Data: 
Martedì, 25 Maggio, 2021
Nome: 
Beatrice Lorenzin

Onorevoli colleghi, ieri siamo intervenuti tutti in quest'Aula con grande commozione. Le immagini di questo drammatico incidente erano fresche nella nostra memoria. Devo dire che già nella giornata di ieri abbiamo espresso tutti una grande commozione e una grande partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime, un'empatia nei confronti di chi ci stava raccontando la tragedia dei soccorsi, come sono intervenuti – subito, immediatamente – e il trovarsi in una condizione di guerra. Ci hanno detto che hanno visto delle cose che neanche negli eventi di soccorso più estremi, a cui avevano partecipato i soccorritori, nella loro esperienza, si erano trovati davanti. Oggi, come già avevamo pensato, è una giornata più di riflessione. Il piccolo Eitan sta combattendo per la vita, ed è un po' il simbolo per tutti quanti noi, - ma penso tutti i genitori d'Italia – che stiamo facendo il tifo perché ce la faccia e perché poi gli si possa assicurare una prospettiva di futuro. Noi dobbiamo, però, qui oggi riflettere sul fatto che nel nostro Paese si susseguono in tempi brevi troppi incidenti drammatici che non hanno senso: ponti che crollano, strade che franano, disastri di varia natura e oggi una funivia, che dovrebbe essere uno dei meccanismi di trasporto più sicuri al mondo, con un sistema di sicurezza doppio, triplo, fatto proprio per scongiurare eventi come questi. Allora, ben venga l'intervento in quest'Aula del Ministro, che ci racconterà quello che può, ovvero come sta procedendo l'inchiesta, ma soprattutto sia la volta che noi mettiamo mano nel nostro Paese, accanto all'individuazione delle responsabilità, a un sistema di controlli veri, Infatti, noi qui facciamo tante norme sulla sicurezza, però abbiamo pianto pochi giorni fa le ennesime drammatiche morti bianche. Facciamo tante leggi, che riguardano la sicurezza delle persone nei luoghi del lavoro o nei trasporti o nel sistema della vita, ma poi, senza controlli, senza verifiche, queste nostre leggi rischiano di rimanere parole sulla carta. Ecco, noi dobbiamo fare in modo di ricordare queste 14 vittime cercando di fare il massimo possibile, perché questa rimanga una tragedia, che ricorderemo negli anni, ma che sia un caso assolutamente isolato. Il nostro Paese sta ripartendo dopo una drammatica pandemia e i luoghi più belli del nostro Paese devono essere sicuri, per i nostri cittadini e per tutti coloro che vogliono venire qui a vedere la bellezza dell'Italia.