Grazie, signora Presidente. Prendo la parola per una precisazione sulla richiesta - che questa mattina rappresentanti del mio gruppo, ma anche di altri gruppi, hanno già fatto, tramite lei - di un'informativa urgente del Governo sulla situazione in Medio Oriente.
Noi siamo estremamente preoccupati di quello che sta avvenendo. Abbiamo letto con stupore e rammarico - mi viene da dire - le parole del Ministro e Vicepremier Tajani, che ha polemizzato, ha trovato il modo di polemizzare, in queste ore, con le opposizioni. Noi chiediamo che ci sia un'informativa urgente. Respingiamo con nettezza quelle parole che giudichiamo offensive e gravi nei confronti delle forze di opposizione, ma anche del Parlamento. E ribadiamo il fatto che, di fronte ad una situazione così drammatica su cui chiediamo che il nostro Paese svolga e prenda un'iniziativa diplomatica nell'ambito della comunità internazionale, tutti lavorino, come noi chiediamo, per creare il massimo consenso e la massima unità possibile attorno a questo momento drammatico. Credo che questo dovrebbe essere l'intendimento e la volontà, prima di tutto, di chi guida oggi il Governo italiano. Per questo, qualunque parola di polemica nei confronti delle opposizioni è inaccettabile.
Noi siamo qui, questa mattina, lo saremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni nel momento in cui - ci auguriamo presto - il Governo verrà in Aula a confrontarsi con il Parlamento, e quindi con il Paese, su questa situazione, per dire come si sta monitorando, cosa si sta facendo e quali iniziative, chiare e nette, intenda prendere il Governo italiano. Ma non possiamo lasciare passare che una richiesta sacrosanta e doverosa, che dovrebbe essere prima di tutto nell'interesse del Governo, venga derubricata come un fatto di polemica nei confronti delle opposizioni.
La situazione drammatica non lo consente e noi non lo consentiamo, anche per difendere la dignità di quest'Aula, di questo Parlamento.