione scientifica. In tali trasmissioni, spesso indossando un camice bianco, promuoveva la cosiddetta “dieta preistorica”, basata sull'eliminazione di zuccheri e carboidrati, promettendo longevità fino a 120 anni e consigliando l'uso di integratori prodotti dal fratello, i cui ricavi venivano reinvestiti per ulteriori campagne promozionali.

L'onorevole Donzelli ha riferito di essersi sentito moralmente obbligato a segnalare pubblicamente i rischi sanitari derivanti da tali messaggi destinati a un pubblico vulnerabile, spesso indotto a ingenti sacrifici economici. Ha sottolineato come gli elevati guadagni generati da tali attività costituissero un incentivo alla loro diffusione da parte delle emittenti private.

L'azione dell'onorevole Donzelli si è articolata anche in diverse iniziative istituzionali: ha informato l'ordine dei medici in merito alla pericolosità del metodo Life 120; ha interessato l'Agcom per verificare la corretta segnalazione del carattere pubblicitario dei contenuti trasmessi; ha svolto infine una costante attività di sindacato ispettivo parlamentare. In merito a quest'ultima, si segnala che, in risposta a un'interrogazione presentata il 13 giugno 2018, il Sottosegretario al Ministero della Salute aveva comunicato l'attivazione dei NAS per accertamenti di competenza.

Nel corso dell'istruttoria, la Giunta ha acquisito ulteriori elementi rilevanti. È emerso che il signor Panzironi è stato destinatario di plurimi procedimenti giudiziari e sanzioni amministrative da parte di ordini professionali e autorità competenti, in relazione alla promozione appunto del regime Life 120 e alla commercializzazione di integratori. Di particolare rilievo è la sentenza del tribunale di Roma del 13 maggio 2025, con cui il signor Panzironi è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per esercizio abusivo della professione medica.

La Giunta ha inoltre acquisito numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati dall'onorevole Donzelli su questi temi; analoghe iniziative sono state intraprese anche da esponenti di altri gruppi parlamentari, a conferma della rilevanza e della trasversalità della questione.

La Giunta ha esaminato la questione in diverse sedute, tenutesi nei mesi di gennaio e febbraio 2025, approvando all'unanimità la proposta della relatrice, volta a riconoscere l'insindacabilità delle dichiarazioni dell'onorevole Donzelli, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. A fondamento di tale deliberazione, la Giunta ha evidenziato il seguente profilo: sussistenza del nesso funzionale con l'attività parlamentare. Le dichiarazioni rese dall'onorevole Donzelli all'esterno dell'ambito parlamentare risultano avere una corrispondenza sostanziale di significato con precedenti atti di sindacato ispettivo da lui stesso presentati. Tale corrispondenza, secondo la consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale, costituisce un indice rilevatore della connessione funzionale richiesta dall'articolo 68 della Costituzione. Le opinioni espresse, pure al di fuori delle sedi istituzionali, risultano dunque strettamente collegate allo svolgimento del mandato parlamentare.

Le considerazioni sopra esposte sono corroborate da recenti pronunce della Corte costituzionale, le sentenze n. 104 e n. 194 del 2024, secondo cui rientrano nella garanzia di insindacabilità le opinioni che contribuiscono a incanalare nel processo politico gli interessi della collettività, al fine di perseguire una mediazione coerente con l'interesse generale.

Le dichiarazioni dell'onorevole Donzelli sono state motivate dalla volontà di tutelare un diritto fondamentale, quale la salute, di cui all'articolo 32 della Costituzione, e hanno trovato riscontro anche in posizioni espresse da altri gruppi parlamentari e autorità pubbliche, denotando l'assenza di intento meramente personale o politico.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, la Giunta per le autorizzazioni propone quindi all'Assemblea di dichiarare, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, l'insindacabilità delle opinioni espresse dall'onorevole Donzelli.