Grazie, Presidente. Anche da parte nostra per associarci alla richiesta già fatta dal collega Faraone. Quello che abbiamo letto ieri su Il Foglio e quello che viene riportato oggi da altri quotidiani di per sé sarebbe imbarazzante, ma purtroppo è anche gravissimo, perché noi sappiamo tutto quello che è accaduto sulla vicenda Almasri e su cui la Presidente del Consiglio ancora una volta fugge e ancora una volta non è qui oggi a riferire su quello che esattamente è accaduto; né sono riusciti a spiegarcelo e, anzi, si sono contraddetti, due Ministri, Nordio e Piantedosi.
Ora apprendiamo addirittura che la toppa è peggio del buco. Cioè, apprendiamo che i Servizi e, in particolare, Caravelli, successivamente, il 28 gennaio, si sarebbe recato a Tripoli; vi invito a sottolineare questa data, il 28 gennaio, ossia dopo che è successo tutto quanto, dopo che noi abbiamo saputo che Almasri era stato liberato e restituito alla Libia con tanto di volo di Stato, dopo che si era aperto, tra l'altro, il confronto asprissimo - che non è neanche un confronto ma è ormai uno scontro aperto - con la Corte penale internazionale da parte del Ministro Tajani e da parte del Ministro Salvini.
Ebbene, ora apprendiamo che successivamente, il 28 gennaio, qualcuno sarebbe andato a Tripoli per dire ai vertici di lì che vi erano dei nomi di libici sui quali la Corte penale internazionale aveva già messo gli occhi e svolto un'istruttoria per dei mandati di arresto.
Qui francamente la cosa è, non solo grave, ma gravissima, Presidente. La Presidente del Consiglio non viene ancora riferirci sul caso Almasri e adesso sappiamo che c'è anche un caso Caravelli? Cioè, sappiamo che, il 28 gennaio, Caravelli è andato a Tripoli per informare i libici circa l'esistenza di una lista di libici che sarebbero già sottoposti all'attenzione della Corte penale internazionale. Questo, peraltro, non si potrebbe fare perché quei mandati di arresto devono essere secretati.
Quindi, è gravissima la violazione dello Statuto di Roma, è gravissima la violazione del vincolo di cooperazione e collaborazione con la Corte penale internazionale, di cui ormai mi sembra vi interessi poco, ma è altrettanto gravissimo che il Presidente del Consiglio continui a dare copertura politica ad un'attività che è sotto gli occhi di tutti e che ormai è un'attività non solo imbarazzante, ma anche di una gravità assoluta per un Paese che vuole - come è giusto che sia e come pare che la Presidente del Consiglio voglia fare - rispettare tutte le norme internazionali.
Qui non solo non le stiamo rispettando, qui ci stiamo rendendo ridicoli e quello che è accaduto è gravissimo. Per questo ribadiamo, ancora una volta - e guardi, Presidente, non c'è più tempo - che la Presidente del Consiglio venga in Parlamento, lo rispetti e riferisca immediatamente su questa ulteriore vicenda ancora più grave, se possibile, di quello a cui abbiamo fin qui assistito. Siete ormai totalmente fuori controllo.