Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 16 Luglio, 2020
Nome: 
Matteo Orfini

Doc. XXV, n. 3

Grazie, Presidente. Qualche anno fa avremmo potuto dire di non sapere; oggi “no”, oggi sappiamo che dire guardia costiera libica significa dire traffico di esseri umani, significa dire stupri, torture, omicidi. Finanziare la guardia costiera libica significa finanziare chi stupra, chi tortura e chi uccide e lo dico anche al mio gruppo: farlo dicendo in una risoluzione che chiederemo loro di comportarsi bene non è riformismo, non è un passo avanti, è solo una gigantesca, e anche un po' offensiva, ipocrisia. Certo, si dice che dobbiamo rimanere in Libia e io sono d'accordo e condivido: nessuno dice di andare via dalla Libia, ma dobbiamo rimanere in Libia per risolvere quei problemi, non per armare e addestrare chi li crea; dobbiamo rimanere in Libia per difendere i più deboli, non per pagare e finanziarie chi li tortura. Vede, Presidente, un grande Paese - e l'Italia lo è - mette al centro di una politica estera la difesa dei diritti umani.

Oggi ci si sta chiedendo di chiudere gli occhi di fronte alla barbarie, alla sistematica violazione di quei diritti. Noi non lo faremo, io non lo farò, voterò contro la missione che prevede il rifinanziamento alla guardia costiera libica e spero davvero che quest'Aula trovi, in un sussulto di libertà e di coraggio, la forza e la dignità di difendere la storia del nostro Paese, che è una storia di difesa dei diritti umani e non di violazione dei diritti umani.